di Antonella Zuccaro
03 Dicembre 2003
Nell'ambito del Seminario Internazionale sulla Formazione permanente (LifeLong Learning), organizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in occasione del Semestre Italiano di Presidenza dell'Unione Europea, si è fatto il punto della situazione sull'obiettivo fissato dal Consiglio Europeo di Lisbona che vuole entro il 2010 "l'economia [europea] basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica al mondo". In questo contesto l'apprendimento permanente si è confermato svolgere il ruolo di primo piano, di "ponte" strategico tra politiche dell'istruzione, della formazione e dell'occupazione. Sono state organizzate delle sessioni di apprendimento sui temi dello sviluppo locale, del dialogo sociale e delle competenze di base.
- La sessione Sviluppo Locale ha affrontato i processi di integrazione tra sviluppo locale e formazione permanente, in particolare l'analisi delle politiche e dei dispositivi attuati e delle modalità diverse di costruzione del partenariato istituzionale e sociale. Si è discusso anche di buone prassi e gestione dei processi di integrazione tra Sviluppo Locale e LifeLong Learning. Il dibattito, coordinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha portato i partecipanti a riflettere su prassi e risultati dovuti al localismo, auspicando la promozione e diffusione, nell'attuale e nella futura Unione Europea, di percorsi e di esperienze di integrazione tra LifeLong Learning e Sviluppo Locale, coinvolgendo inoltre i soggetti intermedi a questi livelli.
- La sessione Dialogo Sociale è stata dedicata alla formazione permanente per gli occupati, vale a dire alle politiche e gli strumenti al riguardo messi in atto, alle risorse finanziarie dedicate e alle modalità per conciliare tempi di formazione e orari di lavoro. In particolare sono stati presentati i più significativi casi di studio che hanno evidenziato le scelte operate in materia di formazione permanente, a livello comunitario e dei singoli stati, e hanno individuato alcune soluzioni alle difficoltà di finanziamento per la formazione.
- La sessione Competenze di Base ha discusso in particolare due argomenti: la necessità di definire standard condivisi per le competenze di base ed il riconoscimento delle competenze comunque acquisite e la loro trasparenza e spendibilità nel mercato del lavoro e nella dimensione europea. La sessione ha avviato una riflessione sulla realizzazione di uno spazio europeo dell’apprendimento permanente in una dimensione globale, capace di valorizzare le competenze comunque acquisite dalle persone nell’apprendimento formale, non formale e informale, a tal fine il dibattito si è centrato su come affrontare il tema della trasparenza dei contenuti, sulla certificazione degli standard di competenza e sulla definizione degli standard delle competenze di base.
di Antonella Zuccaro
editing a cura di Claudia Chellini, redazione webzine
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