Si è svolta ieri, martedì 6 ottobre, presso la Sala Fabiani di Palazzo Medici Riccardi (Firenze) la presentazione del libro “Datemi una penna. Scritture a mano dopo l’invenzione della stampa”. Gli autori del libro Roberto Piumini e Adriana Paolini sono stati introdotti dall’intervento di Maria Cristina Carratù de La Repubblica. La giornalista ha sottolineato come il libro richiami l’attenzione su un aspetto della vita che, ai giorni nostri, sta perdendo considerazione: la scrittura a mano. Questa, sostiene Maria Cristina Carratù, “non va dimenticata o relegata a musei, ma ne va recuperato il valore poiché nella scrittura risiede la libertà e la biodiversità delle persone”.

La struttura del libro consta di otto storie redatte da Roberto Piumini, scrittore e autore televisivo, ciascuna delle quali è seguita da un capitolo di approfondimento storico, frutto delle ricerca e delle studio di Adriana Paolini, docente di codigologia all’Università di Trento e studiosa di libri antichi, in particolare manoscritti medievali e moderni.
A introdurre ogni capitolo, le illustrazioni di Monica Zani, grafica e illustratrice dallo stile originale e sottile.

Dall’incontro, è scaturita una riflessione generale sull’importanza della scrittura, come testimonianza di vita, fonte di conoscenza storica e patrimonio nascosto in manoscritti, diari e documenti conservati che va rivalutato e riportato alla luce.