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ANALFABETISMO

La competenza di lettura a nove anni (parte II)

Il contributo italiano allo Studio internazionale IEA-PIRLS: i dati in dettaglio

di Francesco Vettori
08 Marzo 2004

La lettura rappresenta per i bambini non soltanto una materia scolastica, ma soprattutto un’esperienza conoscitiva alla quale vengono iniziati in età precoce, in situazioni di contesto familiare, sociale e culturale in senso lato, attraverso un contatto con i documenti di scrittura che sono parte integrante della moderna società chirografica. Quanto più ricco di stimoli, risorse e occasioni che favoriscono la pratica della lettura è l’ambiente, tanto più probabile sarà che il bambino sviluppi atteggiamenti positivi ed abilità di eccellenza nella capacità di leggere.
Il quadro concettuale di riferimento dell’IEA PIRLS ha esplicitamente collegato le abilità di lettura dei bambini, in termini di atteggiamenti e di rendimento, ai contesti che li circondano ed ha quindi costruito dei questionari che hanno consentito di raccogliere una quantità notevole di informazioni utili a rilevare appunto i fattori o gruppi di fattori legati ai contesti scolastici ed educativi, familiari, socio economici e culturali allo scopo di verificare se, in quale modo e in quale misura tali fattori influenzassero il rendimento dei bambini nella lettura.

La tabella precisa come ciascun fattore di influenza è stato articolato e precisato per consentire la costruzione dei questionari.

Contesti

Fattori

 

Comunità locale e nazionale

Aspetti demografici e risorse

Organizzazione e gestione del sistema educativo

Caratteristiche e politiche del curricolo

 

 

Contesto della famiglia

Attività che favoriscono la lettura

Lingua usata in famiglia

Risorse familiari

Rapporti scuola-famiglia

Attività degli studenti fuori della scuola

 

 

Contesto della scuola

Ambiente e risorse scolastiche

Titolo e formazione degli insegnanti

Ambiente e strutture scolastiche

Attività e strategie scolastiche

Materiali e tecnologie didattiche


Le informazioni sui fattori, e gruppi di fattori, descritti nella figura, sono state raccolte in notevole quantità attraverso le risposte a una serie di questionari diretti ai capi d’istituto, agli insegnanti delle classi campionate, ai bambini che hanno eseguito le prove e alle rispettive famiglie.

Ai bambini sono stati sottoposti test di comprensione su una serie di testi tenuto conto del fatto che al quarto anno di scolarità i bambini generalmente leggono per due scopi precisi, o per soddisfare un interesse personale, generalmente legato al mondo dell’immaginario che sostanzia la cultura di appartenenza, oppure per apprendere, come riflesso dei bisogni direttamente legati al mondo della scuola o della comunità socioculturale di cui fanno parte. Sono stati quindi  scelti i due tipi di testo che più direttamente si associano a tali scopi, ovvero testi letterari e testi informativi, privilegiando, tra i possibili testi letterari, quello narrativo in quanto più frequentemente usato nella fascia d’età presa in esame.

La tabella (vedi figura_8.PDF (153945) ) fornisce i risultati degli studenti nelle prove e mette in evidenza che tra tutti i paesi partecipanti, la Svezia è risultata la migliore con un punteggio medio di 561, di ben 234 punti superiore all’ultimo paese in graduatoria.
Seguono nell’ordine i Paesi Bassi, l’Inghilterra e la Bulgaria con prestazioni significativamente superiori ai paesi sottostanti in graduatoria.

L’Italia si è collocata nella fascia alta dei punteggi con 541 punti e con un distacco poco significativo rispetto ai cinque paesi (Lettonia, Canada, Lituania, Ungheria e Stati Uniti) che la precedono nella scala dei punteggi. Inoltre, se si esamina in maniera specifica la fascia alta della graduatoria, i bambini italiani sono i più giovani (con un’età media di 9,8 anni) ed in particolare i bambini inglesi, collocatisi al terzo posto in graduatoria, hanno un anno di scolarizzazione in più rispetto agli altri.

