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12 Settembre 2019

A Venezia esordisce il gruppo di ricerca di PROSA per il miglioramento della qualità architettonica delle scuole italiane

di Fabiana Bertazzi

Martedì 10 settembre si è svolto a Venezia il primo incontro tra i partner di “Prototipi di Scuola da Abitare (PROSA)“, il progetto vincitore del bando 2017 per i Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN).

Quello dei PRIN è un programma di finanziamento di progetti di ricerca scientifica istituito nel 1997 con l’obiettivo di sostenere iniziative di ricerca a cui vengono riconosciuti l’alta qualità del profilo scientifico dei proponenti, l’originalità, l’adeguatezza metodologica, l’impatto e la fattibilità del progetto.

L’Indire – insieme allo IUAV di Venezia, all’Università di Sassari, al Politecnico di Milano, all’Università Politecnica delle Marche e all’Università degli studi della Campania “L. Vanvitelli” – ha quindi ottenuto il finanziamento per il progetto PROSA, una ricerca sui nuovi modelli architettonici per la costruzione, il rinnovo e il recupero resiliente del patrimonio edilizio scolastico nazionale.

Le premesse che fanno capo al lavoro di indagine partono dalla visione dell’antropologo scozzese Tim Ingold, basata sulla dicotomia tra dwelling perspective e building perspective, ovvero tra l’abitare e il costruire. Prediligere la “dwelling perspective” significa considerare le pratiche architettoniche da un punto di vista abitativo ed esperienziale, progettare gli spazi in base ai bisogni di coloro che lo vivono. La “building perspective” parte invece dal concetto di fabbricazione in sé, dall’idea che si sviluppa nella mente di un architetto a prescindere dai suoi destinatari.

Come si abita un ambiente, così accade per la scuola, dove non solo gli studenti devono sentirsi a loro agio, ma l’organizzazione stessa degli spazi deve essere funzionale a una nuova concezione di insegnamento/apprendimento, più in linea con le esigenze cognitive dei giovani di oggi.

L’attività di studio e indagine si prefigge di migliorare la qualità architettonica delle scuole italiane, sviluppando prototipi innovativi capaci di supportare e promuovere metodologie didattiche student-centered e inserendo l’edificio scolastico all’interno di una relazione costruttiva con il contesto urbano di riferimento.

PROSA si inserisce tra le attività della struttura di ricerca Indire sulle architetture scolastiche, che da tempo porta avanti l’idea di spazio come “terzo insegnante”, ovvero come variabile fondamentale nel sistema-scuola e come elemento che gioca un ruolo importante nel processo educativo.

 

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