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indireinforma

24 Aprile 2015

Il sottosegretario Faraone sull’Indire

Dichiarazioni di Davide Faraone alla presentazione del bando di Memory Safe

di Redazione

«Noi abbiamo un’idea che è quella di introdurre una delega sul Made in Italy sull’esportazione della cultura italiana nel mondo e tutto ciò che riguarda la lingua italiana nel mondo: la moda, i beni culturali, tutte le nostre ricchezze, affinché le si possa esportare e possano diventare elementi di qualità anche didattica». È quanto ha dichiarato stamani il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone all’Istituto Indire a Firenze, durante la presentazione del bando di concorso nazionale per promuovere la cultura della sicurezza nelle scuole.

«Su questa delega abbiamo intenzione di canalizzare grossa parte dei fondi che fanno riferimento alle risorse comunitarie e al Piano Nazionale Ricerca. Il nostro ministero spende sì sui fondi comunitari – e l’Indire devo dire che da questo punto di vista è un modello – ma il problema è che spesso li spende in maniera molto parcellizzata e  non su grossi progetti su cui costruire la missione di una nazione».

«Se facciamo dell’Indire l’Invitalia del Ministero dell’Istruzione e della ricerca scientifica e utilizziamo la vostra specificità e la qualità che avete dimostrato nei numeri che sono emersi sulla destinazione delle risorse, su quella missione nazionale a cui ho fatto riferimento e vi diamo il compito di essere strumento operativo per il ministero, credo che sia un fatto ambizioso per noi, ma anche per voi».

«Di fronte al fatto che ci sono sempre meno risorse che si possono recuperare dai fondi nazionali con la legge di stabilità, le risorse comunitarie rischiano di diventare le uniche a cui possiamo far riferimento. Se smettiamo di utilizzarle a coriandoli e le utilizziamo in una missione alta, credo che sia un bene per il paese. Intanto questa legge delega speriamo venga approvata in parlamento, affinché possa diventare una missione per tutti noi».

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