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30 Novembre 2020

Dalla grammatica della fantasia di Rodari al live coding musicale, il webinar di mercoledì 2 dicembre

di Giovanni Nulli

L’incontro online con Stefano Penge dello scorso 18 novembre, ci ha permesso di costruire un ponte tra la grammatica della fantasia ed il coding: lavorare con gli algoritmi ti obbliga a conoscere le regole, così come nel caso dei Limerick, ad esempio, è possibile costruire un algoritmo conoscendo le sue regole di costruzione.
La “creatività” si dispiega così attraverso “la grammatica della fantasia”. Il coding permette agli studenti di costruire una grammatica poi impiegata per generare oggetti e mondi nuovi.
Dopo i Limerick e le storie, mercoledì 2 dicembre nel webinar “Dalla grammatica della fantasia al live coding musicale” vedremo come i bambini possano esprimere la propria creatività anche trasformando i testi in animazioni e musica.
Insieme agli esperti Stefano Penge e Giovanni Mori, i partecipanti creeranno un parallelo tra il pensiero di Rodari, musicista appassionato, con quello di un musicista elettronico di avanguardia a lui contemporaneo: Pietro Grossi. Vedremo poi come il passaggio dal testo alla musica non sia solo un gioco da bambini, ma piuttosto una modalità espressiva usata anche nelle performance di “live coding”. Si rifletterà, insieme ai relatori, sulle prospettive della didattica sia nel campo musicale ed artistico in generale e sia in quello logico. Cercheremo inoltre di capire in che modo iniziare con questa pratica.

 

>> PARTECIPA AL WEBINAR (mercoledì 2 dicembre ore 17:00)

 


STEFANO PENGE

Subito dopo la laurea in Filosofia della Scienza, Stefano Penge ha cominciato a studiare tecnologie digitali e la loro applicazione all’educazione, prima nel Laboratorio di Tecnologie Audiovisive dell’Università di Roma Tre e poi con altre università ed enti di ricerca. Dal 1990 ha iniziato a progettare software educativi per poi creare nel 1995 il software house Lynx s.r.l. Dal 2000 ha aderito al modello Open Source e dal 2011 ha cominciato a occuparsi di Open Data. Dal 2016 ha ricominciato a occuparsi di Coding, facendo formazione ai docenti e laboratori con i bambini. È responsabile della collana “Didattica:Coding” per Edizioni Anicia. Dal 2017 sta l’avorando al progetto del primo Museo del Codice Sorgente con l’Associazione Codexpo.org.

 

GIOVANNI MORI

Ha completato il dottorato di ricerca in Storia dello Spettacolo all’Università di Firenze nel 2017. Si occupa principalmente di etnomusicologia e antropologia dei media. In particolare, la sua ricerca più recente ha documentato i processi sociali e creativi di comunità telematiche e virtuali dedite a pratiche improvvisative di computer music e creative coding. Ha una laurea in Musicologia, ottenuta nel 2011 presso l’Università di Pavia con una tesi monografica su Pietro Grossi, pioniere della musica informatica in Italia. Recentemente, è uscita la sua monografia dal titolo Live Coding? What does it mean? che esplora la comunità internazionale dei live coder ed approfondisce le tematiche della creatività estemporanea con un focus particolare sul live coding. Collaboratore di Tempo Reale, centro di ricerca, didattica e produzione musicale fondato da Luciano Berio, sta sviluppando progetti di ricerca in ambito didattico per favorire l’alfabetizzazione informatica nelle scuole.”