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indireinforma

31 Ottobre 2018

“A ottanta anni dalle leggi razziali del fascismo (1938-2018)”

Online la mostra virtuale con quaderni, foto e disegni scolastici di uno dei periodi più bui della nostra storia

di Patrizia Centi

La storia del fascismo e delle leggi razziali raccontata attraverso fotografie, disegni e filmati. È la mostra multimediale A ottanta anni dalle leggi razziali del fascismo (1938-2018), che raccoglie un’importante documentazione storica delle scuole italiane durante il Ventennio, periodo in cui la scuola fu uno dei principali settori su cui il fascismo puntò per la costruzione del “nuovo uomo fascista”.

La mostra virtuale, curata dalla ricercatrice Indire Pamela Giorgi e da Elena Mazzini, ricercatrice di storia contemporanea, con la revisione ed elaborazione iconografica di Irene Zoppi (Indire), è stata realizzata grazie a una vasta documentazione storica, custodita per la maggior parte nell’Archivio Storico Indire. Si tratta di fonti che testimoniano la parabola del regime fascista dal punto di vista della scuola, dei professori e degli allievi che parteciparono alla propaganda del regime, delineando un’unità fascista della scuola.

La mostra, fruibile da alunni e docenti come strumento di integrazione e di sussidio didattico per far conoscere uno dei periodi più bui della nostra storia, è suddivisa in 6 sezioni che comprendono: le principali caratteristiche del fascismo; gli anni Venti, la Riforma Gentile e i Patti del Laterano; gli anni Trenta e il consolidamento del regime; la guerra di Etiopia e la fondazione dell’Impero fascista; la propaganda razziale e l’antisemitismo. Ogni sezione raccoglie materiale di archivio organizzato per argomento e per linea temporale; cliccando sopra ogni sezione apparirà una fotogallery relativa a quel segmento storico che raffigura la ‘voce’ della scuola dell’epoca.

I documenti utilizzati sono quaderni, disegni e materiali scolastici, foto e libri, con particolare riferimento alle copertine, che erano dei veri e propri messaggi di propaganda fascista. Buona parte del materiale, conservato nell’archivio Indire, risale alla Mostra didattica Nazionale del 1925, quando fu chiesto a tutte le scuole italiane di partecipare tramite l’invio di fotografie, documentazioni e ricerche. Per la prima volta le scuole italiane si rappresentano – attraverso una mostra fotografica e documentale – come esempi di “scuola rinnovata” del Ventennio, grazie alle innovazioni nell’edilizia scolastica, nelle metodologie e tecnologie in corso nel sistema scolastico.

La mostra fa parte della nuova sezione curata da Indire “Digital collection”, in fase di implementazione. La sezione proporrà documenti digitalizzati selezionati dai database archivistici e dai fondi documentari conservati dall’Istituto.

 

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