• it
Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

indireinforma

20 Febbraio 2018

A Napoli la sperimentazione su stampa 3D e sviluppo delle competenze geometriche

di Costanza Braccesi

Ha preso il via nella scuola dell’infanzia “Dalla Parte Dei Bambini (DPDB)” di Napoli la sperimentazione che ha l’obiettivo di comprendere il legame fra l’utilizzo della stampante 3D e lo sviluppo delle competenze di dominio geometrico e visuo-spaziale dei bambini sin dall’età prescolare. L’istituto partenopeo fa parte del Movimento di innovazione delle Avanguardie Educative dell’Indire, partecipa attivamente al Movimento di Cooperazione Educativa ed è partner di Panta Rei Sistemi Educativi – Reggio Children, con cui condivide la realizzazione di eventi per la promozione della cultura dell’infanzia.

Seguita dalle due ricercatrici Indire Jose Mangione e Maeca Garzia – con il supporto dell’esperta disciplinare Tonia Esposito, dottoranda dell’Università di Salerno – la sperimentazione è particolarmente interessante per il contesto didattico e per il metodo educativo utilizzato dal network di scuole DPDB.

Ispirato alla pedagogia di Célestin Freinet, il metodo trova infatti proprio nel learning by doing e nell’apertura al territorio le sue peculiarità, insieme a un’attenta formazione del corpo docente alla cultura della progettazione e della documentazione. La scuola si distingue per una particolare architettura degli spazi: arredi morbidi, ambienti flessibili, articolazione degli spazi per “centri di interesse” che sostengono quella che è la mission, ovvero “insegnare al bambino a diventare creatore del mondo”. In una prospettiva di riscrittura del curricolo della scuola dell’infanzia e dei primi due anni della scuola primaria – una delle finalità della ricerca portata avanti dall’Indire – la scuola DPDB può costituire, anche grazie all’expertise metodologico-didattica dei maestri, un valido supporto per il gruppo di ricerca sulle stampanti 3D e potrebbe guidare altre scuole nel perseguire competenze e obiettivi di apprendimento al momento ancora poco considerati dai curricoli nazionali.

Attraverso modalità di gioco sono già state proposte prove d’ingresso volte a verificare il livello di partenza delle abilità geometrico e visuo-spaziali dei bambini all’ultimo anno della scuola dell’infanzia. Nello specifico, partendo dagli studi svolti da Susan C. Levine del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Chicago e da Nora S. Newcombe del Dipartimento di Psicologia della Temple University in Philadelphia (docenti entrambe afferenti allo Spatial Intelligence and Learning Center di Chicago), sono stati somministrati vari test, tra cui uno per verificare i criteri che i bambini utilizzano per classificare le figure solide, un test per verificare come i piccoli rappresentano figure tridimensionali su superfici piane e, infine, un test per verificare il livello di abilità nel sezionare una figura solida. I bambini saranno introdotti alla sperimentazione attraverso la narrazione di una storia fantastica che fungerà da sfondo integratore.

 

 

Il progetto Indire “Maker@Scuola”
È dal 2014 che l’Indire è impegnato sul tema delle stampanti 3D nella didattica. Maker@Scuola, coordinato dal ricercatore Lorenzo Guasti, oltre che un osservatorio sulle più interessanti esperienze internazionali legate agli “artigiani digitali” in ambito educativo, è un progetto che studia l’interazione tra la didattica laboratoriale di tipo “Maker” e il sistema scolastico italiano, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo, anche nel nostro Paese, di metodologie di apprendimento innovative e maggiormente coinvolgenti per gli studenti. Nel 2017 è uscito il volume – gratuito e liberamente scaricabile – “Maker@scuola – Stampanti 3D nella scuola dell’infanzia”, nel quale si ripercorre il lavoro condotto in questi anni dall’Indire con 8 scuole dell’infanzia che in Italia hanno integrato questo tipo di attività nel lavoro quotidiano con gli alunni. Il gruppo di ricerca Indire ha inoltre dato vita a 3Dindire.it, un repository che offre a docenti e a studenti una selezione di risorse utili per il disegno e la stampa 3D, e ha messo a punto Sugarcad, un software gratuito per la creazione di modelli tridimensionali in formato digitale, destinati alla stampa, ideato con un’attenzione speciale alle esigenze della scuola.