Testi utilizzati nella Prova definitiva IEA

Testo letterario

Tipologia specifica

I topi a testa in giù

Fiaba moderna con un finale a sorpresa

I fiori sul tetto

Racconto realistico ambientato nell’Islanda di oggi

Il piccolo pezzo d’argilla

Racconto psicologico con una morale

La lepre e il terremoto

Racconto tradizionale con animali come personaggi

Testo informativo

Tipologia specifica

Leonardo da Vinci

Biografia

L’Antartide

Testo espositivo non cronologico corredato di digrammi e lettera

La pista ciclabile

Pieghevole informativo/persuasivo

Le notti dei pulcinella di mare

Testo informativo di tipo cronologico

Schema per la definizione dei quesiti di comprensione della lettura IEA ICONA

 

 

Processi di comprensione

Scopi

 

Ricavare informazioni e concetti esplicitamente espressi nel testo

25 quesiti

Fare inferenze

 

 

27 quesiti

Interpretare ed integrare informazioni e concetti

31 quesiti

Analizzare e valutare il contenuto, la lingua e gli elementi testuali.

15 quesiti

Leggere per fruire di una esperienza estetica ed emotiva

Testo narrativo

51 quesiti

Che cosa ha fatto il personaggio principale all’inizio della storia?

Come hanno risolto i personaggi il loro problema?

Che cosa sarebbe successo nella storia se…?

In che modo l’autore del racconto ha creato la sorpresa alla fine del racconto?

Leggere per ricavare ed usare informazioni

Testo informativo

47 quesiti

Che cosa dice l’articolo che sarebbe successo se…?

Perché la persona descritta nell’articolo dice che…?

Spiega perché questa idea è la più importante.

Quale dei seguenti titoli sarebbe il più adatto al racconto che hai letto?

Schema della distribuzione dei quesiti per tipo di testo

Tipi di testo

Percentuale
di quesiti

Numero totale
di quesiti

Numero di quesiti a risposta multipla

Numero di quesiti a risposta aperta

Numero totale dei punteggi assegnati

Narrativo

52

51

25

26

66

Informativo

48

47

21

26

67

Totale

100

98

46

52

133

 

La figura_8.PDF (153945) mostra le percentuali di risposte al quesito.pdf (36084) tratto da Le notti dei i pulcinella di mare, inteso a verificare nei bambini la capacità di integrare le idee fornite in parti diverse del testo per identificare, spiegare e interpretare i sentimenti che il personaggio centrale del brano, la bambina Halla, avrebbe potuto provare nel dare la libertà ai piccoli pulcinella di mare. Il compito interpretativo meno complesso rispetto ad altri quesiti dello stesso tipo – manca qui infatti il confronto tra stati d’animo e sentimenti di diversi personaggi – ha prodotto una percentuale maggiore di bambini capaci di rispondere pienamente al quesito, con una percentuale internazionale del 25 per cento. I bambini italiani hanno risposto in percentuale superiore alla media, anche se al limite della significatività (31 per cento) in questo caso, mentre è stata più della metà dei bambini di Inghilterra, Stati Uniti e Canada che ha dato risposte pienamente esaurienti.

C’è da osservare che in altri casi dove era necessario suffragare  con elementi tratti dal testo l’interpretazione di eventi e personaggi, i bambini italiani si sono attestati su prestazioni significativamente superiori alla media internazionale, o addirittura tra i livelli più elevati in assoluto. Da un’analisi accurata, è emerso che ciò è costantemente avvenuto quando nella formulazione del quesito si richiedeva in modo esplicito di utilizzare le informazioni contenute nel testo; in altre parole, la formulazione ben articolata della domanda ha influito in modo considerevole sull’adeguatezza della risposta.

L’elaborazione dei dati ottenuti nell’indagine IEA Pirls-Icona ha messo in evidenza come e quanto i vari contesti influenzano il rendimento in lettura dei bambini.

In particolare:

     Dalle risposte dei genitori al Questionario della famiglia è stata riconfermata l’influenza della condizione e situazione familiare: in tutti i paesi si è verificata una correlazione positiva tra rendimento nella lettura e le attività di lettura svolte con i genitori prima dell’ingresso nella scuola, come raccontare storie, giocare con le lettere dell’alfabeto, fare giochi di parole: sono attività pregresse di lettura con i genitori svolte internazionalmente dal 52 percento dei bambini e in Italia dal 62 percento dei bambini. Tuttavia, è emerso anche che solo il 36 percento dei genitori italiani hanno l’abitudine di leggere insieme ai propri piccoli, contro la media internazionale del 51 percento e del 70 percento di Svezia e Paesi Bassi. Dalle risposte dei genitori è inoltre emerso che l’Italia è al di sotto delle medie internazionali per quel che riguarda il numero di libri a disposizione in famiglia, con solo il 17 percento di bambini in case fornite di più di 200 libri secondo le informazioni dei genitori, e con l’ancor più basso 13 percento, secondo le informazioni date dai bambini. Scarsissimi nelle case italiane sono inoltre i libri per bambini: solo il 5 percento dei bambini ha in casa più di 100 libri per bambini, a fronte del 24 percento che ne possiede da 0 a 10. Tutti i dati sulla presenza dei libri in casa riconfermano la tendenza internazionale, senza eccezione per nessun paese, relativa alla correlazione fortemente positiva tra numero di libri e alto rendimento nella lettura.

     Dalle risposte dei bambini al Questionario dello studente è risultato che in tutti i paesi è diffuso un atteggiamento generalmente positivo dei bambini nei confronti della lettura e che tutti gli studenti con un alto indice di positività verso la lettura hanno ottenuto i punteggi più alti di rendimento. In tutti i paesi, le bambine hanno dimostrato un atteggiamento verso la lettura più positivo rispetto ai bambini. L’indice di atteggiamento verso la lettura dei bambini italiani è risultato più elevato della media internazionale. L’indagine ha anche confermato che una percezione positiva delle proprie competenze di lettura si correla con un alto rendimento. In Italia, gli studenti sono in testa alla graduatoria internazionale per un alto indice di stima di sé come buoni lettori e le bambine possiedono in grado più elevato rispetto ai bambini la consapevolezza delle proprie capacità di lettura.  

      A livello internazionale sono risultate più numerose le bambine (70 percento) che hanno dichiarato di leggere racconti o romanzi almeno una volta alla settimana rispetto ai bambini (55 percento), mentre si riduce la differenza tra bambini e bambine che hanno dichiarato di leggere per scopi informativi: 62 percento di bambine e 59 percento di bambini. In Italia nettamente più bassa è risultata la percentuale degli studenti che hanno dichiarato di dedicarsi alla letteratura di fantasia almeno una volta alla settimana: il 40 percento delle bambine contro il 26 percento dei bambini.

 

Estratti da Gabriella Pavan De Gregorio, “L’indagine IEA PIRLS e la competenza di lettura degli alunni italiani di nove anni”, in N. Bottani e A. Cenerini (a cura di) Una pagella per la scuola. La valutazione tra autonomia e equità, Erickons 2003.

 

Scarica un brano tratto da "Le notti dei giovani pulcinella di mare" di Bruce Mc Millan (pulcinella.doc (838656)).

Scarica la bibliografia completa (bibliografia.doc (32256)).

Scarica l'articolo completo (completo.PDF (6365608)).

Leggi l'articolo correlato La competenza di lettura a nove anni (parte I).

Editing a cura di Francesco Vettori e Alessandra Anichini, redazione webzine [f.vettori@indire.it] e [a.anichini@indire.it]

 

 
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