di Francesco Vettori
06 Febbraio 2006
La sollecitazione fa seguito all'incontro tenuto dai rappresentanti delle varie associazioni all'Istituto Indire.
"A Suo avviso, che valore ha la cooperazione dei molti soggetti impegnati nel sistema-scuola come le Associazioni disciplinari e professionali, gli IRRE, le Università, gli Istituti di Ricerca nello sviluppo di una reale innovazione della didattica?"
L’innovazione nella didattica è il risultato di un processo di continua revisione che gli insegnanti realizzano per dare risposte in sintonia con le trasformazioni del contesto in cui operano, filtrandole attraverso gli strumenti professionali di cui dispongono. Essi esercitano una mediazione continua tra la società e i bisogni formativi dei giovani e hanno necessità di supporti costantemente rinnovati che li aiutino a dare senso e valore al loro lavoro. In un sistema articolato e complesso in cui ogni insegnante deve trovare la propria tonalità di accesso alla didattica e alla metodologia, alle innovazioni ordinamentali come rispetto alle diverse situazioni in cui si trova ad operare, è necessario che gli stimoli siano differenziati [...] Le associazioni professionali, gli IRRE, le Università, gli Istituti di Ricerca sono connotati da una specificità di esperienze e di contenuti e coprono un’ampia gamma di esigenze di cui gli insegnanti hanno bisogno nelle diverse fasi della loro attività e della loro biografia professionale.
(Gigliola Corduas, FNISM)
La cooperazione tra i vari soggetti impegnati nel sistema scuola potrebbe effettivamente rappresentare un fattore di qualità e fare la differenza rispetto a progetti parziali, settoriali scollegati fra di loro e soprattutto non misurabili e verificabili nei loro esiti effettivi. Nella realtà, fino ad ora, i vari attori dello scenario educativo si sono mossi secondo un copione estemporaneo e soggettivo, senza che ci fosse un Progetto comune e condiviso, anche e soprattutto, per la mancanza di un riferimento istituzionale preciso che faccia uno studio dei bisogni, monitorizzi le risorse e prepari un piano strategico e sinergico di azione tra i vari componenti, al fine di rendere la formazione e l’aggiornamento non solo “attraenti” per docenti e Scuole ma indispensabili.
(Maria Luisa Jetti, AISPI)
La cooperazione tra i vari soggetti impegnati nel sistema scuola non è solo auspicabile in quanto rispecchia la complessità della società stessa ma ormai ineludibile. [...] Le parole chiave irrinuciabili per dare un avvio significativo al processo collaborativo a mio avviso sono:
- la conoscenza reciproca della pluralità dei soggetti
- la concertazione come confronto tra i soggetti
- la legittimazione di ruolo paritario versus una sterile gerarchizzazione
- la condivisione dell’intero percorso di innovazione didattica ( finalità, obiettivi, metodi…)
- la valorizzazione del pregresso bagaglio di conoscenze ed esperienze dei vari soggetti
(Nella Panzarasa, LEND)
La considerazione che all’aumentare della complessità in tutti gli aspetti della vita contemporanea e ancora di più nell’ambito educativo e formativo debba far seguito una maggiore cooperazione fra istituzioni e società civile, in una logica di pluralità di soggetti che forniscono il loro contributo a sostenere le sfide della modernità, può apparire quasi scontata. [...] Considero la condivisione di saperi e di esperienze un vero e proprio prerequisito per intraprendere un percorso di innovazione e di cambiamento che si presenta ineludibile, ma anche per questo genera resistenze e chiusure soprattutto nella categoria degli insegnanti che si trova in prima linea, spesso più screditata che supportata, nella difficile ridefinizione del proprio ruolo e della propria funzione.
(Fausto Ciccarelli, S.I.E.M.)
