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13 Novembre 2018

Avanguardie educative del passato: una mostra e un libro ricostruiscono la storia delle “scuole all’aperto”

Le tappe fondamentali del rapporto educazione/natura in un viaggio nel tempo dal ‘700 a oggi. Fino al 9 novembre al MAMbo di Bologna

di Pamela Giorgi

Al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna è possibile visitare un’interessante mostra dal titolo Ritorno al futuro? Dalle scuole all’aperto alle nuove esperienze educative nella natura, a cura di Mirella D’Ascenzo, docente di Storia dell’educazione e di Storia della scuola all’Università di Bologna, e di Mino Petazzini, direttore della Fondazione Villa Ghigi.

Inaugurata l’8 novembre, la mostra rimarrà aperta fino al 9 dicembre e darà modo di approfondire, attraverso testi, citazioni, fotografie d’epoca e attuali, video, quadri, oggetti e documenti, la nascita e lo sviluppo delle idee pedagogiche innovative che, insieme a motivazioni di tipo igienico-sanitario, portarono alla creazione, in tutta Europa, di scuole all’aperto nei primi decenni del ’900, in evidente antitesi con il modello di scuola più tradizionale che si era nel frattempo affermato.

Un focus di approfondimento è stato voluto dai curatori sulle tappe fondamentali del rapporto educazione/natura dal ‘700 a oggi, facendo emergere dall’esperienza delle scuole all’aperto le scelte coraggiose di rinnovamento dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento che vi si sperimentarono.

Il percorso espositivo segue un ordine in prevalenza cronologico, dalle prime pionieristiche esperienze in ambito europeo e italiano, tra cui la stagione socialista di Francesco Zanardi e Mario Longhena a Bologna, attraverso il fascismo, il secondo dopoguerra, gli anni della nuova sensibilità ambientale, fino alla più recente riscoperta dell’educazione in natura, di cui Bologna è un luogo di interessante sperimentazione.

Un particolare spazio è riservato all’esperienza bolognese, con l’inaugurazione nel 1917 della Scuola all’aperto “Fernando Fortuzzi” ai Giardini Margherita, grazie alla Giunta guidata da Francesco Zanardi e all’impegno dell’assessore all’Istruzione Mario Longhena, e delle altre strutture innovative per l’infanzia create in quegli anni.

La mostra, tuttavia, non si limita a una rievocazione storica del periodo ma si ricollega alle nuove stagioni che, dal dopoguerra ai nostri giorni, hanno visto più volte riaffiorare nel mondo della scuola la voglia e la necessità di uscire dalle aule scolastiche e far incontrare i bambini con la natura, in maniera non episodica ma costante. Un viaggio a ritroso nel tempo che è anche una forte indicazione per il futuro dell’educazione nei confronti delle nuove generazioni.

Il 17 novembre, alle ore 15, sempre al MAMbo, verrà inoltre presentato il volume che Mirella D’Ascenzo ha dedicato proprio alla storia delle scuole all’aperto dal titolo Per una storia delle scuole all’aperto in Italia (Pisa, Edizioni ETS, 2018).

 

Colophon della mostra>>