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indireinforma

28 Maggio 2015

Istituti Tecnici Superiori, online la graduatoria dei percorsi premiati

Il 28 maggio a Firenze la IV Conferenza dei Servizi sugli ITS, promossa dal Miur e organizzata dall'Indire

di Luca Rosetti

Si è svolta a Firenze, nell’Auditorium del complesso di Santa Apollonia, la IV Conferenza dei Servizi “Gli Istituti Tecnici Superiori per lo sviluppo del Paese”, durante la quale sono stati presentati gli esiti del monitoraggio e della valutazione dei percorsi ITS, con la pubblicazione della graduatoria sul sito www.indire.it/its.

Gli ITS sono scuole ad alta specializzazione tecnologica che formano tecnici superiori nelle aree strategiche per lo sviluppo economico del Paese. Si costituiscono secondo la forma della Fondazione di partecipazione che comprende scuole, enti di formazione, imprese, università, centri di ricerca, enti locali. Gli ITS rispondono a precise esigenze del mondo produttivo italiano e offrono una formazione tagliata sulle esigenze degli studenti e del mercato del lavoro, tanto che quasi l’80% degli studenti è assunto entro un anno dalla fine del percorso formativo.

Quest’anno, per la prima volta, una quota dei contributi statali destinati agli ITS, pari al 10%, viene assegnata grazie a un criterio di premialità che mette al centro, fra l’altro, il numero di diplomati, il loro esito nel mondo del lavoro, la qualità della didattica e degli stage effettuati. Su 63 percorsi valutati, 42 riceveranno questo contributo che servirà per rafforzare i percorsi attivati. Con il ddl sulla “Buona Scuola” il Governo, già dal 2016, intende portare dal 10 al 30% la percentuale di risorse assegnate su base premiale alle singole fondazioni, tenendo conto del numero dei diplomati e del tasso di occupabilità a 12 mesi.

La IV Conferenza dei Servizi è promossa dal Miur e organizzata dall’Indire, in collaborazione con la Commissione IX della Conferenza delle Regioni. Partecipano all’incontro Carmela Palumbo, direttore Generale per gli Ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione del Miur, Cristina Giachi, vicesindaco di Firenze e presidente della Commissione Istruzione, politiche educative ed edilizia scolastica ANCI, Giovanni Biondi, presidente dell’Indire, Fabrizio Proietti della Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione del Miur, Antonella Zuccaro, ricercatrice dell’Indire, Nadia Garuglieri, responsabile della segreteria Commissione IX Conferenza delle regioni e PP.AA., Emmanuele Bobbio, coordinatore Commissione IX Conferenza delle regioni e PP.AA., Andrea Simoncini del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Riccardo Rosi di Confindustria e Federica Scipioni di Unioncamere. Presenti anche i rappresentanti delle Fondazioni ITS, degli Uffici Scolastici Regionali  e delle Organizzazioni Sindacali.

In Italia attualmente le Fondazioni ITS sono 75, con 349 percorsi attivati e 7.838 studenti ammessi, di cui il 25,2% di sesso femminile. Fanno parte delle Fondazioni ITS oltre 1.335 soggetti partner tra imprese, istituti secondari di II grado, agenzie formative, enti locali, dipartimenti universitari e centri di ricerca, camere di commercio, organizzazioni sindacali e altri soggetti del mondo del lavoro e della formazione. Il numero più elevato di ITS (30, pari al 40%) appartiene all’area tecnologica Nuove Tecnologie per il made in Italy, in prevalenza nell’ambito del sistema agro-alimentare (12) e del sistema della meccanica (11). Seguono gli ITS dell’area tecnologica Mobilità sostenibile (13), Efficienza energetica (11), Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo (10), Tecnologie della informazione e della comunicazione (6) e Nuove Tecnologie della vita (5). Il numero più alto di Fondazioni ITS è presente in Lombardia (16), seguita da Lazio ed Emilia-Romagna (ciascuna con 7 ITS) e dal Veneto (6).

I dati di monitoraggio e valutazione della Banca dati ITS riguardano i 63 percorsi conclusi da almeno un anno al dicembre 2014 e portati a termine nel corso del triennio 2010-2013. Su 1.512 studenti censiti, i diplomati sono 1.098 (72,6%), di cui 761 (69,3%) risultano essere occupati dopo 6 mesi (650 in coerenza con il percorso svolto), con una quota che sale a 860 a 12 mesi di distanza (78,3%). Il 76% dei frequentanti è di genere maschile, con una percentuale di abbandono del 22,3%. Il 96% dei frequentanti è diplomato e il 4% è laureato. La percentuale maggiore di donne partecipanti è nella fascia di età superiore ai 30 anni mentre per gli uomini si trova nella fascia di età compresa tra i 20 e i 24 anni. Le aziende che hanno ospitato i corsisti in attività di stage sono 1055. Il 65,3% dei docenti proviene dal mondo del lavoro, tra imprese (71%) e liberi professionisti (29%). Le unità formative progettate sono 1.543; di queste, 23 sono svolte all’estero (1,5%) e 199 sono svolte in lingua estera.

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