Indire, sito ufficiale
Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa MIUR
immagine di contorno      Formazione separatore dei progetti      Documentazione separatore barra alta      Didattica separatore barra alta      Comunicazione separatore barra alta Europa
contorno tabella centrale
E-LEARNING

Anee: per l'e-learning bisogna formare 32.700 addetti

E' uno dei risultati della ricerca condotta dall'organismo di Assinform con l'Osservatorio sull'e-learning in Italia. Un mercato in piena esplosione

di Francesco Di Martile
18 Settembre 2003

La Anee, Commissione servizi e contenuti multimediali di Assinform, l'Associazione dei costruttori d'Informatica, ha organizzato, lo scorso 30 giugno a Milano, il convegno "eLearning - Stato dell'arte e prospettive di sviluppo" con il patrocinio e l'intervento del Ministro dell'Innovazione Tecnologica Lucio Stanca.
In quella giornata di lavoro sono stati presentati i risultati della seconda edizione dell'Osservatorio sull'eLearning in Italia. Il documento è disponibile qui, mentre nelle nostre pagine segnaliamo alcuni dati salienti che aiutano a descrivere, in termini quantitativi, l'elearning dal punto di vista economico.

Quanto vale il mercato
L'Osservatorio e-learning Anee prende in considerazione l'intero mercato della formazione che veine stimato, per il 2002, in 2.837,4 milioni di euro. Di questi, la quota parte rappresentata dall'e-learning è di 108,4 milioni, pari all'8,2 per cento. Nell'anno precedente l'eL rappresentava il 3,8 per cento del totale, mentre le stime per l'anno in corso indicano un raddoppio, a 256,3 milioni di euro e per il 2004 un balzo a 592,5 milioni di euro su, rispettivamente, un mercato della formazione stimato in 3.120,9 e 3.464,4 milioni di euro.
Il fatto nuovo 2002 che viene rilevato dagli analisti Anee è che nella composizione interna del fatturato complessivo di 108,4 milioni di euro, composto per il 42 per cento dalla offerta di contenuti, il 22 da servizi, il 21 da tecnologia, ora compare per la prima volta un 15 per cento derivato da consulenza che, secondo le stime previsive, dovrebbe incrementare al 18 per cento nell'anno in corso.

Chi ha costituito la domanda?
Per il 71 per cento le aziende; il 15,4 per cento la Pubblica Amministrazione; l'8,2 l'università; lo 0,4 per cento la scuola e il 5 per cento utenti finali.
Altro dato significativo è che mentre nel 2002 la quota di formazione interna aziendale è stata del 28 per cento, nel corso di quest'anno dovrebbe scendere al 30,4 per cento: una sottolineatura di una ulteriore esternalizzazione della formazione dall'interno all'esterno delle imprese. Allo stesso modo il movimento più significativo del 2003 è l'incremento della quota costituita dalla Pubblica Amministrazione che dovrebbe incrementare al 18,1 per cento.

Chi opera nell'offerta
Il numero delle aziende censite dall'Anee, e impegnate in vario modo nella formazione, è di 183 imprese per un totale di 66,9 milioni di euro di fatturato aggregato (depurato dalle voci del mercato captive), Una pluralità di operatori che però raccolgono le briciole del mercato: solo poche e grandi, quelle che offrono la totalità dei servizi di formazione, fanno il 59,2 per cento dell'intero fatturato (di 108,4) milioni di euro.

E la domanda?
Cresce la previsione di utilizzo dell'eL nelle aziende e aumenta la percezione della sua efficacia rispetto ad altre metodologie formative. L'eLearning viene ritenuta più efficace dell'aula (81 contro 79 per cento) viene utilizzata ancora poco (39,4 mentre l'aula ha il 91,5 per cento) ma se ne prevede un forte utilizzo (83,1 per cento contro l'aula 76,1 per cento).

A chi viene fatta formazione?
Nelle aziende per lo più a tecnici/operativi  e impiegati che insieme pesano oltre il 70 per cento ma sono in flessione rispetto agli incrementi dei corsi rivolti in eL a quadri e dirigenti, passati dal 22 al 27 per cento nel 2002.

Le Università
La ricerca ha censito ben 57 università italiane, delle 79 in totale, che fanno formazione a distanza. Di queste ben sei sono a regime, su 12 che offrono e-learning puro o blended (ossia un misto di aula e online). Complessivamente il numero di corsi a distanza, nelle varie modulazioni di web enhanced, Fad (formazione a distanza), Fad e aula, e-learning puro, eL blended, sono nel 2003 ben 1.332 mettendo assieme tutti i singoli corsi, i corsi di laurea, i Master eccetera. Nel 2006 diventeranno 3.376 in totale, con un balzo significativo proprio dei corsi di laurea erogati nella modalità eL puro, che da 8 diventano 56. Se si aggiungono i corsi di laurea eL blended, nel 2006 quasi un quarto delle lauree si potranno fruire online.

