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13 Febbraio 2019

Arriva dall’Umbria un progetto di integrazione culturale d’eccellenza

di Alessandra Ceccherelli

La Regione Umbria è tra i vincitori del Label europeo delle lingue 2018, il riconoscimento della Commissione Europea che premia l’innovazione nell’apprendimento delle lingue straniere per una maggiore integrazione culturale e sociale.

Il Label è stato assegnato al progetto “CIC to CIC – Corsi Integrati di Cittadinanza – Conoscere l’Italiano per Comunicare!”, una strategia di formazione civico-linguistica per cittadini non comunitari che ha coinvolto l’intero territorio.

L’Umbria è tra le prime regioni in Italia per incidenza della popolazione immigrata (11% dei residenti), popolazione che si caratterizza per la diversità delle aree di provenienza e per una diffusa distribuzione su tutto il territorio regionale.

Oltre a sviluppare percorsi di italiano di base, le attività formative proposte dal progetto sono state pensate in ottica integrata per rispondere alle diverse necessità di accesso al mondo del lavoro, ai bisogni di particolari categorie vulnerabili (soprattutto donne) e a situazioni soggettive di isolamento territoriale.

Per questo, più che di un progetto si deve parlare di un vero e proprio sistema linguistico regionale che cala l’apprendimento della lingua nel contesto reale di vita delle persone cui si rivolge, creando tra l’altro attività complementari come il servizio di babysitting strutturato in percorsi ludici ed educativi per permettere la partecipazione ai corsi alle cittadine immigrate con figli; e ancora, l’autoapprendimento guidato per cittadini immigrati che per questioni lavorative, logistiche o organizzative non possono frequentare i corsi di lingua in aula; i corsi di “microlingua della scuola” per facilitare il dialogo tra genitori e istituzioni scolastiche, i corsi di “microlingua del lavoro” e il corso di italiano per ottenere la patente.

Accanto a questi percorsi, anche attività manuali come i laboratori artigianali di manipolazione, dedicati a donne e a titolari di protezione internazionale e umanitaria con la finalità di valorizzare le competenze individuali, linguistiche e creative, e i Bus didattici che legano la scoperta del territorio all’educazione linguistica e civica.

«Asse portante del progetto – ha detto Eleonora Bigi, responsabile dei Servizi Immigrazione della Regione – è stata l’attenzione alla complessità, posto che i migranti non sono assimilabili a una medesima categoria di discenti e i loro bisogni di apprendimento sono diversificati. Il successo del progetto è stato determinato dalla strategia multiazione posta in essere da un partenariato composito, espressione di una forte sinergia pubblico-privato, che ha permesso la realizzazione di molteplici attività e a ciascun partner di esprimere al meglio le sue potenzialità.»

Finanziato del Ministero dell’Interno (fondi FAMI), il partenariato coordinato dalla Regione ha visto la collaborazione attiva dei due CPIA presenti sul territorio (quello di Perugia e quello di Terni), dell’Università per stranieri di Perugia e del Terzo settore.

Per consultare i materiali didattici e approfondire i risultati del progetto, sulla piattaforma EPALE è possibile leggere l’articolo Formazione civico-linguistica in rete: il progetto “CIC to CIC della Regione Umbria, a cura della redazione Umbria Integra.

 

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