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E-LEARNING

ISVOR Fiat e la piattaforma e-dotto

Intervista con Federica Garbolino, responsabile dei progetti e-learning per le aziende esterne al gruppo Fiat

di Gianluca Torrini
03 Ottobre 2003

Si chiama e-dotto l’ambiente per la formazione a distanza progettato da Isvor Knowledge System, la società di Isvor Fiat dedicata alle aziende pubbliche e private esterne al Gruppo Fiat. Nata nel 1978 come corporate university del Gruppo Fiat, Isvor è oggi una delle aziende leader nel campo della formazione e ha fatto dell’e-learning il suo settore di punta.

In particolare, e-dotto è lo strumento attraverso cui viene veicolata l’offerta formativa on-line di Isvor: e-dotto infatti è un Learning and Content Management System, ovvero un ambiente – altrimenti detto piattaforma - che consentedi gestire tutte le fasi del processo formativo. In pratica ogni azienda-cliente può noleggiare uno spazio formativo dedicato, nel quale gli allievi possono non solo fruire di corsi on-line (attualmente sono disponibili circa 2000 titoli, in parte sviluppati dall’area New Media di Isvor Fiat, in parte selezionati fra i maggiori content provider nazionali e internazionali), ma anche valutare le proprie competenze, partecipare a classi virtuali, usufruire del supporto di tutor e di esperti on-line. La soluzione a noleggio, ci ha spiegato Federica Garbolino, responsabile dei progetti e-learning per le aziende esterne al gruppo Fiat, è stata scelta nel tentativodi offrire al cliente “ un prodotto sempre aggiornato - e di pagare solo per quello che effettivamente consuma, senza acquistare prodotti che invecchiano con il tempo”.

Dal punto di vista dei ruoli coinvolti nel processo formativo, e-dotto prevede diversi profili d’ingresso, fra cui “allievo”, “tutor”, “tutor di assessment” o “supervisore”, ognuno con specifiche funzionalità, attivabili a seconda delle richieste del cliente. L’allievo, per esempio, oltre a seguire i corsi, può definire il proprio piano formativo, comunicare con gli altri partecipanti al corso e con il tutor, autovalutare le proprie competenze. “L’autovalutazione dell’utente è di fondamentale importanza nelle prime fasi del processo formativo, per aiutarlo a capire quale sia il reale bisogno da colmare con la formazione”. Oltre alla valutazione “soggettiva”, è prevista una valutazione di altri soggetti, pari o superiori o anche collaboratori; e-dotto cerca infatti di effettuare anche l’eterovalutazione delle competenze e di collegarla in maniera coerente al piano formativo individuale.

La figura del tutor in e-dotto

La figura del tutor, all’interno di e-dotto, riveste un’importanza centrale: “E’ lui che filtra le richieste degli utenti, rispondendo direttamente alle domande inerenti la didattica”, continua Federica Garbolino, “o smistandole a esperti o a tecnici. I tutor entrano in stretto contatto con gli allievi, sfruttando mail o telefono, e dirigono, animano e moderano i forum. Grazie alla comunicazione mediata dal computer gli utenti arrivano ad ”esporsi” e chiedere cose che in un’aula non chiederebbero mai, oppure sono in grado di porre quesiti nel momento preciso in cui gli vengono in mente, e i tutor sono i primi addetti a rispondere”. Al tutor è così permesso monitorare i tempi di contatto dei partecipanti, l’esito dei test, e in generale controllare la carriera formativa di ogni utente. “Isvor ha maturato una lunga esperienza di formazione, per questo cura al massimo la preparazione dei tutor: siamo sempre stati dei formatori di formatori. Generalmente privilegiamo candidati alla figura di tutor soprattutto con una formazione classica, umanistica. Una volta superata la selezione partecipano ad un corso di tre mesi, per far loro capire quali siano veramente le esigenze e le competenze necessarie per poter assistere al processo formativo.

La ricchezza di funzioni rese disponibili da e-dotto sembra non portare con sé rigidità, perché il sistema consente di attivare solo le funzionalità considerate utili dal cliente. “E’ importantissimo sapere adeguare le proprie soluzioni ai bisogni del cliente” - ci ha confermato Garbolino. “Ogni volta che ci rapportiamo a un’azienda, la soluzione viene costruita sulla base delle esigenze del cliente, che comunque può beneficiare di una piattaforma di e-learning già pronta per l’uso, ampiamente testata, intuitiva e semplice da navigareeche comunque può essere facilmente personalizzata e adeguata alla soluzione proposta, anche dal punto di vista grafico”.

Ma i risultati ottenuti da Isvor Fiat sono frutto anche di insuccessi? “Insuccessi no, esperienze e cambiamenti tanti. Ogni quattro mesi per esempio apportiamo aggiornamenti e arricchimenti alla nostra piattaforma, e una volta all’anno la rinnoviamo sostanzialmente. Ma il nostro approccio non è mai solo “tecnologico”: la piattaforma è solo uno strumento attorno al quale costruire nuovi sistemi di apprendimento e dicomunicazione. I fattori che determinano il successo di un progetto di e-learning sono infatti da ricercarsi nell’attenzione verso il servizio reso agli utenti, nella qualità dei contenuti, nella sensibilità verso il contesto formativo: tutto ciò è fondamentale per introdurre nel modo migliore la formazione a distanza all’interno della cultura di una organizzazione e per facilitare un approccio positivo del le persone verso i nuovi modi di apprendere.

 Federica Garbolino è responsabile dei progetti e-learning per le aziende esterne al gruppo Fiat

Materiali curati da Federica Garbolino:

Dalle_Fad_all_e-learning.pdf (408802)

Gli_errori_da_evitare_in_un_progetto_e-learning.pdf (137916)

a cura di Gianluca Torrini webzine INDIRE

 
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