eTwinning è la più grande community europea di insegnanti attivi nella creazione condivisa di progetti didattici multiculturali tra istituti di Paesi diversi. Grazie a eTwinning, docenti europei possono collaborare a distanza e coinvolgere i propri studenti in attività arricchite da una dimensione “internazionale”.

All’interno di questo spazio virtuale, sta per essere avviato “Little Schools outdoor“, un nuovo progetto eTwinning promosso dall’IC “Bobbio” di Piacenza, uno degli oltre 120 istituti che fanno parte del movimento Piccole Scuole sostenuto da Indire.

Gli obiettivi di questa iniziativa sono la cooperazione e la progettazione di attività di apprendimento all’aperto, sfruttando le potenzialità delle tecnologie per confrontarsi con i colleghi e con i compagni di altri Paesi europei. Quella dell’outdoor learning è una metodologia di apprendimento basata sull’esperienza diretta e sulla scoperta, che presuppone una stretta connessione con l’ambiente naturale che ci circonda. Si è rivelata molto utile nell’aiutare i discenti a sentirsi maggiormente coinvolti nel processo di apprendimento e a sviluppare le cosidette soft skill.

Il progetto eTwinning sarà basato su 3 focus principali: competenze socio-emotive, competenze accademiche e apprendimento situato.

I partner costruiranno insieme il percorso di lavoro, programmando le attività e le scadenze; realizzeranno degli elaborati digitali per documentare e raccontare le esperienze realizzate all’aperto.

Questa iniziativa fa leva su uno degli elementi che caratterizza una piccola scuola e che costituisce uno dei punti chiave del manifesto del movimento, ovvero il rapporto che queste istituzioni hanno con l’ambiente naturale, sociale e culturale «che può rappresentare una risorsa dalle forti potenzialità innovative nel momento in cui lega l’apprendimento alla realtà valorizzandola nel rispetto delle vocazioni territoriali». Questo tratto originale delle piccole scuole, con il progetto eTwinning si arricchisce di una dimensione internazionale, ampliando la sua prospettiva e creando nuove occasioni di confronto e crescita per alunni e insegnanti.

Per l’Italia è ammessa la partecipazione di un massimo di 8 piccole scuole. Il progetto ha la durata di circa un anno: il primo periodo sarà dedicato alla conoscenza tra partner del progetto e alla pianificazione delle attività. A partire da febbraio, avranno inizio le attività di outdoor learning e la loro documentazione e condivisione online attraverso la piattaforma eTwinning.

L’obiettivo finale sarà la produzione di un ebook a testimonianza delle best practice realizzate con il progetto sperimentale, oltre alla messa a sistema di attività didattiche all’aperto in grado di aiutare gli studenti a sviluppare competenze utili alla loro crescita e rafforzare il loro senso di appartenenza territoriale.

Come partecipare
Per partecipare è necessario che l’istituto sia iscritto a eTwinning. Tutte le informazioni per iscriversi sono disponibili all’indirizzo: etwinning.indire.it/perche-iscriversi/
Per ulteriori informazioni sulla partecipazione a “Little Schools outside” è possibile contattare la docente, ambasciatrice eTwinning e referente del progetto Vittoria Volterrani all’indirizzo di posta vittovolte@gmail.com.

Cos’è eTwinning
Il progetto, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma Erasmus+ e coordinato a Bruxelles dal consorzio European Schoolnet, promuove l’innovazione nella scuola, l’utilizzo delle tecnologie nella didattica e la creazione condivisa di progetti didattici tra classi di Paesi diversi. L’Indire è Unità nazionale eTwinning Italia dal 2005. L’Unità italiana lavora in raccordo costante con la rete delle Unità nazionali presenti nei 36 Paesi aderenti all’azione e con l’Unità centrale europea. Sono oltre 633 mila gli insegnanti europei registrati alla piattaforma. Di questi, 40.000 sono italiani, con oltre 83.000 progetti didattici realizzati
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Cos’è il movimento “Piccole Scuole”?
Piccole Scuole è il movimento nazionale che riunisce le scuole situate in territori geograficamente svantaggiati. Promosso dall’Indire, dal 2017 opera allo scopo di valorizzarne la funzione di presidio educativo e culturale e contrastare il fenomeno dello spopolamento. Attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie e la costituzione di una rete nazionale, le scuole del movimento hanno la possibilità di collaborare a distanza e partecipare ad attività formative online.
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