di Lorenza Venturi
13 Gennaio 2004
In questi ultimi mesi l’Agenzia Socrates ha organizzato numerosi incontri fra i soggetti del mondo dell’educazione che possono essere coinvolti in una delle molte attività previste dall’azione Comenius: docenti, attuali e futuri, di istituti di istruzione di ogni ordine e grado, allievi dalla scuola dell’infanzia all’università.
L'impegno che ci siamo assunti trova le sue ragioni prime nella volontà di condividere i risultati ottenuti da tante persone che da tempo hanno scelto un approccio europeo del loro vivere nel mondo dell'educazione e trovare in questi conferma al fatto che interessarsi a ciò che è altro da noi, imparare a conoscersi, fare esperienze insieme, consapevoli della specificità del proprio retroterra culturale, dà spazio al rispetto della diversità, ma anche costituisce il cemento unificante sul quale stiamo costruendo il cittadino europeo, in un equilibrio di convivenza che, nell'operatività, si rinforza di giorno in giorno.
Durante queste iniziative abbiamo presentato i progetti di cooperazione di scuole che hanno lavorato insieme alla costruzione degli elementi della cittadinanza europea, abbiamo incontrato le scuole che avrebbero ospitato un assistente linguistico e i nostri futuri insegnanti di lingua, vincitori di una borsa di studio per trascorrere un periodo di tempo in un altro paese europeo come assistenti linguistici, abbiamo preparato gli assistenti linguistici provenienti dal resto dell’Europa in arrivo nelle nostre scuole, abbiamo promosso un seminario fra docenti universitari di molti paesi, formatori di insegnanti, perché cominciassero a elaborare, anche nei suoi aspetti operativi, il profilo di un insegnante europeo. Tutto questo ci ha permesso di mettere in evidenza le molteplici possibilità che Comenius offre, oltre ai ben conosciuti progetti di cooperazione fra scuole.
Con Comenius infatti si può lavorare in dimensione europea anche sulla formazione iniziale ed in servizio degli insegnanti, si trovano opportunità per fare esperienze in un altro paese a partire dai dodici anni e per tutto il percorso nel sistema d’istruzione o durante l’esercizio della professione insegnante, si possono costruire delle reti di collaborazione fra scuole, si possono mettere a punto modelli e strumenti didattici utilizzabili in contesti educativi culturalmente diversi. Ma la ricchezza dell’offerta Comenius, sia quantitativa che qualitativa, abbiamo pensato di renderla, in maniera più diretta ed efficace, attraverso la pubblicazione di alcune testimonianze, scelte fra le tantissime ricevute e che meglio sottolineano come l’esperienza Comenius possa costituire un respiro nuovo dei percorsi educativi di docenti e studenti. La parola, dunque, ai protagonisti:
Comenius 1 - La coordinatrice del progetto scolastico "La biblioteca ideale europea" - La coordinatrice del progetto linguistico "La Scuola come ambiente multiculturale"
Comenius 2 - Un'assistente linguistica Comenius 2 che ha prestato servizio in una scuola lettone "Ho insegnato italiano in Lettonia per quattro mesi", o rumena "Le differenze tra i popoli sono meno di quante pensiamo" - Una scuola italiana che ha ospitato un'assistente linguistica dal Belgio "Arriva dal Belgio una nuova risorsa per la scuola" o dalla Repubblica Ceca "Welcome Petra" - Un'insegnante che ha fatto un corso di formazione in servizio in Irlanda "Da isola a isola: dal giallo al verde" o in Inghilterra "Un corso di europeismo sul campo"
Comenius 3 - La coordinatrice della rete tematica Neothemi: The new Network Of Thematic Museums and Institutes
di Fiora Imberciadori, coordinatrice Agenzia Nazionale Socrates Italia [f.imberciadori@indire.it]
editing a cura di Lorenza Venturi, redazione webzine Indire [l.venturi@indire.it]
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