L’estate è quasi terminata e in Italia è tempo di tornare a scuola. Ma l’anno scolastico in realtà è iniziato già il 1 settembre in 15 Paesi europei, mentre in 10 Paesi alunni e insegnanti sono tornati in classe ancora prima, ormai già da diverse settimane. I tempi dell’anno scolastico variano quindi in Europa a seconda del Paese e delle rispettive culture e tradizioni, e non ultimo a seconda del clima.

È quanto si evince dal rapporto della rete Eurydice, appena pubblicato, The Organisation of School Time in Europe – Primary and General Secondary Education 2015/2016 che presenta le date di inizio e di fine anno scolastico e la ripartizione delle vacanze su tutto l’anno scolastico nei Paesi appartenenti alla rete Eurydice.

Il rapporto ci dice che, se nella maggior parte dei Paesi l’anno scolastico prende avvio all’inizio di settembre, in alcuni (Svizzera, Liechtenstein, Paesi Bassi e i cinque Paesi nordici) comincia tra la metà e la fine di agosto, mentre nella parte meridionale dell’Europa le date di inizio si spostano generalmente verso la seconda metà di settembre (Grecia, Italia, Malta e Portogallo).

In Europa, le differenze più significative si notano in relazione alla durata delle vacanze estive che variano dalle 6 settimane di alcuni Länder tedeschi, dei Paesi Bassi, del Regno Unito (Inghilterra e Galles), di Svizzera e Liechtenstein alle 13 settimane di Lituania, Lettonia, Italia, Portogallo e Turchia. Solitamente, le vacanze sono più brevi nei Paesi dove gli studenti beneficiano di vacanze più frequenti e più lunghe durante il corso dell’anno scolastico. In alcuni Paesi questa differenza nella durata delle vacanze estive dipende dal livello di istruzione. Nell’istruzione secondaria, generalmente gli studenti studiano più a lungo per il fatto di dover eventualmente sostenere degli esami al termine dell’anno scolastico.

Eurydice è la rete istituzionale che raccoglie, aggiorna, analizza e diffonde informazioni sulle politiche, la struttura e l’organizzazione dei sistemi educativi europei. Nata nel 1980 su iniziativa della Commissione europea, la rete è composta da un’Unità europea con sede a Bruxelles e da varie Unità nazionali. Dal 1985, l’Indire è sede dell’Unità nazionale italiana.