In quali ambiti disciplinari?
Dominano i corsi in Economia e management col 18 per cento; segue l'Ict, ovvero l'Information and communication technology, con il 15 per cento; Ingegneria col 13; Informatica Informatica utente con l'11; pedagogia e formazione con il 10; lingue con il 9 per cento e poi altri.

Perché lo fanno?
La motivazione principale addotta dalle università è il miglioramento della qualità e dell'efficacia nell'apprendimento (73 per cento); più flessibilità e accessibilità (66); ottimizzazione del tempo e dello spazio (46); per colpa dell'aumento degli iscritti (25); per esigenze di carattere organizzativo (25); per scelta culturale (18); per la spinta competitiva verso gli altri atenei (12); per la dimuinuzione del numero degli studenti (12); per far diminuire il tasso di abbandono (7). I ricercatori Anee non mancano di sottolineare la bassa percentuale di chi ha evidenziato il fattore competitivo tra atenei come fattore di scelta e decisione: solo il 12 per cento.

Quali difficoltà incontrano?
Diffidenza dei docenti (67 per cento); maggior carico di lavoro e mancato riconoscimento (66); l'assenza di una strategia di Ateneo (42); gli alti costi di attivazione e gestione (32); difficoltà di misurare e valutare i vantaggi (28); scarsa formazione dei docenti (27); difficoltà nella formazione delle figure professionali intermedie (25).


La Pubblica Amministrazione
Attualmente il peso della formazione con e-learning nella PA è risibile: pesa solamente l'un per cento sulle 17 milioni di ore di formazione fornite. Ma vi sono quote d'incremento ottimistiche per il futuro: 30 per cento nel 2004; 40 nel 2005; 50 nel 2006 fino a superare le 10 milioni di ore di formazione in eL nel 2007 con una percentuale del 60 per cento sul totale.

Le figure professionali
"Per progettare/sviluppare un singolo corso (50 ore) in modalità e-learning sono necessari: 

* da 20 a 36 giorni dell'Instructional Designer
* da 62,5 a 112,5 giorni del MultiMedia Publisher
* da 73,5 a 132,75 giorni delle altre figure professionali della progettazione/sviluppo
Totale: da 151,25 a 281,25 giorni

ovvero da 25 a 45 ore di progettazione/sviluppo per 1 ora di fruizione.
Con le nostre previsioni mancano all'appello in Italia nel 2004 6.151 Instructional Designer; 11.764 MultiMedia Publisher; 11.664 altre figure ; 3.000 tutor. Un totale di 32.579 addetti.
Nel 2005 ne occorrono altri 28.258 e nel 2006 altri 29.480. Il costo per la formazione di tali figure professionali per il periodo 2004-2006 equivale a 205 milioni di euro".

Con quali soldi?
La ricerca Anee avanza anche uno scenario economico per favorire l'adozione dell'eL facendo ricorso principalmente al Fondo Sociale Europeo e al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale che in vario modo potrebbero far attingere a un monte di circa dieci miliardi di euro. L'invito, ovvio, è quello di canalizzare tali finanziamenti imponendo regole che favoriscano l'utilizzo di soluzioni di formazione in e-learning specie nella Pubblica Amministrazione che, da sola, potrebbe mettere in moto l'intero meccanismo virtuoso per la costituzione di "Poli italiani per la formazione e l'e-learning, al fine di presidiare una delle più importanti risorse strategiche per il futuro del nostro sistema industriale".

di Francesco Di Martile, webzine INDIRE

 
Articoli correlati

“PON MATEMATICA”: un esempio di blended elearning
di Nadia Colombo (05 Maggio 2010)

Cl@ssi 2.0: il ruolo delle Università nel progetto
di Roberto Maragliano (09 Marzo 2010)

Progetto Cl@ssi2.0: protagoniste le classi!
di Daniele Barca (09 Marzo 2010)

Il contributo dell’ANSAS-Piemonte a Cla@ssi 2.0
di Giuseppe Cagni (09 Marzo 2010)

La valutazione nella progettazione didattica
di Francesca Storai (01 Febbraio 2010)

L'apprendimento espanso
di Giusy Cannella (01 Febbraio 2010)

“Coach”, chi era costui?
di Elena Mosa (27 Gennaio 2010)

Insegnare, fra tecnologia e innovazione
di Rudi Bartolini (06 Novembre 2009)

Tutor, E-Tutor, Coach...Quale ruolo per quale scuola?
di Rudi Bartolini (29 Ottobre 2009)

Bando di selezione Tutor
di Rudi Bartolini (11 Marzo 2009)

I nuovi Monitoraggi Puntoedu
di Francesco Vettori (26 Febbraio 2009)

La Formazione Neoassunti 2008: il report
di Francesco Vettori (26 Febbraio 2009)

La Formazione Digiscuola 2008: il report
di Tania Iommi (26 Febbraio 2009)

Scuola Digitale con le Lavagne Interattive Multimediali
di Laura Parigi (13 Gennaio 2009)

Lavagne Interattive Multimediali: distribuzione alle scuole
di Laura Parigi (19 Dicembre 2008)