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Le scuole L2C a Bruxelles per il 36esimo Science Projects Workshop – EUN Future Classroom Lab
di Serena Greco, Antonella Turchi, Paola Nencioni, Elettra Morini
Le scuole italiane che partecipano al progetto L2C- Learning Leadership for Change hanno preso parte, a fine gennaio, al 36esimo Science Projects Workshop organizzato da European Schoolnet nel Future Classroom Lab di Bruxelles.
Il workshop di formazione sulla Leadership condivisa ha visto il coinvolgimento di una cinquantina di partecipanti, dirigenti scolastici e docenti, provenienti dai 5 Paesi partner del progetto L2C: Italia, Malta, Portogallo, Belgio e Spagna.
Per l’Italia hanno partecipato le tre scuole individuate dall’Indire che dal 2018 fanno parte della sperimentazione: l’IC di Figline Valdarno (FI), il Liceo scientifico “P. Ruffini” di Viterbo e l’I.T.S.T. “A. Gentileschi“ di Milano.
Le due giornate di incontro, in modalità seminario interattivo, sono state dedicate alla riflessione e alla discussione di differenti tematiche tra cui:
- Digital citizenship in online relations – Recognizing hate speech
- Future classroom Lab 2012, con particolare attenzione alle skills del 21° secolo: critical thinking, creatività, comunicazione, competenze digitali, abilità di collaborazione learning to learn
- Debate
- Riconoscimento delle fake news
- Science literacy: nature of science & evidence based learning
- Importanza della shared Leadership tra docenti, studenti e genitori.
L’esperienza di formazione su ICT, cittadinanza digitale e STEM vissuta nel Future Classroom Lab è stata costruttiva e interessante per gli approcci innovativi e gli strumenti didattici presentati.
Una parte degli workshop è stata dedicata alla riflessione sulla Leadership condivisa, sulla School vision e sulle strategie da mettere in atto nella classe per stimolare il pensiero critico degli studenti e realizzare una didattica per competenze. Un ulteriore approfondimento ha riguardato la disseminazione sul territorio e la comunicazione tra la scuola e la comunità territoriale per far in modo che tutti i membri (docenti, policy makers e stakeholders) diventino parte del sistema.
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