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Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

indireinforma

21 Novembre 2019

Avanguardie Educative, il Movimento arriva a 1000 scuole iscritte

Dal 2014 sono in costante aumento le idee di innovazione condivise dagli istituti scolastici italiani

di Patrizia Centi

Con l’adesione dell’Istituto San Giovanni Bosco di Taranto, le Avanguardie Educative raggiungono il traguardo delle 1.000 scuole iscritte al Movimento. La rete continua a crescere di giorno in giorno da quando è stata fondata, nel novembre del 2014, su iniziativa di Indire e di un primo gruppo di 22 scuole italiane.

Il Movimento delle Avanguardie Educative nasce con l’obiettivo di individuare, diffondere e portare a sistema pratiche e modelli educativi, già attivi o sperimentati, consentendo agli istituti scolastici che aderiscono di avviare un percorso di trasformazione dell’organizzazione della didattica, del tempo e dello spazio del “fare scuola”. Le scuole sperimentano una o più delle 18 “idee” presenti nella Galleria delle Idee per l’innovazione”, un luogo in cui sono raccolte esperienze verificate direttamente nelle scuole italiane e che sono oggetto di ricerca continua per Indire. L’innovazione, quindi, si realizza attraverso pratiche e modelli educativi che provengono dagli istituti scolastici e sono trasferibili e sostenibili in altri contesti.

«Lo straordinario risultato raggiunto in questi 5 anni – dichiara Giovanni Biondi, Presidente Indire – è un segnale evidente che esiste una spinta all’innovazione che proviene “dal basso”, dalle stesse scuole, e non è imposto dall’alto. Più di 1000 istituti scolastici hanno deciso spontaneamente di aderire al Movimento delle Avanguardie Educative per adottare, proporre o condividere una o più idee di cambiamento. Su questo, l’Indire da anni promuove attività e progetti che puntano a scardinare l’attuale modello didattico, ormai obsoleto, e a trasformare progressivamente il sistema scolastico. Una prima analisi sugli impatti di queste azioni innovative sembra confermare che la strada intrapresa è ancora lunga, ma sta andando nella giusta direzione. L’indicazione arriva da uno studio comparativo che abbiamo condotto confrontando i dati di Invalsi di oltre 380 classi di 34 Istituti delle Avanguardie che da almeno tre anni hanno adottato un’idea con quelli di scuole con lo stesso livello socio-economico ma non aderenti alla rete: il 68% delle classi avanguardie ha un punteggio medio in italiano superiore, mentre per la prova in matematica la percentuale è del 61,6%. E anche il dato sulla dispersione scolastica è migliore negli istituti che hanno scelto di puntare sull’innovazione».

Ad oggi, le mille scuole che hanno aderito al Movimento sono così suddivise: 262 sono al Nord, 234 al Centro e 504 nel Sud e nelle isole; 341 sono Istituti di città e 659 sono invece della provincia; tra questi 577 appartengono al 1° ciclo scolastico (scuole primaria, e secondarie di primo grado) e 423 al 2° ciclo (scuole secondarie di secondo grado). Le 18 idee per l’innovazione interessano tutto il modello organizzativo della scuola, dalla gestione degli spazi, come il Dentro/Fuori la scuola (Service learning), alla gestione del tempo e della didattica, come la flipped classroom, il debate, lo spaced learning.

 

 

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