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SISTEMI EDUCATIVI EUROPEI

L’insegnamento delle scienze in Europa

Politiche nazionali, pratiche e ricerca

di Erika Bartolini
13 Marzo 2012

Immagine tratta dall'Archivio DIALo studio esamina l’organizzazione dell’insegnamento delle scienze in Europa e offre una panoramica sulle politiche e le strategie in atto finalizzate all’incremento e alla promozione dell’insegnamento e dell’apprendimento delle scienze oggi. Lo studio osserva le misure di supporto disponibili per insegnanti e scuole per incrementare la motivazione e l’interesse degli studenti nelle scienze. Lo studio contiene anche un’analisi della letteratura sull’insegnamento delle scienze, i principali risultati delle indagini internazionali PISA e TIMSS così come i risultati di un’indagine pilota sul contenuto dei programmi di formazione iniziale dei docenti. Il rapporto analizza 31 paesi (gli stati membri dell’UE, più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Turchia) e si riferisce all’anno scolastico 2010/2011.

Molti paesi sostengono programmi individuali, ma sono rare strategie nazionali per promuovere l’insegnamento delle scienze

Solamente otto paesi hanno quadri di riferimento strategici per promuovere l’insegnamento delle scienze. Queste strategie o rimandano a obiettivi educativi più ampi per la società in genere, o sono specifiche per la scuola. Le tre aree principali prese in considerazione da queste strategie sono il curricolo, i metodi di insegnamento e la formazione degli insegnanti.
La maggior parte dei paesi integra anche l’orientamento sulle scienze nella strategia di promozione delle scienze. La maggior parte dei paesi che non hanno una strategia sovrastante, ha programmi e progetti individuali (come partenariati di scuole e centri scientifici) a scopo di orientamento scientifico, per quanto piccola possa essere la loro portata. Pochissimi paesi, tuttavia, offrono iniziative specifiche che tentano specificatamente di contrastare glie sistenti squilibri di genere nell’insegnamento delle scienze. In altre parole, molto poco è stato fatto per alzare la motivazione delle ragazze a scegliere la carriera scientifica. In modo simile, solo alcuni paesi hanno messo in atto programmi e progetti a supporto di alunni e studenti particolarmente motivati e talentati.
I partenariati fra scuole hanno un ruolo cruciale nella promozione dell’insegnamento delle scienze e sono organizzati in maniera diversa in ciascun paese europeo. I partner possono essere agenzie nazionali, istituti di istruzione superiore e associazioni scientifiche o compagnie private.
Anche i centri scientifici contribuiscono alla promozione dell’insegnamento delle scienze in Europa. Due terzi di tutti i paesi riportano che tali istituzioni esistono a livello nazionale e offrono agli studenti attività che vanno oltre quello che le scuole tipicamente offrono. Questi centri scientifici spesso offrono anche programmi di formazione per gli insegnanti.

L’insegnamento delle scienze integrate avviene principalmente ai livelli inferiori dell’istruzione

L’organizzazione curricolare delle scienze è molto interessante in quanto indica delle tendenze europee comuni. In tutti i paesi europei, l’insegnamento delle scienze inizia con una materia integrata generale. In quasi tutti i paesi, le scienze sono insegnate in questa forma per tutta l’istruzione primaria e spesso per uno o due anni della scuola secondaria inferiore.
 
Al contrario, alla fine dell’istruzione secondaria inferiore, l’insegnamento delle scienze è generalmente suddiviso fra biologia, chimica e fisica. Tuttavia, molti paesi sottolineano i legami fra una materia e l’altra. Inoltre, nei curricoli, e in documenti assimilati, dei paesi europei, il collegamento con altre materie è spesso messo in luce e, in genere, gli insegnanti sono incoraggiati ad utilizzare approcci trasversali ogni volta sia possibile.
A livello secondario superiore generale (ISCED 3), la grande maggioranza dei paesi europei considera la materia separatamente e organizza l’insegnamento delle scienze in base agli indirizzi e ai corsi scelti dagli studenti. Di conseguenza, le scienze non sono insegnate a tutti gli studenti allo stesso livello di difficoltà e/o per tutti gli anni dell’ISCED 3. Ciononostante, nella maggioranza dei paesi, le materie scientifiche sono obbligatorie per tutti gli studenti del livello ISCED 3 per almeno un anno.

Più insegnamento contestualizzato e attività pratiche nei curricoli delle scienze

La ricerca suggerisce che dare rilievo alle esperienze di vita degli studenti e discutere degli aspetti sociali delle scienze sono leve fondamentali per innalzare la motivazione e l’interesse degli studenti nelle scienze. In quasi tutti i paesi europei, la normativa di livello centrale sulle scienze raccomanda di impegnare gli studenti in discussioni sulle problematiche ambientali e di dimostrare le varie applicazioni dei risultati scientifici nell’uso quotidiano. A livello primario, si raccomandano attività educative sulle scienze che spesso comprendono la sperimentazione pratica e il lavoro progettuale collaborativo, ma meno frequentemente aspetti astratti come dibattiti sulle scienze e questioni sociali. Questi ultimi sono più frequentemente menzionati ai livelli superiori di istruzione. In generale, i documenti ufficiali nei paesi europei prevedono varie forme di indagine partecipativa attiva dal livello primario in poi.

