• it
Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

indireinforma

23 Maggio 2005

Scuola, modello di educazione all’ambiente e alla sicurezza

Protezione dai rischi, vivibilità, ecosostenibilità: finalmente anche in Italia si accende il dibattito

di Franca Pampaloni, Maria Grazia Mura

Due eventi distinti che si sono svolti in aprile – “Docet” a Bologna e il convegno fiorentino “Riqualificazione energetico-ambientale degli edifici scolastici” – hanno dato ampio rilievo ai temi della sicurezza, dell’edilizia scolastica ecosostenibile e del risparmio energetico degli edifici. L’interesse crescente attorno a questi temi nasce dall’urgenza dell’adeguamento degli istituti scolastici alla normativa sulla sicurezza e sulla tutela della salute dei lavoratori in tutti i settori di attività, e dalla necessità di recepire i nuovi obblighi stabiliti dalla direttiva europea sulla certificazione energetica degli edifici, una tra le misure adottate dalla UE in attuazione del protocollo di Kyoto.
La  sicurezza a scuola è intesa prima di tutto come protezione dal pericolo e dai rischi di natura strutturale (caratteristiche della progettazione e della costruzione, materiali, impianti, sistemi antincendio) e di natura ambientale (qualità degli spazi esterni contigui all’edificio scolastico, rumore, inquinanti interni, polveri, allergenici).

Ma accanto al tema della sicurezza e della salute a scuola, si sta affermando anche quello di una edilizia attenta all’impatto ambientale e alle strategie

Esterno del Lycée Jacquard , Caudry, Nord Pas-de-Calais
Esterno del Lycée Jacquard , Caudry, Nord Pas-de-Calais”

energetiche, capace di utilizzare tecnologie alternative per limitare inquinamento, rifiuti, spreco di energie non rinnovabili.
La nozione di ambiente e sostenibilità esce dai limiti imposti dall’allarme e dall’emergenza, i limiti stessi diventano opportunità di ripensare il nostro sviluppo nell’ottica della sostenibilità ambientale. Si va dunque affermando il principio della sostenibilità

Camera da letto nella
Camera da letto nella “Casa dei bambini” di Roma

come forma del nostro sviluppo in tutti i settori dell’azione umana. L’ambiente scolastico abbandona l’accezione corrente di luogo della trasmissione del sapere, separato dai contesti di vita del suo territorio, e recupera l’immagine di luogo di lavoro che garantisce sicurezza a tutti gli attori che operano al suo interno. Questo valore aggiunto dato all’ambiente di lavoro scolastico diventa un’occasione preziosa per puntare più direttamente lo sguardo ai temi della vivibilità, del benessere psico-fisico, del diritto alla sicurezza, dell‘assunzione di responsabilità.

 

Particolare della penisola nel corridoio della scuola elementare "Don Rinaldi", Roma
Particolare della penisola nel corridoio della scuola elementare “Don Rinaldi”, Roma

Questi nuovi temi che investono la scuola, legati alla sicurezza e alla gestione consapevole delle risorse energetiche, entrano a pieno merito nel progetto educativo: l’edificio scolastico stesso, i suoi spazi, la sua organizzazione possono proporsi come un modello di progettazione ecosostenibile e diventare un laboratorio di educazione all’ambiente “dal vivo”. Se l’ecologia, scienza delle relazioni, la scuola “ecologica” è quella che contribuisce a fare luce sulla relazione che esiste tra gli atti quotidiani, la sorgente delle risorse naturali che consumiamo, ed i rifiuti che produciamo. La scuola diventa in questo modo anche un modello di comunità, come organizzazione e come luogo fisico, i cui attori, lo studente, il dirigente, il personale ATA, l’insegnante, sono soggetti attivi e responsabili.
Decisori politici, organismi territoriali come le ASL, Protezione civile, sindacati e aziende sono chiamati a entrare in rapporto con la scuola per progetti mirati alla diffusione di una cultura della sicurezza, anche in vista dell’attuazione della riforma scolastica sull’alternanza scuola-lavoro, che vedrò gli studenti immessi nell’ambiente lavorativo per eccellenza: l’azienda.
La situazione energetico-ambientale italiana, anche nella prospettiva dell’applicazione del protocollo di Kyoto, impone di incoraggiare fra i dirigenti scolastici e i decisori politici una nuova sensibilità verso l’edilizia scolastica, un settore fortemente in ritardo sotto molti punti di vista, anche attraverso l’assunzione di iniziative ed azioni virtuose che coinvolgano direttamente gli studenti e gli insegnanti. Tali iniziative avranno inevitabili ricadute educative e di sensibilizzazione verso un modello di sviluppo a maggiore compatibilità ambientale, in grado di proporre comportamenti creativi e consapevoli e di ripensare i sistemi di produzione e di consumo delle risorse.
Indire porta avanti la discussione sui temi dell’abitabilità scolastica e tiene aperto il dibattito tra decisori, operatori della scuola, studenti e genitori con il progetto “Abitare la scuola“, che presenta i casi felici in cui lo “spazio-scuola” diventa un vero e proprio spazio di qualità, parte integrante del progetto educativo. Ogni istituto presente nella galleria di “Abitare la scuola” viene presentato attraverso immagini e commentato tramite le parole di un professionista del settore (Architetto Maria Grazia Mura). Ma il nostro progetto, offrendo indicazioni e suggerimenti di “addetti ai lavori”, si pone anche come punto di informazione su questi temi e sulla normativa di riferimento per l’edilizia scolastica.