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INIZIATIVE PER LA SCUOLA

On the road: l'educazione stradale a scuola

Alessandra Gentile e Barbara Marsano di "la strada siamo noi"

di Francesco Vettori
05 Settembre 2005

Il vostro portale si distingue per ricchezza di contenuti e coinvolgimento degli utenti in ciò che promuovete: può parlarci della vostra esperienza e dell’importanza dei nuovi strumenti di comunicazione nella vostra attività?
 
Abbiamo visto negli anni che il docente, o chiunque si occupi di "edutaintment", è subissato di proposte e pertanto desidera sempre più essere supportato, seguito e accompagnato nella sua attività, soprattutto se si tratta di attività da svolgere in ambito scolastico talvolta al di fuori delle proprie specifiche competenze (si pensi al docente di educazione tecnica o di lettere o di educazione fisica, chiamato a fare l'educazione stradale). Pertanto, il nosto sito racconta la nostra esperienza diretta sul campo, svolta da anni con i docenti della nostra area test (la Sicilia), propone un'area risevata a cui ci si può registrare gratuitamente che contiene supporti didattici, spesso scaricabili e stampabili, di facile approccio, frutto di attività realmente collaudate con docenti e allievi, e quindi facilmente replicabili, ma vuole anche offrire una panoramica a 360° su quanto fatto da altri (con approfondimenti tecnici da noi curati o con rubriche ad hoc), su altre iniziative nel settore, proprio perché prima di tutto crediamo nel confronto. Continuiamo, infatti, a confrontarci con i nostri docenti e con quant'altri ritengono di mettersi in contatto con noi. Da qui, i nostri strumenti, scaricabili dall'area Scuola del portale, ma anche il nostro supporto "personalizzato" ai docenti, attraverso la nostra responsabile dell'area Scuola, Barbara Marsano, che è disponibile anche telefonicamente ad essere contattata. Infine, credendo molto nello slogan "imparare divertendosi", proponiamo un'area Giochi in cui attraverso un nostro gioco, ma anche attraverso giochi proposti da altri, è dato a giovani, ma anche a meno giovani, di svagarsi con un fine ovviamente sempre educativo.

L’educazione stradale è entrata a far parte delle materie di insegnamento scolastico: vorremmo spiegasse quel che ci si aspetta che la scuola faccia e riesca ad ottenere con questa introduzione.
 
A mio avviso, la scuola è l'agenzia formativa-educativa attraverso la quale docenti e allievi dovrebbero essere appunto formati, ma soprattutto educati e l'educazione stradale, come dice la parola, ben si presta, insieme a tanti altri "saperi/discipline" trasversali, a questo tipo di lavoro. Non ritengo corretto demandare soltanto alla scuola questo importante compito, e mi aspetto che la scuola, formando opportunamente il suo personale in tal senso, possa fare anche da collettore per tutta una serie di soggetti esterni da coinvolgere, quali istituzioni ed enti affini (Polizia, Carabinieri, 118, ecc.), sicuramente tutti soggetti il cui intervento risulta molto importante ai fini di un'educazione stradale corretta e completa. In tal senso partecipiamo già da parecchi anni ad un tavolo di lavoro legato al progetto “Genova Giovane e Sicura”, ideato e concretizzato dal Comune di Genova. Nell’ambito di tale progetto sono organizzati incontri frontali con gli studenti in cui, differenti figure tecniche e operative quali la Polizia Municipale, il 118, i vigili del fuoco, psicologi ecc..., intervengono nell’ambito delle loro specifiche competenze e danno testimonianza delle loro differenti esperienze.

Pur interessando il più ampio pubblico, molti dei vostri progetti si rivolgono prima di tutto ai giovani, a chi presto si troverà sulla strada e ad essa deve prepararsi: che atteggiamento avete incontrato in loro su questo tema? Quali sono state le reazioni per una forma di insegnamento e apprendimento diversa, nei modi, tempi e luoghi, rispetto a quella tradizionale?
 
