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19 Maggio 2020

Progettare Unità di apprendimento nella DaD e la personalizzazione dell’insegnamento: l’esperienza dell’IC “K. Wojtyla” di Roma

di Redazione

In questo articolo, Loredana Garritano, Dirigente scolastico dell’IC “Karol Wojtyla” di Roma condivide l’esperienza che il suo istituto sta realizzando con la didattica a distanza, in questo periodo segnato dall’emergenza sanitaria. La Dirigente riporta nel testo riflessioni, idee e indicazioni sulla gestione dell’attività formativa “in modalità digitale”.

 

Progettare unità di apprendimento per la didattica a distanza, predisponendo le competenze che uno studente deve raggiungere e gli obiettivi specifici collegati ad essa, comporta lo stesso tipo di organizzazione della progettazione classica, cambiano solo gli strumenti. Ogni unità di apprendimento si compone di diversi argomenti da trattare e i docenti devono scegliere cosa sia meglio per i loro studenti, utilizzando le tecnologie. Le Unità di Apprendimento permettono di lavorare per competenze e di utilizzare fattivamente le conoscenze assimilate, integrandole con le abilità provenienti da altri campi del sapere. Le UDA fanno parte della didattica laboratoriale con  cui si designa una modalità di insegnamento che mette in evidenza l’insufficienza della lezione frontale e la integra con attività che permettano all’alunno di mettere in pratica quanto appreso. Allo studente verrà quindi richiesto di acquisire competenze piuttosto che contenuti teorici.

Per progettare con successo un’UDA, il docente dovrà assicurarsi che l’ambiente sia cooperativo, che la partecipazione dello studente sia attiva e favorita da attività interattive e che l’autovalutazione delle competenze apprese sia incoraggiata. Nella didattica a distanza, gli obiettivi programmati in termini di conoscenze, competenze e abilità sono gli stessi per tutti gli alunni, ma attraverso l’informatica si potrà realizzare la personalizzazione dei percorsi formativi, rispettando gli stili cognitivi, i tempi di apprendimento, la motivazione, l’interesse, la matrice cognitiva di ogni studente. L’informatica è un ottimo strumento, perché è in grado di stimolare e di potenziare
l’intelligenza dei ragazzi, considerando i tempi di apprendimento di ognuno.
Ogni studente sarà coinvolto in attività significative e i docenti guideranno l’apprendimento, mettendo a disposizione le diverse opportunità offerte dall’informatica quali, la visione di film, di documentari scientifici, l’ascolto di musica, le letture di testi on line, per approfondire argomenti assegnati, oppure creare mappe concettuali, rispondere a brevi test di autovalutazione, partecipare, attraverso le piattaforme, alla valutazione dei risultati.

 

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