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14 Giugno 2017

30 anni di Erasmus, la Commissione celebra l’anniversario con il lancio di un’app

di Redazione

Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, e Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, hanno presieduto le celebrazioni del 30° anniversario del programma Erasmus organizzate martedì 13 giugno al Parlamento europeo di Strasburgo.

«Ogni singolo euro che investiamo in Erasmus+ è un investimento nel futuro: nel futuro dei giovani e in quello del nostro ideale europeo», ha dichiarato Juncker. Dal 1987, anno di nascita del programma Erasmus, 9 milioni di persone hanno già beneficiato di uno scambio all’estero. Nel corso delle celebrazioni a Strasburgo, Juncker e Tajani hanno consegnato un premio simbolico per il novemilionesimo partecipante a Erasmus a 33 rappresentanti della “generazione Erasmus+”, uno per ogni Paese europeo che aderisce al programma. Alla cerimonia di premiazione sono seguiti dibattiti sul futuro del programma oltre il 2020 insieme ai partecipanti a Erasmus+, alle organizzazioni e alle ONG coinvolte, ai membri del Parlamento europeo, nonché agli attuali ed ex membri della Commissione, inclusi coloro che hanno contribuito alla creazione del programma Erasmus originale. «Mentre celebriamo la novemilionesima persona che ha preso parte al programma, dobbiamo fare in modo di essere nove volte più ambiziosi per l’avvenire di Erasmus+», ha continuato Juncker. La Commissione si impegna quindi fermamente a costruire il futuro di Erasmus+ oltre il 2020 insieme alla “generazione Erasmus”, per rafforzare il programma e garantire che raggiunga un numero sempre più ampio di giovani.

 

LA NUOVA APP DI ERASMUS+
Per sottolineare l’importanza della ricorrenza, la Commissione ha anche lanciato la nuova applicazione mobile per il programma Erasmus+. Per un programma destinato a sostenere oltre 4 milioni di persone nelle loro attività di studio, formazione e volontariato all’estero tra il 2014 e il 2020, l’app è un miglioramento importante che costituirà una guida per studenti, partecipanti a corsi di formazione e giovani durante la loro esperienza Erasmus+. Per Tibor Navraciscs, Commissario responsabile per l’Istruzione, la cultura, la gioventù e lo sport, «Esattamente come ogni scambio Erasmus+ offre un’esperienza di vita che arricchisce dal punto di vista professionale e personale, così questi 30 anni hanno donato all’Europa una generazione dotata di mentalità aperta e spirito imprenditoriale, 9 milioni di persone che oggi stanno plasmando il futuro della nostra società. Portando Erasmus+ sulla punta delle dita, la nuova app avvicinerà l’Europa ai giovani di tutto il mondo».

L’applicazione mobile di Erasmus+ consentirà ai partecipanti di:

  • verificare agevolmente i progressi conseguiti nelle varie tappe amministrative prima, durante e dopo il soggiorno all’estero. Grazie all’app, gli studenti saranno anche in grado di approvare e firmare online le loro convenzioni di studio con le università di origine e di accoglienza;
  • condividere e votare i consigli migliori per aiutare altre persone a integrarsi nella comunità locale;
  • migliorare le conoscenze linguistiche tramite il link diretto alla Erasmus+ Online Linguistic Support platform, la piattaforma di sostegno linguistico online di Erasmus+, che offre corsi online con insegnante e tutoraggio interattivo.

La prima versione dell’app è già disponibile per iOS e Android. Presto saranno disponibili ulteriori funzioni e nuovi aggiornamenti.

 

La coordinatrice dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire Sara Pagliai insieme alla docente e “pioniera” Erasmus Carla Stella al Parlamento di Strasburgo il 13 giugno

 

1987-2017: DA ERASMUS A ERASMUS+, PRONTI PER IL FUTURO
Dal suo avvio nel 1987, con la partecipazione di 11 Paesi e 3.200 studenti, Erasmus ha offerto a 9 milioni di persone l’opportunità di studiare, formarsi, partecipare ad attività di volontariato o acquisire esperienza professionale all’estero. Nel 2014 è stato creato il programma Erasmus+, che riunisce in un unico ambito UE tutte le iniziative adottate nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport. Con 33 Paesi europei che attualmente partecipano al programma (tutti e 28 gli Stati membri dell’UE più la Turchia, l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia, la Norvegia, l’Islanda e il Liechtenstein), in meno di tre anni oltre 2 milioni di persone hanno potuto beneficiare di un’esperienza Erasmus+. Per coinvolgere la generazione Erasmus+ nell’ideare il futuro del programma, la Commissione ha lanciato il Punto d’incontro online della generazione Erasmus+, un sito web che offre ai giovani e alle organizzazioni l’opportunità di avviare dibattiti con esperti nei settori della gioventù, dell’istruzione e della formazione, di proporre temi di discussione, individuare problemi e presentare soluzioni.

 

Per approfondire: