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INIZIATIVE PER LA SCUOLA

Figure coinvolte nel processo di miglioramento del progetto VSQ

Team per il Miglioramento, Tutor, Dirigenti Scolastici, Gruppo di Esperti

di Francesca Storai
04 Settembre 2012

La nuova scuola tratteggiata nel DPR approvato dal Consiglio dei Ministri il 24/08/2012 che istituisce l’SNV [1] (il Sistema Nazionale di Valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione), si presenta con interessanti mutamenti in materia di qualità del servizio scolastico. L’autovalutazione d’Istituto non è cosa nuova alle scuole dell’autonomia, che dal 2000 ad oggi hanno avuto modo, per quelle che hanno scelto di farlo, di praticarla e sperimentarla ampiamente. La novità sta nel fatto che si propone che sia l’autovalutazione che la pianificazione delle attività da sviluppare (Piano di Miglioramento) vengano messe a sistema. E’ evidente che un tale cambiamento potrebbe comportare uno sforzo notevole da parte delle scuole, che si troveranno impegnate a ripensare l’intero assetto organizzativo.
L’obiettivo da perseguire è noto, quello cioè di attivare un processo orientato ad innalzare il livello degli apprendimenti degli studenti, oltreché favorire la trasparenza e la rendicontazione (accountability) delle Istituzioni Scolastiche. Anche per questo niente di nuovo, ma affinché il miglioramento risulti davvero effettivo ed efficace è necessario includere l’intera comunità professionale, coinvolgendo il livello più ampio della scuola (Ford and O’Brien, 2011).
La sperimentazione in atto relativa al progetto di miglioramento del VSQ, su 77 scuole che hanno aderito al progetto, risulta particolarmente interessante, da questo punto di vista, poiché offre la possibilità di prefigurare, sebbene ancora in forma sperimentale, l’organizzazione di un sistema di supporto per la scuola, al fine di delineare profili e funzioni necessari allo sviluppo di azioni di miglioramento.

La figura del Tutor e la partecipazione del Team per il Miglioramento ai processi decisionali

Durante tutto il percorso del miglioramento, che è iniziato nel mese di Maggio di quest’anno e si concluderà a Maggio 2013, è stata prevista, infatti, la presenza di un gruppo di docenti interni alla scuola: Team per il Miglioramento (TpM), che ha la responsabilità della scelta dei percorsi di miglioramento e dell’organizzazione dei progetti da avviare all’interno della scuola.
L’azione del TpM risulta molto importante, poiché può facilitare, tra i docenti, la pratica condivisa della collaborazione e far crescere e diffondere all'interno della scuola la cultura del cambiamento e del miglioramento. Interlocutore principale del TpM è il Tutor, il quale si configura come promotore esterno dei processi che possono contribuire a creare un clima di forte supporto e di collaborazione. La funzione, però, che svolge il Tutor è ancora più importante, poiché chiamato nella scuola ad accompagnare l’intero processo di miglioramento.
Il Tutor infatti ha seguito le scuole assegnate fin dalla fase iniziale del progetto di miglioramento iniziata dopo restituzione dei rapporti di valutazione. In questa prima fase, il Tutor ha svolto due incontri in presenza: il primo (autoanalisi) orientato a condividere con i docenti l’idea di miglioramento e analizzare i report in chiave critica, esercitando un ruolo di mediazione e stimolo volto alla riflessione sui punti di forza e di debolezza individuati nel report. Nel secondo incontro (elaborazione del piano di miglioramento) e dopo lo scambio con i docenti avvenuto anche on line, il tutor si è confrontato con i docenti secondo criteri di scelta condivisi, per l’individuazione delle piste di miglioramento e la stesura del Piano di Miglioramento. Con l’inizio del nuovo anno scolastico spetta al Tutor tutta la fase dell’accompagnamento all’attuazione delle azioni previste dal Piano di Miglioramento, non prima di una fase preliminare all’attuazione che prevede la revisione delle azioni previste e la loro fattibilità. Nella seconda fase del progetto il tutor avrà il compito di:

  • Monitorare le azioni di miglioramento e supportare la scuola in caso di necessità o difficoltà nell’attuazione;
  • Verificare alla fine degli interventi i risultati ottenuti, anche attraverso gli indicatori scelti per la valutazione/autovalutazione.

Il Tutor si delinea quindi come una figura che dovrà essere in grado di seguire i processi messi in atto dalla scuola e di intervenire attraverso un supporto dinamico che si adatta via via ai cambiamenti ed alle necessità che si presentano (Creemers e Kyriakides 2012), con il compito molto importante, in quanto consulente esterno alla scuola, di orientare il TdM al confronto ed alla riflessione continua.
In letteratura si distinguono in particolare due figure che si adattano a questo tipo di attività: il mentoring ed il coaching, dove il primo è caratterizzato da una "natura direttiva", che fornisce indicazioni precise sulle modalità con le quali agire, mentre il coach svolge un'attività più riflessiva, stimolando e promuovendo, nel docente suo pari, un processo di auto-consapevolezza (Panayoutu, 2012).
Tuttavia, data la natura del progetto, che prevede una forte attenzione al contesto all'interno del quale si opera, e considerando la grande varianza tra le scuole campione individuate sul territorio, il tutor alternerà in modo armonico sia attività di coaching che mentoring come e quando la situazione lo richiede.

