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ANALFABETISMO

Il PON "Competenze per lo Sviluppo"

Interventi sulla dispersione scolastica

di Samuele Calzone
14 Giugno 2011

La dispersione scolastica è un fenomeno complesso che ha tra gli esiti finali l'evasione dell'obbligo, l'abbandono e, più in generale, un rallentamento del percorso di studio, accompagnato spesso da un basso rendimento. È generata da una molteplicità di fattori, non solo didattici, ma anche sociali, culturali ed economici, e rappresenta una "manifestazione preoccupante", per molti sistemi scolastici; pertanto è considerata un elemento chiave della nuova strategia Europa 2020, con la quale la Commissione Europea intende superare l'attuale crisi e preparare l'economia dell'UE per il prossimo decennio.
A partire dai tre assi prioritari di intervento, crescita intelligente, crescita sostenibile, crescita inclusiva[1], la nuova strategia individua cinque obiettivi principali strettamente collegati fra loro:

- il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro;

- il 3% del PIL dell'UE deve essere investito in R&S (ricerca e sviluppo);

- i traguardi "20/20/20[2]" in materia di clima/energia devono essere raggiunti (compreso un incremento del 30% della riduzione delle emissioni se le condizioni lo permettono);

- il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato;

- 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà.

Per l'attuazione degli obiettivi di Europa 2020, le maggiori risorse di cui possono disporre le Regioni dell'Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) sono i Fondi Strutturali: la programmazione unitaria 2007-2013, strategia di intervento attuata attraverso i Fondi Strutturali, considera la dispersione scolastica e il miglioramento delle competenze in lingua madre e in matematica due obiettivi prioritari in sintonia con gli obiettivi di Europa 2020 e di Lisbona 2000, che invitano gli Stati Membri a

migliorare i risultati nel settore dell'istruzione in ciascun segmento (prescolastico, elementare, secondario, professionale e superiore) nell'ambito di un'impostazione integrata che comprenda le competenze fondamentali e miri a ridurre l'abbandono scolastico.

La programmazione, relativamente ai sistemi di istruzione e formazione, prevede due Programmi Operativi Nazionali (PON[3]), Competenze per lo Sviluppo (finanziato dai fondi FSE) e Ambienti per l'Apprendimento (finanziato dai fondi FESR): i due PON per la scuola sviluppano un'azione integrata volta a favorire il miglioramento della qualità dell'istruzione e rappresentano gli strumenti di pianificazione elaborati dalle singole Amministrazioni per declinare e raggiungere gli obiettivi indicati dal Quadro Strategico Nazionale (QSN[4]) per sostenere l'innovazione e la qualità del sistema scolastico nelle Regioni dell'Obiettivo Convergenza e colmare il divario con le altre aree territoriali dell'Italia e dell'Unione Europea.

L'analisi promossa dal QSN, infatti, riconosce ed individua nella carenza dei servizi essenziali la causa prima dell'arretratezza e difficoltà di crescita del Mezzogiorno. Il sistema di istruzione e formazione è stato incluso fra i servizi essenziali, sono stati individuati alcuni "obiettivi di servizio" su cui concentrare attenzione e risorse e sono stati definiti per essi degli "indicatori di prestazione". Il raggiungimento, entro il periodo di programmazione, dei "target" per questi indicatori viene visto come l'obiettivo prioritario d'investimento dei Fondi per lo sviluppo e la coesione.

Gli obiettivi di servizio e gli indicatori di prestazione individuati per il sistema istruzione sono

1) obiettivo: ridurre la percentuale dei giovani che abbandonano prematuramente gli studi dal 26% al 10%

Indicatore: percentuale della popolazione 18-24 anni in possesso della licenza media, che non ha concluso un corso di formazione professionale riconosciuto dalla Regione di durata superiore ai 2 anni e che non frequenta corsi scolastici o svolge attività formative

2) obiettivo: ridurre la percentuale degli studenti di 15 anni con scarse competenze nella lettura dal 35% al 20%

Indicatore: percentuale di 15enni con un livello basso di competenza (al massimo primo livello) nell'area della lettura sulla base dell'indagine OCSE-PISA

3) obiettivo: ridurre la percentuale degli studenti di 15 anni con scarse competenze in matematica dal 48% al 21%

Indicatore: percentuale di 15enni con un livello basso di competenza (al massimo primo livello) nell'area della matematica sulla base dell'indagine OCSE-PISA

A partire dalla programmazione 2000-2006 (PON "La Scuola per lo Sviluppo"), specifiche risorse sono state destinate alla prevenzione e al recupero della dispersione scolastica nelle regioni dell'Obiettivo Convergenza: le analisi valutative sull'andamento e sugli esiti degli interventi realizzati nella precedente programmazione mostrano un trend positivo dei tassi di dispersione, ma rimangono elevate le percentuali di abbandono, in alcune aree territoriali ed in determinate classi dei cicli di istruzione. I dati al 2010 del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica evidenziano un miglioramento, ma ancora una distanza rispetto al target del 10% da raggiungere nel 2013, alla fine della programmazione unitaria 2007-2013:
L'asse I dei PON [5], "Espandere e migliorare gli investimenti nel capitale umano promuovendo l'attuazione di riforme di sistemi di istruzione e formazione in special modo per aumentare la rispondenza delle persone alle esigenze di una società basata sulla conoscenza e sull'apprendimento permanente" promuove interventi finalizzati a garantire che il "sistema di istruzione e formazione iniziale offra a tutti i giovani i mezzi per sviluppare competenze chiave a un livello tale che li prepari per ulteriori forme di apprendimento e per la vita adulta, in modo che siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze mediante un'offerta coerente e completa di possibilità di apprendimento permanente", avendo come obiettivo finale il miglioramento delle possibilità occupazionali [...] per una crescita "intelligente, sostenibile e inclusiva"[6].

L'obiettivo F del PON Competenze per lo Sviluppo è lo strumento che le istituzioni scolastiche delle Regioni dell'Obiettivo Convergenza utilizzano per mettere in campo azioni efficaci di contrasto dell'abbandono e della dispersione scolastica. La strategia dell'obiettivo F si declina nei seguenti obiettivi operativi:

- promuovere l'accesso di tutti all'istruzione, con particolare riguardo alle fasce deboli e ai drop-out, agli allievi immigrati, ai soggetti diversamente abili;

- favorire il successo scolastico attraverso strategie didattiche finalizzate a migliorare le competenze di base e a valorizzare le potenzialità dei singoli (le competenze informali e non formali) con modalità attraenti;

- sviluppare azioni di orientamento che, partendo dalla dimensione del sé e della storia personale, consentano la fruibilità delle diverse opportunità formative presenti sul territorio;

- coinvolgere e sensibilizzare i genitori e le famiglie per condividere le scelte educative e formative dei ragazzi e delle ragazze;

- promuovere la convivenza civile, la cultura della legalità e l'educazione ambientale;

e si articola in due azioni, che mirano alla prevenzione e al recupero degli svantaggi anche attraverso attività di orientamento: F1, rivolta agli studenti del I ciclo e ai loro genitori, ed F2 rivolta agli studenti del II ciclo e ai loro genitori. Le due azioni sono rivolte a studenti

in situazioni scolastiche di particolare disagio e di massimo rischio di esclusione culturale e sociale, nonché ai genitori come soggetti di interventi di socializzazione generale e di orientamento all'istruzione[7].

C'è una grande partecipazione delle scuole delle Regioni dell'Obiettivo Convergenza che nel corso degli anni hanno presentato progetti contro la dispersione scolastica: le istituzioni scolastiche che hanno partecipato alla programmazione unitaria 2007-2013, dal settembre 2007 al 31/12/2010, realizzando un progetto dell'obiettivo/azione F1, sono state 1.887 e 517 per l'obiettivo/azione F2, per un totale rispettivamente di 5.511 progetti presentati (F1) e 1.187 progetti presentati (F2). Anche la partecipazione degli studenti e dei genitori è elevata: sono stati coinvolti, dal settembre 2007 a dicembre 2010 (contati una sola volta nelle quattro annualità forse nelle quattro annualità), oltre 308.000 studenti (F1 e F2) e oltre 67.000 adulti genitori.

I progetti attivati dalle scuole hanno generalmente promosso due tipologie di azioni: da un lato, vi sono azioni che coinvolgono i genitori degli studenti in situazioni a rischio, dall'altro sono avviati interventi didattici che aiutano gli studenti a migliorare il loro rapporto con la scuola, valorizzando la conoscenza del territorio e l'uso della creatività.

La prima azione consiste in corsi di formazione che hanno lo scopo di favorire la riflessione sulla relazione genitori-figli (anche con l'ausilio di esperti pedagogisti e psicologi) e sulle difficoltà che gli studenti incontrano nel loro "stare-a-scuola"; molti titoli dei corsi richiamano questa azione: noi genitori, stare bene a scuola, rapporto genitori/figli, il computer tra me e mio figlio. Alcuni interventi formativi presentano l'informatica come uno strumento privilegiato di mediazione del rapporto tra il mondo degli adulti e il mondo dei giovani, che riesce ad attivare processi e riflessioni sulla diversità e sull'inclusione sociale.

