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ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

La banca dati ITS a sostegno del sistema

Domanda e offerta di lavoro: alcune significative informazioni in dettaglio

di Antonella Sagazio
04 Febbraio 2013

Gli ITS sono scuole superiori di tecnologia che si qualificano per lo stretto raccordo con il sistema produttivo, si configurano come il nuovo segmento educativo terziario non universitario che completa l’istruzione tecnica e rispondono alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche per promuovere i processi di innovazione.
L’economia italiana è in buona parte basata sul settore manifatturiero e sulla media e piccola impresa ed è per questo che i percorsi di studio tecnico-professionali risultano essere stati, e sono ancora, uno dei luoghi più significativi del sistema istruzione del nostro Paese, costituendo l’origine di quelle competenze tecniche che negli anni hanno contribuito al successo delle imprese italiane nel mondo. “Per rispondere alle sfide della competitività, le imprese non necessitano solo di laureati ma anche di diplomati altamente qualificati nelle proprie professionalità, tecniche quanto scientifico-tecnologiche, da impiegare in aree e ruoli strategici per lo sviluppo di prodotti e servizi dell’impresa [1]”.
Per rispondere a questi scopi, nelle aree tecnologiche individuate da Industria 2015 (efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie della vita, nuove tecnologie per il made in Italy, tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e tecnologie della informazione e della comunicazione), il sistema di istruzione si è dotato di un’offerta formativa post secondaria, gli ITS, appunto, che intendono rispondere ai bisogni di sviluppo del Paese in termini di fabbisogno di tecnici di un livello superiore a quello attualmente in uscita dal secondo ciclo di istruzione.
L’indagine Excelsior 2012 certifica anche per quest’anno la difficoltà delle aziende a reperire alcune figure professionali di cui necessitano.
Per i diplomati tecnico-professionali il tasso di difficoltà di reperimento si assesta sul 16,3% e la difficoltà risiede per il 63% nell’inadeguatezza e solo per il restante 37% nel numero ridotto di candidati.
Le aziende individuano più cause per tale difficoltà: una preparazione carente (per il 34%), insufficienti caratteristiche del candidato a svolgere il lavoro richiesto (ad esempio bassa capacità di lavorare in team o di problem solving) (per il 27,4%) e mancanza della necessaria esperienza (24,3%).
Percorsi post-diploma come quelli offerti dagli ITS, che potenziano le competenze tecnico-professionali e trasversali e che danno la possibilità di fare un’esperienza di lavoro consistente, sono uno strumento fondamentale per diminuire il mismatch fra domanda e offerta di lavoro.

Attualmente sono 62 gli ITS istituiti in Italia:

 

  • 9 nell’area dell’efficienza energetica;
  • 11 nell’area della mobilità sostenibile;
  • 2 nell’area delle nuove tecnologie della vita;
  • 28 nell’area delle nuove tecnologie per il made in Italy;
  • 6 nell’area delle tecnologie innovative per i beni e le attività culturali;
  • 6 nell’area delle tecnologie della informazione e della comunicazione.

 

La Banca Dati Nazionale ITS presso l'Istituto Indire (ex ANSAS) raccoglie informazioni di dettaglio sugli ITS e le attività da loro svolte. Secondo quanto definito nell’art. 13 del DPCM 25/01/08, infatti: "Presso l’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica (ANSAS) è attivata, con l'assistenza tecnica dell'ISFOL e dell'ISTAT, la banca dati relativa al sistema di istruzione e formazione tecnica superiore sulla base dei criteri generali contenuti nell’accordo in sede di conferenza unificata 1° agosto 2002, in modo da assicurare l'integrazione con i sistemi informativi delle regioni."
Nell’ottica di monitorare le attività che gli Istituti Tecnici Superiori svolgono nel tempo, ai fini del miglioramento continuo del sistema, la Banca Dati degli ITS è in grado di:

  • documentare le attività degli ITS, una documentazione di sistema capace di rilevare le specificità delle pratiche realizzate a livello locale e regionale;
  • rendere disponibili e pubblicizzare le informazioni anche ai fini dell’orientamento di potenziali candidati;
  • consentire di cogliere la dimensione storica del fenomeno, fornire dati e informazioni di monitoraggio;
  • garantire uno studio dei modelli organizzativi e didattici praticati nei diversi ITS.