Credo che la collaborazione tra gli Enti che si occupano a vario titolo di formazione non sia un semplice valore aggiunto ma un aspetto essenziale se si vogliono attivare, nella scuola italiana, reali processi di innovazione. Ritengo che la scuola stia attraversando un periodo difficile da vari punti di vista: bersagliata dalle riforme, messa in crisi da un gap culturale del tutto nuovo tra i linguaggi e le competenze dei docenti e degli studenti, stretta nell’angolo dal moltiplicarsi di agenzie culturali e media che le sottraggono il primato della distribuzione delle informazioni. [...] E’ evidente quindi che la scuola italiana deve trasformare profondamente la sua didattica e le sue modalità di approccio ai contenuti se vuole non solo far fronte al mutamento ma imparare a governarlo e a rispondere ai nuovi bisogni formativi degli studenti. Per questo è importante che sia sostenuta, in questo sforzo di innovazione, da tutte le agenzie qualificate presenti sul territorio.
(Patrizia Vayola, INSMLI)
La cooperazione è un valore assoluto e sono convinto che la diversità sia una ricchezza da sfruttare. Una cooperazione vera tra questi soggetti che operano nel sistema scuola eviterebbe le ridondanze e gli sprechi in termini sia di denaro che di capitale umano a cui spesso assistiamo. [...] Maggiore è la confusione determinata dal numero di proposte contrastanti (magari anche solo marginalmente) e maggiore è la tendenza del docente a rinchiudersi sui propri modelli d'insegnamento, non importa quanto obsoleti, non importa quanto scorretti.
(Riccardo Govoni, AIF)
La cooperazione fra i soggetti impegnati nel sistema scuola è fondamentale per poter immaginare una reale e, soprattutto praticabile, innovazione della didattica. [...] In questa fase operativa, è necessario che vi sia almeno un soggetto che possa svolgere non solo l'importante funzione di coordinamento, ma essere un vero e proprio agente formatore di innovazione, ricerca, oltre che mediatore fra i vari soggetti sicuramente portatori di proposte e progetti. [...] Tale cooperazione dovrebbe in primo luogo puntare a rafforzare i settori culturali dove essa può maggiormente contribuire all'avanzamento delle conoscenze generali. In secondo luogo, allargare il patrimonio delle aree di eccellenza del campo scientifico-tecnologico in maniera tale da essere “esportato” al fine di acquisire anche un accresciuto peso internazionale.
(Luisa Mandosso, Leone Cesare, ANIAT)
Diventa essenziale la cooperazione tra i tanti soggetti protagonisti delle iniziative di aggiornamento: solo essa potrà essere capace di scalfire il muro di gomma cognitivo grazie alla concorrenza e convergenza di visioni condivise. Ma occorre che tale cooperazione sia esaltata da condizioni favorevoli all’esercizio di attività di aggiornamento. [...] Pensiamo che la cooperazione sia il valore aggiunto che attualmente può potenziare i processi di formazione e di aggiornamento. Siamo di fronte ad una prospettiva inusitata e promettente. Speriamo che i decisori se ne rendano conto e creino le condizioni affinché si potenzi l’efficacia della cooperazione.
(Ivo Mattozzi, CLIO '92)
Una formazione non omologante deve essere attenta alla varietà delle esigenze formative; pertanto è utile una differenziazione di proposte per rispondere all’ampio e legittimo ventaglio (sia sul piano del contenuto che del metodo) di richieste. Collaborazione e coordinamento, pensati come opportunità di reale ed efficace integrazione fra competenze plurali, sono dunque da sostenere, incrementare e riorientare costantemente nella ricerca di forme sempre più adeguate e qualitativamente all’altezza delle reali necessità formative dei professionisti di scuola.
(Mariangela Prioreschi, AIMC)
La scuola ha bisogno di docenti preparati e aggiornati continuamente [...] frequentemente questa “rivisitazione “ della professione ricade pressoché interamente sulle spalle del singolo docente, che agisce in “solitudine” ed in un contesto non sempre trasparente all’informazione e collaborativo. ll supporto e lo stimolo delle Associazioni Disciplinari e Professionali, dell’Università, dei vari enti di Ricerca e Formazione diviene essenziale e tanto più efficace quanto più questi enti collaborano, fra loro e con i docenti sul campo. [...] Altra condizione essenziale per l’innovazione è che l’informazione (su ricerche, “buone pratiche”, progetti di aggiornamento, etc.) circoli!
(Cosimo Mansueto, AIC)
Il valore aggiunto della cooperazione di tanti soggetti impegnati nella didattica, al momento sta proprio nelle sinergie che si manifestano per effetto nell'incontro. Finché queste organizzazioni operano separatamente c'è il rischio che i risultati delle attività e della ricerca didattica non circolino e che più enti lavorino attorno alle stesse idee senza incontrarsi mai e senza mai arrivare a far decollare il processo di innovazione della didattica, che è un processo coinvolgente e richiede l'adesione di molti attori: insegnanti e scuola, studenti, famiglie e società.
(Maria Gabriella Ottaviani, SIS - Società Italiana di Statistica)
La cooperazione dei molti soggetti impegnati nel sistema-scuola ha di per sé un grande valore. [...] E deve essere sostenuta da provvedimenti e da normative di indirizzo coerenti, cioè realmente "innovativi", che creino le condizioni affinché l'innovazione sia condivisa, accettata e praticata con convinzione. Occorre che si diano spazio ed incentivi concreti ad una "cultura dell'innovazione", che non può che passare innanzitutto attraverso la formazione iniziale ed in servizio, e lo sviluppo professionale di docenti e dirigenti.
(Mary Beth Flynn, TESOL)
Se non c'è cooperazione non c'è sistema ma una diaspora di iniziative non sinergiche. A volte funziona un correttivo molto semplice, dato che non è raro che qualcuno abbia più "vesti" - insegnante, formatore, membro di associazioni professionali, ecc. e innanzitutto si coordina con se stesso mobilitando le diverse risorse a cui può accedere. Ma non basta [...] La cooperazione autentica richiede la capacità di ascoltare e capire l'interlocutore, senza che nessuno si arroghi preventivamente il diritto di imporre agli altri un modello di formazione.
(Gianfranco Porcelli, ANILS)
La formazione in servizio dei docenti richiede aggiornamento sia sul fronte disciplinare sia su quello metodologico-didattico. [...] Una innovazione reale della didattica può attivarsi, essere sostenuta e perdurare nel tempo, attraverso una modalità tecnologica, quella dell’organizzazione a rete, in cui i soggetti, appartenenti a strutture diverse abbiano in comune una cultura progettuale, obiettivi e regole di governo degli scambi tra di loro.
(Elide Sorrenti, AEEE)
Per lo sviluppo di una reale innovazione della didattica, la cooperazione dei molti soggetti impegnati nel sistema-scuola ha una rilevanza notevole perché l’azione si orienti verso l’acquisizione di nuove conoscenze, lo studio delle lingue comunitarie, l’avvicinamento della scuola all’impresa, la lotta all’esclusione e il riconoscimento della parità tra investimento materiale ed investimento nella formazione.
(Laura Stame, ADILT)
E’ molto importante che l’attuale riorganizzazione del sistema formativo del personale scolastico preveda l’individuazione di nuove modalità di collaborazione e collegamento fra più soggetti. Ciò consente di conoscere e affrontare le tematiche in questione da punti di vista diversi, con competenze specifiche ed esperienze concrete maturate nei differenti ambiti professionali.
(Nicola Quirico e Andrea Socrati, FADIS)
La cooperazione dei soggetti impegnati nel sistema scuola [...] favorisce attraverso la circolazione delle idee la crescita della ricerca didattica ed educativa, togliendo i soggetti coinvolti dall'isolamento e impedendo l'autoreferenzialità.
(Maria Paola Giovine, MATHESIS)
Leggi le risposte complete degli intervistati.
Alla stesura dell'articolo hanno contribuito Costanza Braccesi e Gianluca Torrini, Indire Comunicazione
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