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contemporaneità e memoria

Gli arredi, semplici e funzionali, sono arricchiti con oggetti, decorazioni e strutture progettati e realizzati collettivamente. Costruiscono quindi un paesaggio complesso perché in grado di lasciare posto alle interpretazioni che gli abitanti della scuola creano attraverso il proprio immaginario e le proprie esperienze.

Il paesaggio creato dagli arredi è sovrascritto dai paesaggi costruiti attraverso le esperienze. Lo spazio segue il metabolismo delle trasformazioni dell’uso e interpreta la contemporaneità.

teatro

Il teatro, arricchito con decorazioni create dai bambini.

L’attenzione verso il processo di formazione della conoscenza offre continue occasioni di riflessione e rinnovamento e sviluppa capacità di interpretare la contemporaneità.
L’ambiente riflette questo rinnovamento continuo, ad esempio nei miniatelier, nei pannelli documentali, negli arredi originali e modificati.
È la lucida consapevolezza della complessità della trama che unisce le cose che, periodicamente, ci fa rivedere criticamente l’organizzazione del nostro lavoro, per modificarla per quanto possibile, per consentirle di continuare ad essere in sintonia ed in una relazione vivificante con le teorie e la didattica che sono alle radici del nostro operare.
La stessa operazione critica viene fatta per quanto riguarda l’ambiente scolastico, che abbiamo sempre considerato parte importante e integrante dell’educazione.
Vecchi, Vea, ‘Le radici multiple della conoscenza’, su ‘Bambini in Europa’, febbraio 2004, Edizioni Junior
In questo contesto l’abilità di produrre documentazione riveste un ruolo cruciale. Non solo è una continua fonte di riflessione e messa a punto del progetto pedagogico, ma costruisce capacità di ascolto e comunicazione, fattori indispensabili per  un’esperienza condivisa ed in continua evoluzione.

Grazie alla docmentazione le esperienze diventano una struttura conoscitiva comunicabile, uno strumento di progettazione di nuovi percorsi.