 

La Banca dati si articola in due sezioni:

  • La fondazione ITS
  • I corsi di formazione

 

Nella prima sezione, La fondazione ITS, sono presenti dati generali relativi alla Fondazione: informazione sui suoi organi di governo e sulla composizione del partenariato (le Fondazioni ITS sono composte almeno da una scuola, un ente di formazione, un’impresa, un dipartimento universitario o un centro di ricerca, un ente locale). Vengono analizzati anche gli accordi, formali e informali, che l’ITS ha stipulato con altri soggetti e le attività di sistema effettuate, come ad esempio l’analisi dei fabbisogni o la formazione dei formatori.
Nella seconda sezione, I corsi di formazione, sono raccolti i dati relativi a ciascun corso attivato: la figura nazionale di riferimento, l’articolazione del percorso, le anagrafiche di corsisti e operatori, il numero di diplomati e occupati alla fine del percorso.
Ciascun ITS ha una username e una password per accedere alla sezione riservata della Banca Dati e ha il compito di inserire i dati richiesti, certificandone l’autenticità. Le informazioni fornite dai singoli ITS sono restituite a tutti gli interessati in forma pubblica e aggregata nel sito, sezione "I dati sugli ITS".
Attualmente è allo studio la possibilità di utilizzare la Banca Dati quale unico riferimento al fine di valutare le Fondazioni ITS. Nella Seduta della Conferenza Unificata del 26 settembre 2012 è stata raggiunta una intesa riguardante l'adozione di linee guida per realizzare misure di semplificazione e promozione dell'istruzione tecnico professionale nel suo complesso a norma dell'art. 52 del Decreto Legge n.5/2012 convertito, con modificazione, dalla Legge 4 aprile 2012, n. 35.
Nelle Linee Guida sono descritti gli indicatori per il monitoraggio e la valutazione degli ITS e gli indicatori di realizzazione e di risultato per il mantenimento della autorizzazione al riconoscimento del titolo e di accesso al finanziamento del Fondo. Per dare seguito alle Linee Guida, Governo, Regioni, Province Autonome e Province, Comuni, Comunità montane hanno deciso realizzare un sistema di monitoraggio e valutazione dei piani territoriali adottati dalle Regioni e di acquisire, dagli esiti della prima fase di realizzazione delle attività formative sperimentali delle Fondazioni ITS, gli elementi di valutazione per l’avvio della nuova programmazione. La Banca Dati racchiude tutte le informazioni indicate nelle Linee Guida come necessarie per valutare gli ITS (a esclusione dei dati finanziari, che dovranno essere verificati diversamente), pertanto potrebbe essere utilizzata per decidere quali ITS potranno continuare le loro attività.
La Banca Dati ITS, quindi, risponde ad una doppia esigenza: da una parte ha la funzione di rendere disponibili e pubblicizzare le informazioni anche ai fini dell’orientamento; dall’altra ha una finalità interna al sistema, fornendo dati e informazioni di monitoraggio anche ai fini del mantenimento dell’autorizzazione al riconoscimento del titolo e di accesso del finanziamento del Fondo, di cui all’articolo 1, comma 875, della legge n. 296/2006 e ai fini della stesura dei rapporti triennali da presentare al Parlamento (cfr. DPCM, art. 14, comma 2).



[1] “I diplomi che valgono un lavoro: l’evoluzione recente della domanda di formazione e lavoro delle imprese in base al sistema informativo Excelsior” di D. Mauriello e M. Pini in Studi e documenti degli Annali della Pubblica Istruzione, n.139/2012

 

Editing a cura di Francesco Vettori, redazione Indire.

 
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