Lo scorso 22 settembre è stata inaugurata a Roma, presso l'Archivio Centrale dello Stato, la mostra "La macchina dello Stato. Leggi,
uomini e strutture che hanno fatto l'Italia" che rimarrà aperta dino al 16 marzo 2012.
Si tratta di una ricognizione sugli interventi dello Stato nei diversi ambiti dell'organismo sociale, sugli ordinamenti che ha stabilito, sui sedimenti organizzativi che ha lasciato, fatta non solo attraverso la storia interna ma anche al di fuori, attraverso i segni e i cambiamenti nella societa'.
Oltre al patrimonio documentario conservato presso l'Archivio Centrale e a quello proveniente da altri enti e istituzioni, la mostra ospiterà il patrimonio storico-documentario dell'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica (ANSAS ex Indire), fonte preziosa di riflessione sul rapporto fra Stato e scuola.
Il percorso espositivo si articola su tre filoni. Si parte da una carrellata storica sui primi anni postunitari fino alla crisi di fin secolo, culminata con l'assassinio del re Umberto I, passando attraverso le grandi riforme giolittiane e l'aumento della presenza dello Stato nella vita pubblica. La Prima guerra mondiale e il periodo fascista sono lo spartiacque per arrivare alla tragedia delle leggi razziali e agli orrori della Seconda guerra mondiale. Il cammino attraverso la storia nazionale si chiude, quindi, con la rinascita attraverso la Resistenza e la Repubblica.
Il secondo filone si fonda sui numeri dei quadri statistici risultati dalle grandi inchieste promosse per conoscere il neonato Stato italiano.
Chiude il percorso, uno spazio aperto con monitor, filmati, touch screen, pareti attrezzate che permettono ai visitatori di consultare banche dati.
Per informazioni:
Archivio centrale dello Stato, Piazzale degli Archivi, 27 00144 Roma EUR
Tel. 06-545454568
e-mail: acs@beniculturali.it; acs.urp@beniculturali.it
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