di Gloria Bernardi
03 Ottobre 2005
L’ambiente dei laboratori offre diverse possibilità di interazione ed è l’utilizzo simultaneo di più strumenti e modalità ciò che, dati i tempi ristretti e le caratteristiche dell’ambiente, consente di coinvolgere in modo attivo tutti i partecipanti all’attività. Dal punto di vista metodologico, tale coinvolgimento si realizza attraverso:
- un’interazione costante nella quale il moderatore realizza frequenti “giri d’ascolto” per mantenere viva attenzione e la motivazione dei partecipanti, per verificare la comprensione dei messaggi da parte di tutti
- un’interazione “mirata”, per valorizzare il contributo dei singoli corsisti. Il moderatore in questo caso chiama in causa esplicitamente un singolo partecipante, attraverso lo strumento più congeniale al momento.
Dal punto di vista degli strumenti, vi è innanzi tutto l’interazione vocale: il moderatore guida la discussione assegnando via via “il microfono”, ovvero il diritto di parola, ai partecipanti. Ciascuno può chiedere la parola cliccando sull’icona della mano alzata. Dal punto di vista tecnico, una volta dotati di cuffia e microfono efficienti, non vi sono problemi… La possibilità di comunicare “parlando”, anziché scrivendo come nei forum o nelle chat testuali, è un elemento che facilita l’interazione a distanza e, seppur con significative differenze, l’avvicina a quella in presenza, dando “corposità” all’ambiente virtuale. L’interazione vocale re-introduce infatti nell’ambiente virtuale elementi di fisicità di cui le chat testuali e i forum sono privi.
L’ambiente dà la possibilità di interagire comunque anche via chat: essa si rivela essenziale nei casi in cui per qualche motivo si verifichino problemi al microfono, ma anche per dare modo ai corsisti di offrire al bisogno informazioni aggiuntive senza interrompere il corso della conversazione che si sta svolgendo in parallelo. La chat consente anche lo sviluppo di mini-dialoghi all’interno del gruppo e quindi la possibilità, interessante se ben gestita, di scambi di opinioni e di informazioni che seguono diramazioni secondarie rispetto allo sviluppo del tema collettivo.
La discussione può essere vivacizzata dall’uso degli “istant polling” (sorriso, applausi etc.) che consentono di intervenire in ogni momento per segnalare accordo o disaccordo e contribuiscono a connotare il “clima” in un ambiente in cui la comunicazione non si può arricchire di rilevanti tratti paralinguistici. Sono elementi utili a creare il clima partecipato che “sostiene” e motiva il gruppo. [1] E’ attraverso alcuni di essi in particolare (la “spunta” verde, la “croce” rossa) che il moderatore può effettuare frequenti giri d’ascolto, anche nella logica di una necessaria economia di tempo. L’uso degli istant polling è semplice e di impatto immediato, facilmente gestibile sia dai moderatori che dai partecipanti e serve per monitorare tanto l'andamento del lavoro quanto l'usabilità della piattaforma stessa.
La possibilità di utilizzare strumenti per “sondaggi” immediati è altrettanto utile per coinvolgere tutti i corsisti in modo costante all’interno di arco di tempo ristretto che, come si è detto, impone di affiancare più forme e strumenti di interazione. Il sondaggio, una sorta di rapido questionario a risposta chiusa, con domande predisposte in anticipo e/o costruite sul momento consente al moderatore, oltre che a saggiare il parere dei corsisti su quella o l’altra questione, di inquadrare meglio il gruppo rispetto all’argomento di discussione, di raccogliere in breve tempo informazioni utili per orientare il dibattito con una modalità più veloce di quella della domanda-risposta individuale.
Una forma di interazione più ”sostanziosa” rispetto allo sviluppo dei contenuti è data dall’uso della lavagna condivisa, uno spazio in cui ciascuno può scrivere, disegnare etc. che si è dimostrata molto utile per realizzare “mappe” e schemi su diversi argomenti. Fissare in un grafo o in una serie di punti gli elementi caratterizzanti e significativi di una discussione in corso è nell’ambiente virtuale ancora più utile che nell’attività in presenza, in particolare se si assegnano i diritti di scrittura ai singoli corsisti, in quanto questo favorisce una partecipazione più attiva e implica una maggiore attenzione alla costruzione di schemi concettuali condivisi.
E’ possibile anche la condivisione di documenti in vari formati: ciò si è rivelato utile per visualizzare elaborati troppo lunghi o complessi (tabelle etc.) per essere riportati su slide.
In alcuni casi si è utilizzata anche la modalità del web-safari, ovvero la comune navigazione attraverso siti web. E’ accaduto ad esempio per visitare siti scolastici in cui erano state documentate esperienze significative realizzate o indicate dai corsisti. L’uso agevole di questo strumento dipende tuttavia in larga misura dalla qualità delle connessioni.
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[1] Per la verità l’ambiente supporterebbe anche il collegamento con videocamera, ma l’ampiezza di banda necessaria è ancora superiore alle possibilità attuali della maggior parte degli utenti. In questo momento non sono inoltre evidenti effettivi vantaggi “formativi” derivanti dall’uso di videocamere.
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