I giovani di oggi, quanto mai sollecitati e stimolati su molti fronti (non parliamo poi da quando è "arrivato" internet...), rifuggono la "regola" in quanto imposta o calata dall'alto e nell'educazione stradale le regole contano molto... Ecco perché cerchiamo di "catturare" i giovani coinvolgendoli in  modo divertente, interattivo, facendoli riflettere sui problemi, facendo loro toccare con mano i problemi, cercando di passare loro in modo subliminale i principali messaggi di rispetto delle regole, degli altri e di tutto quello che è una normale "convivenza civile", di far perno sul comportamento. Puntiamo molto sulla convivenza civile e cerchiamo di farlo con tutti quegli strumenti oggi graditi ai giovani (abbiamo anche una ricca area download), sperando che attraverso i loro "desiderata" riusciamo a far "passare" quei messaggi fondamentali per la loro vita e per quella degli altri, in modo che imparino ad affrontare la strada, fin dalle prime volte, da utenti consapevoli e responsabili.

La sensibilizzazione ai rischi che nasconde la strada e di conseguenza al comportamento da tenere è questione affrontata  in moltissimi aspetti:  quali sono a suo giudizio le iniziative più riuscite e quali le novità emerse negli ultimi anni?
 
A mio avviso, le iniziative più riuscite sono le campagne di sensibilizzazione fatte in questi ultimi anni. Anche alcune campagne un po' shock, talvolta possono servire, per lo meno inducono il giovane alla riflessione. Sicuramente tanti Enti/soggetti coinvolti nel settore stanno facendo molto e tutti questi tipi di iniziative, anche quelle in cui sono coinvolti dei testimonial fanno presa sui giovani. Insisto nel pensare che il linguaggio da utilizzare, seppur il messaggio sia quello più antico del mondo, deve essere quello del momento, quello che per dire "chi va piano va sano e va lontano" utilizza oggi internet, sms o mms. Non bisogna, comunque a mio avviso, dimenticare il meno giovane... per cui anche i tradizionali messaggi sui pannelli luminosi o alla radio possono essere utili per ricordare in continuazione che è "meglio non rischiare e allacciare la cintura di sicurezza"...

Può parlarci del suo lavoro, in qualità di responsabile scuola, con i docenti per un verso e studenti e genitori per l’altro?

Prima di tutto desidero precisare che sono un’insegnante.
Questa mia attività di insegnamento mi permette di vivere in prima persona l’ambiente scuola e tutti gli aspetti e i problemi ad essa connessi; mi permette, altresì, di conoscere e di lavorare con gli studenti potendo così scoprire ed indagare il loro quotidiano.
Questa esperienza lavorativa nel mondo della scuola rappresenta un patrimonio indispensabile per svolgere al meglio la mia attività di responsabile dell’Area Scuola nell’ambito del portale di educazione alla sicurezza stradale.

Come verifico personalmente ogni anno e come già sottolineato dalla dott.ssa Alessandra Gentile, il docente oltre ad essere molto impegnato nello svolgimento del programma e nell’espletamento degli adempimenti scolastici, è letteralmente travolto dalle molteplici attività multidisciplinari intraprese dalle scuole.
Di conseguenza, uno dei miei ruoli è quello di ideare attività di educazione stradale interessanti, coinvolgenti e innovative e che siano, allo stesso tempo, conciliabili nei tempi e negli spazi scolastici.
Ritengo, comunque, che il valore aggiunto che offriamo ai docenti consiste, prima di tutto, nel proporre progetti ove lo studente assume un ruolo da protagonista nel suo processo di apprendimento e formazione; inoltre, affianchiamo i docenti  per tutto il percorso del progetto, con incontri frontali, colloqui telefonici, schede  di supporto alle attività didattiche ed e-mail di coordinamento.
In particolare, durante gli incontri che svolgiamo con i docenti della nostra area test (la Sicilia), io stessa divento “collettore” delle loro idee e cerco insieme a loro di calibrare le attività in funzione delle differenti esigenze; in tal senso si è instaurata una stretta e proficua collaborazione in particolare con i docenti di Catania e Siracusa.
Non sempre è facile andare incontro alle diverse necessità delle  scuole appartenenti a ordini e gradi differenti; ma fortunatamente in tutti questi anni di lavoro molti sono stati i docenti  che hanno apprezzato le nostre proposte non mancando mai di fornirci consigli a volte risultati preziosi.
Il contatto con gli studenti, invece, avviene durante le attività che svolgiamo presso le scuole, nelle manifestazioni legate al nostro concorso annuale ma, in particolare, avviene grazie agli elaborati, prodotti finali del percorso didattico, che ogni anno giungono numerosi presso la nostra sede di Genova. Attraverso di essi  noi riusciamo a guardare il mondo della strada con gli occhi dei ragazzi: percepiamo i loro entusiasmi, le paure, i desideri, le aspettative e i sogni.
Infine, il coinvolgimento dei genitori e  della famiglia rappresenta uno dei nostri principali obiettivi. Riteniamo, infatti, particolarmente importante sia favorire il dialogo tra generazioni differenti su problemi quotidiani di cui si parla troppo poco sia operare in modo che i ragazzi diventino veicolo di comunicazione e insegnamento nei confronti degli adulti spesso troppo poco rispettosi verso le buone regole della convivenza civile e del codice della strada.

Vorremmo capire che parte hanno nel vostro progetto gli strumenti del comunicare nati con le tecnologie digitali: come si caratterizza la vostra didattica, il linguaggio che usate, le risorse che offrite?

Il portale lastradasiamonoi.it è il nostro principale strumento di lavoro con i docenti; esso rappresenta,  attraverso le sue sei aree tematiche, la “nostra enciclopedia” e la sezione News, una importante risorsa  di informazioni (articoli, trattazione ed approfondimenti su argomenti di attualità, dati e statistiche, consigli utili, giochi, siti nel web) sul mondo della strada, sui temi della sicurezza e della convivenza civile.
Ogni docente è libero di utilizzare tutto ciò che il portale offre per costruire una attività di studio e di ricerca con i propri studenti.
Il materiale strettamente didattico (percorsi , schede, manuale, laboratori multimediali) è raccolto in un’Area Riservata a cui il docente può accedere attraverso una semplice iscrizione che non comporta alcun onere.
In tale area ogni anno proponiamo un nuovo percorso didattico indicando temi, strategie di lavoro e di indagine sempre differenti; il percorso si suddivide in varie fasi operative durante le quali noi supportiamo i docenti che hanno aderito al progetto nel modo che ho precedentemente indicato.
I materiali di supporto che offriamo si diversificano in:

  • test individuali
  • percorsi concettuali per discussioni aperte
  • spunti operativi per indagini sul territorio
  • articoli di giornale e interviste per coinvolgere genitori e/o famigliari
  • linee guida per lavorare sul portale lastradasiamonoi.it e in Internet
  • laboratori multimediali

L’obiettivo è quello di offrire ai docenti numerosi spunti per attività sempre nuove, non incentrate su una singola metodologia o su un unico strumento operativo. Il docente, pur seguendo un percorso strutturato, deve poter scegliere, in piena autonomia, il percorso informativo e formativo che ritiene più idoneo ai propri studenti (Attività strutturate/Autonomia di gestione).
Nei materiali proposti ci rivolgiamo sempre in prima persona allo studente con un linguaggio semplice e diretto; utilizziamo spesso espressioni tipiche del parlato e cerchiamo di evitare una fraseologia troppo elaborata e poco spontanea.

Le due risposte finali sono di Barbara Marsano, responsabile area scuola del progetto "la strada siamo noi", le altre di Alessandra Gentile, che lo coordina.

 
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