Valutazione in classe: prevalgono ancora i metodi tradizionali

Le linee guida per la valutazione delle conoscenze e delle competenze degli alunni riflettono e sostengono gli obiettivi e/o i risultati di apprendimento contenuti nel curricolo. La metà dei paesi o delle regioni d’Europa ha specifiche linee guida sulle scienze. Queste includono raccomandazioni sulle tecniche che gli insegnanti possono utilizzare quando valutano i progressi degli alunni. Gli esami tradizionali scritti/orali, la valutazione della performance degli studenti in classe e del lavoro progettuale sono le tecniche più ricorrenti. Tuttavia, queste tecniche in genere rispecchiano le raccomandazioni generali per la valutazione di tutte le materie. In genere, agli insegnanti non sembra venga fornita una guida ufficiale per la valutazione specifica delle abilità scientifiche.

Almeno una valutazione standardizzata durante l’istruzione obbligatoria
Immagine tratta dall'Archivio DIA
Nella maggioranza dei paesi e/o delle regioni d’Europa, le conoscenze e competenze degli alunni e degli studenti nelle scienze sono valutate all’interno di procedure standardizzate a livello nazionale almeno una volta nel corso dell’istruzione obbligatoria (ISCED 1 e 2) e/o nell’istruzione secondaria obbligatoria (ISCED 3). Le scienze non hanno la stessa importanza della matematica e della lettura per quanto riguarda i test standardizzati, sebbene sembra che in alcuni paesi siano sempre più incluse nelle procedure di rilevazione nazionale.

Nessuna misura specifica di supporto per chi ha scarsi risultati nelle scienze

Politiche specifiche di supporto per coloro che hanno bassi rendimenti nelle materie scientifiche non esistono in nessun paese europeo. Solo pochi paesi hanno lanciato programmi nazionali per combattere i bassi rendimenti nelle scienze a scuola. Al contrario, il supporto è coperto da un quadro di riferimento generale che regola le misure per gli alunni con difficoltà di apprendimento a prescindere dalla materia. Le pratiche più comuni sono l’insegnamento differenziato, l’insegnamento singolo, l’apprendimento assistito da pari, tutoraggio e l’organizzazione di gruppi di abilità. Quest’ultima consiste in piccoli gruppi di supporto all’apprendimento che generalmente si svolgono fuori dal normale orario di lezione. Di fatto, in molti paesi, le misure di sostegno sono decise a livello di singola scuola, il che permette alle scuole di avere una maggiore flessibilità per adattare le risposte a una situazione particolare.

Molte iniziative nazionali per aiutare a accrescere le competenze degli insegnanti

Le valutazioni passate sulle strategie di promozione delle scienze hanno mostrato che il rafforzamento delle competenze degli insegnanti è una questione particolarmente importante. I paesi con un quadro strategico per la promozione dell’educazione scientifica, fra le misure includono normalmente l’incremento della formazione degli insegnanti di scienze. I partenariati scolastici, i centri scientifici e istituti simili, contribuiscono tutti all’apprendimento informale degli insegnanti. I centri scientifici in molti paesi forniscono anche uno sviluppo professionale continuo specifico (CPD). Quasi tutti i paesi riportano che le loro autorità educative prevedono specifiche attività di CPD per gli insegnanti di scienze nella formazione ufficiale per gli insegnanti in servizio. Le iniziative nazionali di formazione iniziale per gli insegnanti di scienze sono, tuttavia, non molto frequenti.

Formazione iniziale degli insegnanti: l’attenzione è ancora sul curricolo

La competenza considerata più importante nella formazione degli insegnanti è la conoscenza e la competenza a insegnare il curricolo ufficiale di matematica/scienze. Spesso è incluso nella valutazione dei futuri insegnanti. Creare un ricco spettro di situazioni di insegnamento, o applicare varie tecniche di insegnamento in genere è parte di un corso specifico sia nei programmi per insegnanti generalisti sia in quelli per insegnanti specialisti. 
Tuttavia, avere a che fare con la diversità, cioè insegnare a una gamma diversa di studenti, tenendo in considerazione gli interessi diversi dei ragazzi e delle ragazze, e evitando stereotipi di genere quando si interagisce con gli studenti, è l’ultima competenza trattata nei programmi
Ovviamente, questi risultati sono solo indicatori, dato che la conoscenza effettiva degli insegnanti e la loro competenza a insegnare non può essere direttamente attribuita al contenuto dei programmi di formazione degli insegnanti.

L'articolo completo, comprensivo di grafici e immagini, è scaricabile qui.

Lo studio completo
Science Education in Europe: National Policies, Practices and Research è disponibile in inglese sul sito di Eurydice:
http://www.indire.it/eurydice/content/index.php?action=read_cnt&id_cnt=12791

Copie della versione cartacea del rapporto sono disponibili su richiesta a
eurydice.italia@indire.it

 
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