• it
Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

indireinforma

20 Dicembre 2018

Cresce la community Epale, forte il contributo dell’Italia nel 2018

di Alessandra Ceccherelli

Risultati positivi nel bilancio di fine anno del team Epale Italia che si conferma ai primi posti tra i Paesi europei per l’interesse espresso nei confronti di tutte le iniziative rivolte all’educazione degli adulti nel 2018. Con numeri in crescita che contribuiscono in modo determinante al bilancio generale del programma Epale, l’educazione degli adulti in Italia ha così espresso un segnale chiaro di interesse a sostenere anche in futuro, e con un impegno sempre maggiore, un progetto europeo che mancava.

La piattaforma europea per l’educazione degli adulti ha festeggiato il suo terzo anno di attività con risultati molto positivi, frutto di una collaborazione sempre più forte tra le organizzazioni coinvolte e di una rinnovata motivazione a valorizzare l’Adult Learning a tutti i livelli, dalle politiche alle pratiche. Con oltre 47mila iscritti, la piattaforma ha registrato a dicembre 2018 un aumento decisivo della partecipazione e delle interazioni, proseguendo così il suo percorso di costruzione di una community europea per i professionisti dell’Adult Learning.

Proprio “interazione” è diventata la parola simbolo dell’anno, individuata come una delle esigenze primarie per rendere gli strumenti del portale più rispondenti alle necessità di scambio e di confronto espresse dalla community.

Al di là della definizione letterale (l’acronimo Epale sta per “Electronic Platform for Adult Learning in Europe”) che la colloca tra le “piattaforme di collaborazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche finanziate dal Programma Erasmus+”, Epale è una rete di organizzazioni, di istituzioni e di iniziative che in tutta Europa intercettano le azioni nazionali e ne studiano il raccordo. Le Unità nazionali di Epale pianificano le proprie attività di medio e lungo periodo sulla base dell’assetto nazionale dell’educazione degli adulti e in relazione ai bisogni specifici intercettati anno per anno. Proprio nel 2018, con l’ingresso di Grecia ed ex Repubblica di Macedonia, sono saliti a 36 i Paesi che implementano Epale.

Dal suo lancio nazionale, la strategia dell’Italia è stata quella di puntare sulla formazione in presenza, investendo le risorse disponibili in seminari nazionali e in incontri regionali organizzati insieme alla rete degli Ambasciatori e agli stakeholder sul territorio. Questa scelta aveva, ed ha, il duplice obiettivo di dare visibilità a temi prioritari dell’educazione degli adulti, aggregando le reti territoriali esistenti attorno all’argomento comune verso cui sono rivolti tanti sforzi spesso dispersi, e di far utilizzare nel modo migliore gli strumenti di Epale ai suoi destinatari più importanti: formatori, docenti, volontari e chiunque svolga un ruolo attivo nel settore.

I numeri registrati da Epale in Italia dicono che la scelta è stata ancora giusta: siamo il primo Paese in Europa per numero di visite alla piattaforma, il secondo dopo la Turchia per numero di iscritti (circa 5mila, +30% rispetto allo scorso anno), il terzo per gradimento su Facebook con oltre 7mila like alla pagina ufficiale (+50% rispetto al 2017). Nello specifico delle attività svolte sul territorio, oltre 3mila persone hanno risposto alle iniziative, candidandosi per la partecipazione ai seminari o alle formazioni online. Circa 500 le persone che hanno beneficiato della formazione in presenza durante seminari nazionali, workshop regionali e Infoday.

Sono stati due i temi prioritari del 2018 selezionati dall’Unità Epale Italia: l’educazione in carcere e l’imprenditorialità. A questi sono stati dedicati gli incontri nazionali che hanno coinvolto complessivamente 300 persone, e le due uscite (questa e questa) del semestrale Epale Journal on Adult Learning and Continuing Education, la rivista nata dalla collaborazione tra Epale Italia e Ruiap nel 2017.

Nei tre giorni del seminario “Oltre il carcere” si è dibattuto sulla necessità di ampliare le misure alternative per rafforzare l’efficacia della pena e del ruolo che l’educazione e la formazione professionale giocano per riportare chi ha commesso reati a dare un contributo positivo nella società. All’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, che ha ospitato i lavori dall’11 al 13 giugno, sono state presentate relazioni, ricerche e contributi di attori diversi sul territorio, successivamente condivisi nella piattaforma Epale.

 

A Milano, nel seminario “Sviluppare lo spirito di imprenditorialità” organizzato con il supporto della Regione Lombardia dal 5 al 9 novembre scorsi, Epale ha portato a Palazzo Pirelli un confronto ad ampio raggio sul tema dell’imprenditorialità, guardando allo sviluppo della competenza imprenditoriale in linea con le politiche europee, ovvero come risorsa individuale per crescere anche a livello personale, oltre che meramente economico o professionale.

 

 

Gli incontri regionali sono stati programmati nel corso dell’anno per parlare di Epale come strumento diffusione di un’educazione degli adulti di qualità, fatta di condivisione di esperienze e messa a comune di informazioni su opportunità e strumenti di miglioramento a livello nazionale ed europeo. Nelle diverse regioni gli eventi sono stati organizzati, in collaborazione con gli Ambasciatori Epale e con le organizzazioni locali e regionali, in Abruzzo e Umbria (sede dei due AperiEPALE 2018) e in Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Lombardia, con appuntamenti dedicati al settore dell’educazione degli adulti in dimensione europea.

La dimensione europea dell’educazione degli adulti è stata promossa da Epale in Italia attraverso la partecipazione agli ErasmusDays che il 12 e 13 ottobre scorsi hanno visto aumentare in modo significativo la presenza di eventi del settore EdA, attraverso la partecipazione di una delegazione italiana alla prima Conferenza europea di EPALE e attraverso una sempre maggiore collaborazione con le iniziative dell’Agenzia Erasmus+ Indire per migliorare la qualità della partecipazione al Programma. Tra queste, l’iniziativa “Storie di resilienza”, organizzata nel mese di marzo su iniziativa della Commissione per creare una rete di Role Model Erasmus+. Epale è sempre più un mezzo di condivisione di buone pratiche e diffusione di risorse utili ed è lo strumento ufficiale per la ricerca di organizzazioni partner nel mondo EdA.

 

 

Altri link utili: