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Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa MIUR
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ARCHIVI E BANCHE DATI

Il portale Fisqed al Convegno "Quaderni di Scuola"

Un’inedita risorsa documentaria per la storia dell’educazione e per la didattica

di Marisa Trigari
15 Settembre 2007

Il Convegno internazionale "Quaderni di scuola: una fonte complessa per la storia delle culture scolastiche e dei costumi educativi tra ottocento e Novecento"(Macerata, 26-29 settembre 2007), organizzato di concerto tra l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica e l’Università degli Studi di Macerata, sarà l’occasione per inaugurare sul sito dell’Agenzia il portale FISQED (Fondi Storici di Quaderni e Elaborati Didattici), chiave di volta di un progetto sul materiale scolastico storico che parte da lontano, con radici interessanti nella storia dell’Istituto.

È il 1925 l’anno in cui Giovanni Calò, pedagogista della R. Università fiorentina, organizza la Mostra Didattica Nazionale, con materiali didattici provenienti da tutta Italia, allo scopo di documentare i primi esiti della Riforma Gentile. Tra il ’25 ed il ’30 la Mostra si stabilizza in Mostra permanente e quindi in Museo Didattico nazionale, con l’invito a Ispettori, Presidi, Direttori didattici e Insegnanti a inviare con regolarità pubblicazioni, documenti e materiali che possano “illustrare le condizioni, l’attività e i risultati delle loro scuole”. L’aspetto più interessante dell’operazione, nonostante l’apparente cristallizzazione in Museo, è l’intento non conservativo o espositivo, ma piuttosto documentario che anima l’iniziatore, in un momento di grandi mutamenti nella scuola italiana.

La collezione di materiali scolastici oggi posseduta dall’Agenzia, prevalentemente quaderni e album di scuola primaria e album di scuole professionali provenienti da tutte le regioni d’Italia, deriva in massima parte da questo primo nucleo, del quale è rimasta, dopo le traversie della guerra, dell’alluvione e dei rivoluzionamenti nella natura dell’Istituto, una collezione particolarmente riferita agli anni Trenta, con un addensamento negli anni ’36, ‘37, ‘38, momento di costituzione del Museo. Un numero ridotto di documenti appartiene agli anni successivi, quando l’istituto evolve in Centro Didattico Nazionale, finché l’afflusso cessa definitivamente negli anni ’50. Recentemente la collezione è stata  integrata con acquisti e donazioni, sino a raggiungere i 3.230 documenti che costituiscono il Fondo Materiali Scolastici (FMS), conservato nell’Archivio di quella che è oggi l’Agenzia per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica.

Quando i quaderni diventano centro di un progetto a dimensione nazionale? Dopo un lungo periodo di oblio che travolge nell’Istituto, insieme alla scuola fascista, anche molti documenti interessanti del periodo, i materali scolastici tornano all’attenzione dei responsabili dell’Istituto a partire dagli anni ’70, con la creazione della Biblioteca di Documentazione Pedagogica, che raccoglie l’eredità del Centro Didattico Nazionale. Decimati, ma costituenti ancora un fondo considerevole, cominciano ad essere studiati e sono, negli anni ’80, oggetto di un primo riordinamento, inventario e classificazione, parallelamente alla costituzione di una Sezione di Storia dell’educazione, di cui è  iniziatore e responsabile lo storico dell’educazione Dario Ragazzini.

Ma è soltanto nel 2004 che si costruisce un vero e proprio progetto, che recupera in pieno l’anima documentaria che è all’origine della raccolta. Nell’ottica dei nuovi obiettivi dell’Istituto, ora Indire (Istituto Nazionale di Documentazione per l’Innovazione e la Ricerca Educativa), che legano strettamente la documentazione alla ricerca e allo sviluppo che delle migliori pratiche della scuola, due sono gli obiettivi individuati:

– facilitare l’accesso degli studiosi ad una fonte interessante e complessa per la storia delle culture scolastiche e  delle pratiche didattico-educative con la costituzione di una banca dati documentaria;
– valorizzare quegli archivi scolastici che conservano o possono costituire un punto di raccolta di materiali storici, con lo scopo di rendere accessibili ai laboratori di storia fonti vicine al vissuto degli studenti, una palestra accessibile per un primo lavoro di critica delle fonti.

Dopo la costituzione dell’Archivio storico dell’Indire, di cui è responsabile Juri Meda, che perfeziona la ricognizione e l’inventario del materiale, il primo passo è l’elaborazione, a cura dello stesso Meda e di Marisa Trigari, di un’applicazione FISQED per il trattamento documentario di materiali scolastici storici, con il quale inizia finalmente la catalogazione sistematica, con criteri che sono eminentemente documentari. Un’attenzione particolare è dunque posta alla costruzione di  una base dati che offra già a livello intermedio elementi di informazione utili ad una analisi: dall’ampia indicizzazione per soggetto all’abstract del contenuto, che consente confronti tematici; dalla classificazione secondo le tipologie previste nei programmi scolastici, alla segnalazione di tutti gli elementi di contesto rilevabili (insegnante come co-autore, tipologia e istituto scolastico…). Ma soprattutto il documento ‘quaderno’ o ‘album’ è trattato in modo inedito nei suoi due livelli: quello dei contenuti e quello del contenitore, cioè il quaderno o album come prodotto commerciale, che presenta esso stesso, a partire dalla fine dell’Ottocento, aspetti editoriali interessanti per la ricerca storica.      

Con un occhio rivolto alla scuola, oltre che ai ricercatori, si utilizza per la catalogazione FISQED lo stesso software di base ISIS, che è alla base di WINIRIDE, lo strumento di gestione delle biblioteche e dei Centri scolastici di documentazione. Ugualmente simili sono nelle due applicazioni le procedure e gli strumenti documentari, che si ritrovano anche in GOLD, il progetto di documentazione delle migliori pratiche didattiche. FISQED arricchisce dunque, all’insegna dell’integrazione e dell’interoperabilità, il pacchetto “Documentare la scuola”, l’insieme di risorse strumentali offerte dall’Agenzia alla scuola per i suoi processi documentari.    
 
Parallelamente l’Archivio dell’Indire si costituisce come ‘Osservatorio nazionale FISQED sui fondi storici di quaderni e elaborati didattici’ , che inaugura la sua attività con un censimento sistematico delle raccolte e fondi esistenti in Italia in archivi pubblici e privati, scuole, biblioteche, Musei. Appare infatti subito chiaro che solo una massa critica di materiali di questo tipo può rappresentare un patrimonio documentario di riferimento veramente significativo per lo storico: se il fondo dell’Indire è di grande importanza per il suo riferimento esplicito all’applicazione e agli sviluppi della riforma Gentile e per la sua ampiezza di riferimento geografico, non esaurisce certamente il campo, ed ha limiti importanti nella concentrazione cronologica e nell’”esemplarità” da cui è caratterizzato. Solo fondi costituiti in tempi diversi e con criteri diversi (l’archivio personale e familiare, la raccolta istituzionale, il fondo del pedagogista, la raccolta nella comunità rurale, la collezione che riproduce la storia didattica di un’insegnante  ecc. ecc.) possono costituire la base di un confronto che consenta di misurare in modo attendibile tendenze generali e filoni originali, convergenza e divergenza, tradizione e innovazione, variabili di luogo, di tempo, di genere, ecc.

Matura così, collegato al Censimento, il progetto di un catalogo nazionale cumulativo in rete presso il sito dell’Agenzia, che fornisca un accesso alle numerose raccolte significative esistenti in Italia, e ad altre che possano emergere in futuro, lasciando i materiali là dove sono conservati, ma rendendo possibile, oltre al catalogo gestito in loco, l’ingresso dei fondi nel catalogo virtuale comune attraverso una semplice esportazione di dati.    

Sono questi i fondamenti del portale FISQED, centrato sul catalogo nazionale cumulativo dei fondi storici di quaderni e elaborati didattici. Il portale rappresenta il punto di raccordo delle istituzioni che aderiscono al progetto, e che vi trovano tutti gli strumenti per rendere attiva la loro partecipazione. Una serie di schede descrittive delle istituzioni aderenti frutto del censimento è un primo contributo informativo nel settore. 

Dal portale è possibile scaricare gratuitamente il software FISQED, accompagnato dalle norme di compilazione e da un consistente corredo informativo mirato a migliorare la lettura della fonte e dunque la qualità della catalogazione.  Questo corredo, incrementabile in progress, comprende, oltre a  strumenti quali tabelle comparative dei programmi scolastici o normativa di interesse, strumenti informativi inediti quali elenchi dettagliati e controllati di produttori, stampatori, illustratori e collane di quaderni, e poco noti modelli di rigature e quadrettature di quaderni,  o di marche, di per se stessi fonti collaterali di grande interesse per lo studioso.


Un’agile e flessibile interfaccia di ricerca, dinamica in ogni sua parte, consente di incrociare un gran numero di dati, riferiti sia ai contenuti di album e quaderni, sia al supporto ‘quaderno’ come prodotto editoriale. Sono tre, dal più sintetico al più dettagliato, i formati di display dei risultati della ricerca, che prevedono per  ogni scheda il corredo di una riproduzione della copertina o di una pagina interna significativa.

Last, but not least, uno spazio del portale è aperto a contributi scientifici che hanno i materiali scolastici come oggetto di indagine.

Nato intorno a questo progetto, il Convegno di Macerata dei prossimi giorni mostra, con le sue più di 90 relazioni di studiosi di ogni parte del mondo, dall’America Latina alla Cina, l’enorme interesse per una discussione sulle nuove prospettive di studio di questi materiali. Un motivo di più per incoraggiare lo sviluppo di FISQED come risorsa documentaria specializzata nel mondo della storia dell’educazione, da una parte, come inedito strumento per la didattica dall’altra.

Per ulteriori informazioni sul Convegno, si consulti il sito ufficiale.

  

 




 





 
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