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Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

indireinforma

6 Aprile 2016

All’Indire un incontro sulla robotica educativa

Pensiero computazionale e robot per l'innovazione della didattica

di Fabiana Bertazzi

Martedì 6 aprile 2016, il salone Lombardo Radice della sede Indire a Firenze ospita un incontro sulla robotica educativa. I ricercatori dell’Istituto hanno la possibilità di confrontarsi e interagire con esperti di questa nuova modalità di didattica laboratoriale. L’applicazione della robotica a fini educativi, infatti, è una tendenza in continua crescita anche nel nostro Paese e sta attirando sempre di più l’attenzione da parte di docenti e persone attive nel campo della formazione. Attraverso questo metodo, gli studenti diventano protagonisti dell’apprendimento e creatori del proprio prodotto e si sentono più coinvolti nel processo di apprendimento.  La robotica li aiuta a sviluppare le competenze cognitive tipiche del pensiero computazionale, a imparare a progettare il loro lavoro e a incrementare le competenze di problem solving. Essa non rientra esclusivamente nel campo dell’informatica e della matematica, al contrario ha dimostrato di essere un’attività interdisciplinare in grado di stimolare gli alunni a mettere in pratica e quindi rafforzare anche le capacità logiche, di analisi e di sintesi.

All’incontro sono stati invitati Pierluigi Lanzarini di Campustore e Fiorella Operto, dirigente scolastica della scuola capofila della rete nazionale di robotica educativa, impegnata nella diffusione e nella sperimentazione di questo modo innovativo di fare didattica.

Gli ospiti presentano una serie di kit per l’elettronica creativa e per l’uso di Arduino, l’hardware che si utilizza per la creazione di prototipi, oltre a robot utilizzati a scopo educativo o come ausilio nei casi di disturbi dell’apprendimento. Un esempio è Cubetto, un robottino in legno che al suo interno nasconde un cuore elettronico dal software sofisticato, progettato da due giovani italiani.  L’invenzione è già stata adottata da molte scuole e famiglie che lo utilizzano per insegnare ai più piccoli basi e logiche della programmazione informatica. È presente all’incontro anche Nao, il robot umanoide lanciato nel 2004, completamente programmabile, “aperto” e autonomo.

L’attenzione per la robotica è in continua crescita anche da parte delle istituzioni: lo stesso Miur ha inserito nel Piano Nazionale Scuola Digitale appositi incentivi per incoraggiare le scuole ad approcciarsi alla realtà degli artigiani digitali, i maker, e dell’elettronica educativa.

 

 

 

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