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17 Novembre 2016

Mobilità internazionale, le novità 2017 per l’Università

di Elena Maddalena

Le principali novità 2017 sul programma Erasmus+ per il mondo dell’Istruzione superiore (Università) sono al centro di un incontro ospitato dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli il 17 e il 18 novembre.

La due giorni sarà l’occasione per presentare le novità della Call 2017 su mobilità e progetti di cooperazione: fra questi, i titoli di master congiunti Erasmus Mundus, la mobilità internazionale per crediti (Erasmus extra-UE), la mobilità per studio degli studenti, i progetti per lo sviluppo delle capacità nel settore dell’istruzione superiore e partenariati strategici.

Partecipano all’incontro oltre 260 rappresentanti italiani di Istituti di Istruzione superiore titolari di Eche (Erasmus Charter for Higher Education) e dei Mobility consortia. Tra i relatori anche Despina Christadoni e Giordana Bruno dell’Agenzia Esecutiva Europea (EACEA) che, insieme al personale dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire, cureranno i lavori. Previsti anche gli interventi dei rappresentanti degli Uffici Nazionali Erasmus+ di Georgia, Palestina e Albania che illustreranno le priorità regionali delle loro aree geografiche.

 

La mobilità internazionale Erasmus+ 2017/2018
Nel prossimo anno accademico, l’Italia avrà a disposizione un budget di oltre 13 milioni di Euro
in ragione dell’ampliamento ai Paesi partner quali Iran, Iraq e Yemen, nonché per la risposta dell’Italia all’integrazione di fondi specificamente dedicati alla mobilità con la Tunisia.

Dall’inizio del programma (1987) fino ad oggi, gli studenti universitari complessivamente coinvolti a livello europeo sfiorano i 4 milioni. L’Italia ha contribuito a questo record per il 10%. Questo dato posiziona l’Italia tra i quattro principali paesi per studenti in partenza verso diverse destinazioni europee (dopo Spagna, Germania e Francia). Se si guarda all’accoglienza, il nostro Paese è al quinto posto, poco dopo Spagna, Germania, Francia e Regno Unito, con oltre 20.000 studenti europei che scelgono l’Italia per studiare o per un tirocinio. Per l’anno accademico 2016/2017, l’Agenzia ha accolto 244 candidature da parte di Istituti di Istruzione Superiore per le attività di scambio previste con i Paesi del programma, che includono gli Stati membri insieme a Islanda, Turchia, Liechtenstein, Ex Repubblica di Macedonia. Quest’anno sono stati stanziati fondi per le mobilità di 29.780 studenti, docenti e personale amministrativo; una partecipazione che è comunque destinata ad aumentare almeno del 20%, tenuto conto delle ulteriori mobilità che possono essere autorizzate ricorrendo anche ad altre tipologie di fondi.

 

La mobilità extra UE Erasmus+ 2016/2017
Per il 2016/2017, il budget messo a disposizione per l’Italia nell’ambito della mobilità internazionale è stato incrementato del 13%, anche in ragione dell’ampliamento ai Paesi partner dell’area africana, caraibica e pacifica (ACP). Degli 89 istituti di istruzione superiore italiani candidati, ne sono stati finanziati 52, con un budget di quasi 13 milioni assegnato all’Italia dalla Commissione europea. I fondi finanzieranno 3.102 tra studenti e docenti, (+25% rispetto al 2015), così suddivisi:

  • 986 mobilità in entrata dai Paesi extraeuropei, tra studenti, docenti e personale accademico, provenienti principalmente dalla Federazione Russa (195), Albania (191), Serbia (159), Georgia (121) e Israele (109);
  • 116 mobilità in uscita, che dall’Italia hanno come destinazione Paesi del resto del mondo, in primis la Federazione Russa (140), seguita da Georgia (84), Serbia (80), Israele (75) e Albania (61).

Tra le università italiane che attraggono più studenti dal resto del mondo, la Sapienza di Roma è al primo posto, seguita dall’Università degli Studi di Milano, dall’Alma Mater di Bologna, dall’Università degli Studi di Padova e dal Politecnico di Torino. Rispetto alla mobilità verso i Paesi extra UE, i primi cinque istituti italiani per numero di studenti in partenza sono l’Alma Mater di Bologna, la Ca’ Foscari di Venezia, l’Università della Tuscia, il Politecnico di Milano e l’Università di Parma.

 

«Erasmus+ si sta dimostrando uno strumento straordinario di apertura, confronto e scambio di conoscenze e in Italia l’interesse e la partecipazione sono sempre stati fra i più alti in Europa. Negli ultimi tre anni il programma europeo ha registrato una forte crescita, soprattutto nella mobilità degli studenti universitari, grazie anche alla possibilità di fare un’esperienza oltre i confini europei, ma anche nei progetti di cooperazione» ha dichiarato Flaminio Galli, Direttore dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire.