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Ernesto Balducci: chi era costui

di Patrizia Lotti
03 Ottobre 2003

Biografia
Nato il 6 agosto 1922 a Santa Fiora, piccolo paese di minatori sul monte Amiata, il legame con le sue origini ha determinato la sua necessità di «dare voce» alle lotte e alle istanze di giustizia dei più poveri, dai minatori dell'Amiata agli emarginati della città come del Terzo Mondo.
Il 26 agosto 1945 fu ordinato sacerdote. Inviato nella Firenze liberata, iniziò l'insegnamento alle Scuole Pie Fiorentine e frequentò Lettere e Filosofia, laureandosi nel 1950 con una tesi su Fogazzaro. 
Alla fine degli anni Quarantà iniziò la sua collaborazione con Giorgio La Pira. Nei primi anni Cinquanta, nell'ambiente dei gruppi giovanili, fondò l'associazione Il Cenacolo. Al Cenacolo e alle iniziative promosse da La Pira sulla pace era legata la partecipazione di Balducci alla vita culturale della città di Firenze; suo fu l'Appello, firmato anche da Enrico Bartoletti e don Matteucci, per il convegno della «Pace e civiltà cristiana» del 1954, incentrato sul tema «Cultura e Rivelazione», che tendeva a incoraggiare il dialogo tra culture diverse, nel superamento di un'ottica puramente occidentale.
Nel 1958 fondò la rivista Testimonianze, con un gruppo di amici e giovani legati al Cenacolo.
Le censure romane verso i fermenti innovatori presenti nella Chiesa cattolica, che caratterizzarono gli ultimi anni del pontificato di Pio XII, colpirono anche padre Balducci, "esiliato" a Frascati e poi a Roma, dove seguì gli eventi connessi con il pontificato di papa Giovanni XXIII. Balducci si impegnò molto nello studio e nella divulgazione del dibattito conciliare.
In quegli stessi anni Balducci dovette affrontare molte polemiche e conflitti per le sue prese di posizione. A seguito della pubblicazione dell'articolo-intervista "La Chiesa e la Patria", su Il giornale del mattino il 13 gennaio 1963, nel quale difese l'obiezione di coscienza, subì il processo, svoltosi tra il 1963 e il '64,  conclusosi con la condanna in Appello e in Cassazione per apologia di reato e la contemporanea denuncia al Sant'Uffizio sulla base delle stesse accuse.
L'intervento di Paolo VI fece tornare Balducci a Firenze, nel febbraio 1965.
Negli anni Settanta, per la delusione dovuta al mancato rinnovamento ecclesiale e religioso, iniziò il suo distacco dai temi della riforma ecclesiale e il rimprovero alla Chiesa di essere rimasta troppo ancorata a una prospettiva ecclesiocentrica (L'uomo planetario, Camunia, Milano 1985; Le tribù della terra, Edizioni Cultura della Pace, San Domenico di Fiesole 1991; La terra del tramonto, Edizioni Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole 1992).
Negli anni Ottanta promosse, con Testimonianze, convegni come "
Se vuoi la pace prepara la pace". Nel 1986 fondò la casa editrice Edizioni Cultura della Pace (ECP), con le collane «Uomo Planetario» e «Enciclopedia della Pace». Nella sezione «Maestri» pubblica le biografie di Giorgio La Pira (1986), Gandhi (1988) e Francesco D'Assisi (1989), e scrive l'ultimo libro: Montezuma scopre l'Europa (1992).
Morì nel 1992, in seguito alle gravissime conseguenze di un incidente stradale.

 
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