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14 Marzo 2016

Per la prima volta in Italia il “Premio nazionale degli insegnanti”

Con l'iniziativa si premierà il miglior insegnante d'Italia. Per il vincitore, 50 mila euro da usare per progetti scolastici

di Costanza Braccesi

Il nostro Paese istituirà un Premio nazionale degli insegnanti. Lo ha annunciato il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, nella giornata della proclamazione del vincitore del Global Teacher Prize, il “premio Nobel” dei docenti che quest’anno è andato a Hanan Al Hroub, un’insegnante palestinese che svolge la sua attività educativa in un campo profughi.

«l Global Teacher Prize da alcuni anni porta i diversi Paesi, e quindi la comunità educativa mondiale, a parlare dei temi della scuola e del valore del ruolo degli insegnanti», ha dichiarato il Ministro Giannini. «Per questo istituiremo in Italia, primi tra i paesi europei, il nostro Premio nazionale, che si collegherà ai princìpi che abbiamo inserito nella riforma della “Buona Scuola”: l’innovazione didattica, la valutazione, la premialità, la necessità di una formazione continua, che è un diritto più che un dovere di tutti coloro che entrano in classe ogni mattina e che hanno nelle loro mani la responsabilità di accompagnare il processo di crescita non solo culturale, ma soprattutto interiore di quelli che diventeranno i cittadini di domani».

Il Global Teacher Prize quest’anno ha avuto fra i 50 finalisti anche la docente italiana Barbara Riccardi, da noi intervistata lo scorso gennaio.

Il Premio italiano, come quello internazionale voluto dalla Varkey Foundation, ha lo scopo principale di accendere i riflettori sulla figura del docente e sul suo ruolo strategico nella società contemporanea. Le candidature per il Premio nazionale saranno aperte in primavera. I docenti non potranno candidarsi da soli, ma dovranno essere candidati. Chiunque potrà proporre un nome: un altro membro della comunità scolastica, le famiglie, gli studenti. Una commissione indipendente di esperti di alto livello, individuata dal Miur e dalla Fondazione, sceglierà i 5 vincitori, che riceveranno un budget (50.000 euro al primo, 30.000 agli altri 4) da utilizzare esclusivamente per realizzare progetti all’interno delle loro scuole. Si tratta, infatti, di un premio all’insegnante, ma nell’ottica della valorizzazione del Iavoro in squadra con gli altri docenti e della capacità di innovare la propria comunità scolastica. I 5 docenti parteciperanno al Global Teacher Prize 2017, cui si potrà comunque accedere anche senza aver preso parte all’edizione nazionale.

L’Italia ha partecipato attivamente ai lavori del “Global Education & Skills Forum” di Dubai, incentrato sul futuro dell’Istruzione e nel corso del quale è stato consegnato il Global Teacher Prize. Erano presenti esponenti del Miur, dell’Indire, dell’Invalsi, dell’università, imprenditori e associazioni impegnati in progetti nel settore dell’istruzione. L’Italia è entrata a far parte anche dell’Alliance for teachers, un gruppo di lavoro internazionale che produrrà entro un anno un documento con proposte per la valorizzazione del ruolo del docente nel mondo.

 

 

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