La seconda azione si rivolge agli studenti e consiste in corsi di formazione articolati generalmente in due macro-categorie:

- conoscere il territorio, la sua storia, ma anche i problemi e le difficoltà che sono in esso rappresentate: particolare attenzione è spesso dedicata al bullismo e al tema dell'emarginazione sociale. Alcuni istituti hanno organizzato corsi sui 150 anni della storia d'Italia, raccontando episodi di storia locale che si inseriscono nella trama delle vicende risorgimentali. L'Istituto Comprensivo di Spinazzola ha attivato un corso sulla storia del brigantaggio, che partendo da racconti locali di storia dell'Ottocento, ha promosso l'occasione per osservare la nascita dello stato italiano anche da un'altra prospettiva;

- conoscere e valorizzare l'ambiente. Frequenti sono i corsi alla riscoperta di un'isola o di una paesaggio, in un'ottica di educazione ambientale e di conoscenza della natura.

Il teatro e la lettura, ma anche l'arte come la musica e il disegno, sono diventati strumenti importanti, utilizzati in molti interventi formativi: spesso la rappresentazione teatrale ha concluso un percorso di approfondimento della storia locale o di educazione ambientale e la lettura ha offerto l'occasione per raccontare, attraverso le storie di altri, la propria storia e il proprio mondo. Molti sono i titoli che richiamano questa azione: riscrittura di storie, a scuola di teatro, un mondo di fiabe, il cantiere delle emozioni, alla scoperta del territorio.

Tutte le azioni convergono dunque su un unico grande obiettivo: il recupero ed il rafforzamento dell'identità, anche attraverso la narrazione e il racconto teatrale.

L'attenzione di Europa 2020 e della programmazione unitaria 2007-2013 verso i sistemi di istruzione e di formazione risponde al riconoscimento di essi come luoghi importanti nei quali si rafforza l'identità, che è elemento centrale sul quale sviluppare conoscenze e competenze per una crescita "intelligente, sostenibile e inclusiva".

Bibliografia e Sitografia

EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (COM2010/2020)

http://ec.europa.eu/eu2020/pdf/COMPLET%20IT%20BARROSO%20-%20Europe%202020%20-%20IT%20version.pdf

Circolare prot. 4462 del 31/3/2011 e allegati, Avviso per la presentazione delle proposte relative alle Azioni previste dal Programma Operativo Nazionale: "Competenze per lo Sviluppo" - 2007IT051PO007 - finanziato con il FSE. Anno scolastico 2011/12

http://archivio.pubblica.istruzione.it/fondistrutturali/news/news11/aprile11.shtml

Programma Operativo Nazionale "Competenze per lo Sviluppo" FSE - 2007 IT 05 1 PO007

http://archivio.pubblica.istruzione.it/fondistrutturali/documenti/competenze.shtml

Rapporto di Monitoraggio 2011 a cura dell'Ufficio PON - ANSAS

in corso di stampa

Documenti e materiali sui progetti Obiettivo F consultati nel Sistema per la Gestione della Programmazione Unitaria 2007-2013

http://pon.agenziascuola.it

Obiettivi, indicatori e target al 2013 per le regioni del Mezzogiorno - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica

http://www.dps.tesoro.it/obiettivi_servizio/istruzione.asp


[1] Europa 2020 presenta tre priorità che si rafforzano a vicenda: crescita intelligente, sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione; crescita sostenibile, promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; crescita inclusiva, promuovere un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale, "EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva", pg 3 (vedi bibliografia).

[2] Per "traguardi 20/20/20" si intende la riduzione del 20 per cento delle emissioni di anidride carbonica, di uno sviluppo delle fonti rinnovabili fino al 20 per cento dei consumi finali di energia, e un miglioramento dell'efficienza energetica del 20 per cento, in "L'industria elettrica italiana: traguardi conseguiti e sfide del futuro", relazione di Giuliano Zuccoli al Festival dell'Energia, Lecce 14/5/2009.

[3] La programmazione dei Fondi Strutturali Europei è a titolarità del MIUR. Il PON FSE "Competenze per lo sviluppo" riguarda gli Interventi sulla formazione per migliorare le competenze degli studenti, degli adulti e del personale della scuola, mentre il PON FESR "Ambienti per l'apprendimento" concerne gli Interventi sulle strutture per migliorare la funzionalità degli ambienti scolastici.

[4] Il QSN ha il compito di tradurre gli indirizzi strategici della politica di coesione in indirizzi operativi e individua le strategie nazionali per lo sviluppo, la competitività e la coesione sociale e definisce i programmi operativi nazionali (PON), i programmi operativi regionali (POR) e la loro allocazione finanziaria.

[5] I Programmi PON Scuola sono articolati in assi, obiettivi ed azioni secondo una struttura determinata in sede comunitaria per la programmazione 2007/2013.

[6] Circolare prot. 4462 del 31/3/2011; allegati III, pagina 2.

[7] Circolare prot. 4462 del 31/3/2011; allegato III, pagina 48.

 
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