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25 Ottobre 2016

Scuola e sviluppo sostenibile, conclusi i lavori del Forum Terra Italia

di Redazione

Si è tenuta lunedì 24 ottobre a Bologna la quarta edizione del Forum Terra Italia, il programma congressuale promosso da Earth Day Italia sui temi dello sviluppo sostenibile. Quest’anno il tema è stato “Educare alla Custodia del Pianeta”.

Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti e l’Arcivescovo di Bologna Monsignor Matteo Zuppi si sono confrontati sul tema dell’educazione allo sviluppo sostenibile, rivolgendosi direttamente ai numerosi studenti presenti in sala.

 

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«Papa Francesco con la “Laudato Si’” ha voluto coinvolgerci tutti nella cura della casa comune», ha dichiarato Monsignor Zuppi. «Manca ancora la consapevolezza del fatto che siamo l’ultima generazione che ancora può fare qualcosa per l’ambiente e questa responsabilità cozza con le nostre abitudini di consumo. Le risorse non sono infinite, dobbiamo cambiare i nostri stili di vita per trasformare il meccanismo che ha portato a questa situazione».

«Abbiamo ancora moltissime cose da fare, ma la strada è segnata e non si tornerà indietro. La ricerca e l’innovazione tecnologica saranno i motori per lo sviluppo dei prossimi anni. Oggi, anche per un’impresa, rispettare l’ambiente non è più solo un bollino che certifica l’eticità del proprio operato, ma è il presupposto per garantirne la continuità nel tempo. Si tratta della quarta rivoluzione industriale, studenti e educatori devono prepararsi a questo nuovo scenario per non restare indietro», ha sottolineato il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti.

Hanno dato il proprio contributo alla riflessione Giovanni Biondi, presidente dell’Indire, Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio Nazionale per la Scuola della CEI e Stefano Versari, direttore generale dell’Ufficio Scolastico dell’Emilia Romagna.

«Nella scuola di Don Milani campeggiava la scritta ‘I care’, ovvero ‘Mi prendo cura’», ha ricordato Giovanni Biondi. «Avere consapevolezza dell’ambiente che ci circonda, fin dai piccoli gesti quotidiani, rappresenta un valore oggi imprescindibile, soprattutto per i più giovani. In questo senso l’educazione ha un ruolo cruciale per lo sviluppo di una nuova cultura ambientale. La scuola ha il compito di diventare un ambiente sociale che fa diventare adulti, consapevoli e coinvolti”.

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«Lo sviluppo sostenibile è la sfida educativa dei nostri giorni», ha concluso Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia. «Il cambiamento culturale di cui il nostro Pianeta ha bisogno per contrastare efficacemente i cambiamenti climatici non può che partire dalle giovani generazioni. Ragazzi consapevoli dell’urgenza di modificare il nostro stile di vita e il nostro sistema economico e produttivo possono oggi stimolare la governance del Paese sulla questione ambientale e saranno domani uomini che non ripeteranno gli errori commessi dalla nostra generazione. La scuola è chiamata a gestire questa transizione».

Nell’ambito della manifestazione è stato conferito il premio giornalistico Reporter per la Terra ed. 2016 a giornalisti e fotografi che si sono distinti sui temi dell’ambiente nel periodo che va dall’Earth Day (22 aprile) 2015 all’Earth Day 2016. Tra i giornalisti sono stati premiati Tommaso Tetro (Ansa) e Pietro Dommarco (Terre di Frontiera). Tra i fotografi Giada Connestari per i suoi reportge in Senegal sulla sicurezza alimentare e Francesco Zizola per il suo lavoro sulla tragedia dei migranti “On the same boat”. Premi speciali, infine, a Donatella Bianchi e Luca Mercalli per le trasmissioni “Linea Blu” e “Scala Mercalli”.

L’incontro è stato promosso da Earth Day Italia, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e World Bank/Connect4Climate e il sostegno della Diocesi di Bologna, dell’Indire, di Camplus e di Engineering.

 

Link e materiali utili:

 

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