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22 Febbraio 2016

Sport e educazione degli adulti in Europa: un binomio vincente

di Alessandra Ceccherelli

Cos’hanno in comune lo sport e l’educazione degli adulti? Come sappiamo, la pratica fisica incide sul benessere a tutte le età, e sempre più si promuove tra gli adulti come attività di prevenzione. Meno immediato, e sicuramente meno pubblicizzato, è il volto dello sport come mezzo per superare barriere sociali e fisiche, per sviluppare il senso della lealtà, per trovare soluzione a innumerevoli situazioni di svantaggio: in pratica uno strumento per l’inclusione sociale.

Da tempo l’Europa ha posto l’attenzione sul tema. Dopo aver scelto il 2004 come l’anno europeo dell’educazione attraverso lo sport, nel 2007 con il Libro bianco sullo Sport il Parlamento europeo, per la prima volta, ha guardato alle attività sportive nel loro complesso, non solo come attività ludica e di svago, ma soprattutto come importante fattore di inclusione sociale, incoraggiando a sostenere lo sport in quanto “fenomeno sociale ed economico d’importanza crescente che contribuisce in modo significativo agli obiettivi strategici di solidarietà e prosperità dell’Unione Europea”. Il documento sottolinea i valori dello sport come elementi per lo sviluppo personale e collettivo: “Grazie al suo ruolo nell’istruzione formale e non formale, lo sport rafforza il capitale umano dell’Europa. I valori veicolati dallo sport aiutano a sviluppare la conoscenza, la motivazione, le qualifiche e la disponibilità a compiere sforzi personali”.

Nel 2014, con l’avvio del Programma Erasmus+, si è dato ulteriore seguito all’indicazione contenuta nei documenti europei, includendo tra gli ambiti di azione, accanto a Istruzione, Formazione e Gioventù, anche lo Sport – gestito a Bruxelles dall’Agenzia esecutiva (EACEA) e a livello nazionale a Roma dall’Ufficio per lo sport, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – con specifiche linee di finanziamento (qui sono consultabili i progetti finanziati nel 2014 e 2015 in Italia).

I progetti di Erasmus+ Sport hanno sostenuto e sostengono economicamente azioni che mirino a:

  • affrontare le minacce transfrontaliere per l’integrità dello sport;
  • promuovere e sostenere la buona governance nello sport e le carriere parallele degli atleti;
  • promuovere attività di volontariato, inclusione sociale e pari opportunità nello sport;
  • aumentare la consapevolezza dei benefici dell’attività fisica per la salute;
  • aumentare la partecipazione nello sport.

Ricordiamo infine che a settembre 2015 è stata istituita la prima Settimana europea dello Sport, ricca di eventi e iniziative a livello europeo, nazionale, regionale e locale.

Sulla traccia segnata dalle indicazioni europee e seguendo gli obiettivi indicati nel testo di avvio del programma Erasmus+, anche per l’Educazione degli Adulti sono numerosi gli spunti da cogliere. Per questo EPALE Italia, la piattaforma elettronica per l’istruzione degli adulti in Europa, ha deciso di dedicare il suo focus tematico di inizio anno alle esperienze realizzate in collaborazione tra associazioni e enti sportivi. Da metà febbraio e per tutto il mese di marzo saranno individuate e pubblicate sulla piattaforma le risorse, i progetti e le iniziative di sport nell’Educazione degli adulti (rivolte quindi ai cittadini dai 16 ai 70 anni); EPALE dedicherà la sua attenzione a quelle attività che le associazioni, le fondazioni, le federazioni sportive e il CONI stesso, insieme agli enti locali sul territorio, rivolgono in particolare a chi subisce svantaggi culturali o discriminazioni: si tratta di destinatari per i quali i benefici dello sport possono essere estremamente efficaci. Fra i molti segnaliamo ad esempio il progetto Lifelong Swimming, finanziato tra i progetti Erasmus+ Sport e realizzato dalla Federazione Italiana Nuoto, in collaborazione con partner europei, per promuovere “l’acquaticità senior”.

Tra le iniziative in programma c’è anche il primo seminario EPALE a Urbino, il prossimo 21 marzo, dal titolo “Itinerari educativi nello sport”, rivolto a 100 operatori, volontari, insegnanti e altri attori interessati. Le iscrizioni sono aperte (leggi qui come partecipare) .

 

Per  saperne di più su EPALE: