• it
  • en
Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

indireinforma

2 Febbraio 2018

L’astronauta Samantha Cristoforetti al Summit europeo sull’Istruzione (video)

di Elena Maddalena

«L’istruzione è un tema a me molto caro. È grazie a una buona istruzione, di sicuro a tanto duro lavoro e a una discreta dose di fortuna che sono diventata una dei pochi europei della mia generazione che è riuscita a realizzare un sogno fantastico e condiviso da molti: volare nello spazio».

Con queste parole l’astronauta Samantha Cristoforetti ha aperto il 25 gennaio scorso il primo European Education Summit a Bruxelles. Il suo è stato un percorso di studi internazionale, che si è sviluppato in Italia, Germania, Francia – dove ha vissuto un’esperienza Erasmus presso l’École Nationale Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace di Tolosa – ma anche negli Stati Uniti e in Russia.

Ed è proprio al valore di vivere esperienze di studio all’estero che l’astronauta ha dato molto risalto nel suo intervento. «Mentre frequentavo le scuole superiori – ha raccontato – scelsi di seguire un intero anno scolastico negli Stati Uniti.  Fu un’esperienza senza prezzo non solo per il beneficio pratico di diventare fluente nella lingua inglese – che resta la lingua franca del mondo – ma anche per un aspetto più importante: sperimentai il primo shock culturale della mia vita. Un’esperienza di sicuro familiare a chi abbia trascorso un periodo di tempo relativamente lungo in un Paese all’estero. Posso dire con certezza che vivere uno shock culturale dovrebbe essere obbligatorio che tutti i ragazzi, è un’esperienza transitoria che non dura in eterno e che fortifica. Ogni giovane dovrebbe sperimentare che si possono cambiare le abitudini e ci sono molte lenti attraverso cui si può guardare la realtà. Certo, è complicato comunicare quando ci sono differenze linguistiche e culturali, ma è comunque possibile. Vivere uno shock culturale dovrebbe essere una competenza di base da raggiungere prima di diventare adulti, perché credo fortemente che sia la chiave per il futuro dell’umanità».