Il Dirigente scolastico una leva fondamentale per il miglioramento

Nel progetto VSQ per il miglioramento, oltre alle figure del Tutor e del TpM, a rivestire fondamentale importanza è sicuramente il Dirigente Scolastico. Tale figura è stata fortemente voluta dal gruppo di progetto per il miglioramento all'interno del TpM, proprio perché si configura come una leva determinante all’interno della scuola, che agisce sulle decisioni da prendere e sull’orientamento da dare alla propria scuola.
E’ noto che il DS può operare una forte spinta dall’alto verso il basso capace di ridare la giusta motivazione ai docenti durante il percorso verso il cambiamento. Inoltre, possedendo una visione d’insieme ed una conoscenza del contesto, può comprendere le potenzialità ed i limiti della scuola, è quindi la figura più indicata a guidare il processo di miglioramento

Il Gruppo di Esperti dell’Indire

Come ulteriore e valido supporto alle scuole che lo richiedano, i tutor possono avvalersi delle competenze messe a disposizione dal Gruppo di Esperti (GE) che fanno capo all'Indire. Divisi in piccoli gruppi, per ciascuna area del rapporto il Gruppo di Esperti (GE) si è rivelata una risorsa molto importante fin dalla fase di rispecchiamento, autoanalisi e di progettazione del Piano di Miglioramento. Il GE infatti si è relazionato con i tutor e le scuole, attraverso l’ambiente di collaborazione on line ed ha risposto ai quesiti che venivano posti dai tutor e dai docenti nei forum dedicati. Nella fase che si apre, relativa all’attuazione delle azioni di miglioramento, il GE ha predisposto una serie di materiali, strumenti operativi e studi di caso, che possono risultare utili ai docenti impegnati nei progetti di miglioramento. Inoltre è stato previsto dal progetto che, se la situazione lo richiede e la scuola desidera ricevere consulenza su problematiche particolari, sarà possibile intensificare tale relazione con visite degli esperti, organizzate dai tutor, nelle scuole che ne facciano esplicita richiesta.
Secondo un modello di miglioramento che sta riscuotendo approvazioni e consensi in campo internazionale, il DASI (the Dynamic Approach to School Improvment [2]) , a disposizione della scuola è previsto un supporto esterno per il miglioramento, composto da un team di “esperti e ricercatori” (Advisory and Research Team, A&RTeam), in grado di fornire competenze metodologiche ed esperienza tecnica. Questi elementi, infatti, sono riconosciuti come fattori che possono risultare utili al miglioramento della scuola. Tale impostazione si avvicina molto a quella data dal gruppo di progetto VSQ per la fase di miglioramento.
Il supporto di un team esterno rappresentato dal GE, offrendo una modalità di accompagnamento per le strategie e piani di azione che la scuola vorrà sviluppare, costituisce il valore aggiunto, un punto di vista ulteriore ma soprattutto un’apertura verso competenze specifiche esterne utili alla crescita della scuola.
Se quindi l’obiettivo del Tutor è di aiutare la scuola a definire le priorità di miglioramento e identificare quali possano essere le migliori strategie per realizzarlo, durante la fase dell’attuazione degli interventi, la scuola può rivolgersi ad esperti ancora più specifici del settore di interesse del miglioramento.

In questo senso l’intervento del Tutor insieme al GE, a sostegno della scuola, si delinea come:

  • Lettura ed interpretazione dei bisogni della scuola da parte del Tutor insieme al TdM, in un processo di coaching alla pari;
  • Identificazione del gruppo di esperti più idoneo a fornire una risposta alla problematica emersa, sulla base delle aree affrontate nel miglioramento;
  • Progettazione congiunta degli interventi;
  • Supervisione da parte del Tutor della realizzazione degli interventi.

La fase di valutazione esterna finale

Alla fine del progetto verrà effettuata una nuova valutazione esterna: il confronto tra quanto rilevato dalla scuola, secondo i propri indicatori, e quanto emergerà dalla nuova valutazione esterna, risulterà un momento cruciale, poiché si potranno individuare i punti deboli e quindi intervenire per rafforzarli.
Rispetto al primo anno di sperimentazione, infatti, la scuola arriverà in modo più consapevole a questa fase e, attraverso le proprie attività di autovalutazione, svilupperà un proprio bagaglio utile al confronto e alla riflessione con i dati esterni.
Un’altra importante azione è quella relativa alla diffusione dei risultati.
Le azioni di diffusione sono infatti ritenute cruciali per condividere quanto l’organizzazione ha potuto apprendere dalle azioni di miglioramento, così da influenzare positivamente, nel modo più ampio e condiviso possibile, l’intera organizzazione scolastica.
La possibilità di attivare le azioni di valutazione e di migliormanto in questa sequenza dovrebbe permettere l’avvio del “ciclo virtuoso” del miglioramento che è l’obiettivo primario dell’intervento complessivo del progetto VSQ.


Riferimenti Bibliografici

Creemers, Bert, P.M. and Kyriakides, L. (2012). Improving quality in education: dynamic approaches to school improvement. London Routledge

Anastasia Panayiotou (2012): Policy and practice in education No 29: coaching and mentoring: developing teachers and leaders, School Effectiveness and School Improvement: An International Journal of Research, Policy and Practice.

Policy and practice in education No 29: coaching and mentoring: developing teachers and leaders, edited by Christine Forde and Jim O’Brien, Edinburgh, Scotland, Dunedin Academic Press, 2011.



[1] http://www.istruzione.it/web/ministero/focus240812

[2] Creemers, Bert, P.M. and Kyriakides, L. (2012). Improving quality in education: dynamic approaches to school improvement, Routledge, London.

 
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