di Antonio Sofia
06 Dicembre 2004 La visita di una libreria è un’esperienza ben diversa dalla ricerca di un prodotto in una qualsivoglia sede di distribuzione dello stesso. Il lettore che ha fretta o l’acquirente occasionale, può avere necessità di sapere, ben prima di arrivare tra i volumi, qual è l’oggetto da richiedere; ma esiste la possibilità che sia la visita stessa il momento della scelta, o solo che si abbia desiderio di rimanere tra i corridoi ad esplorare titoli, collane in esposizione, “rubare” prime pagine di lettura, ascoltare presentazioni e letture dal vivo. Durante le migrazioni possibili all’interno della libreria, sono distinguibili chiaramente le aree occupate dalle grosse case editrici, perché possono raccogliere molti titoli pubblicati e perché spesso caratterizzate da confezioni storicamente riconoscibili. Eppure non si esauriscono in questi primi percorsi gli spazi della distribuzione libraria: percorrendo le aperture lasciate dai colossi dell’editoria, si può entrare in contatto con le realtà numericamente contenute, ma non meno caratterizzate da qualità e ricercatezza, dei piccoli editori. Sono questi ad assicurare una penetrazione capillare nel vasto mondo dei candidati scrittori, a livello locale, nazionale, internazionale, rispettando gli ambiti di specializzazione in cui identificano obiettivi culturali prefissi e potenzialità di mercato.
Questi piccoli editori assicurano ricerca, sperimentazione, pluralità, sono la garanzia imprescindibile di un’offerta editoriale diversificata. I piccoli editori devono tuttavia rispondere, come le grandi case editrici, a quella crisi del mercato librario di cui si discute già da tempo, avendo spesso alle spalle capitali, strutture, reti distributive assai limitate. E’ una crisi che interessa tutti gli attori della scena editoriale e la scomparsa di qualsiasi protagonista provoca un consistente impoverimento generale: per la realizzazione di un insieme che funzioni e salvaguardi la libertà di pensiero e di parola, nessuna voce dovrebbe esser costretta al silenzio.
Salviamo le idee è lo slogan della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria “Più libri più liberi”, iniziativa promossa e organizzata da AIE - Associazione Italiana Editori e Comune di Roma - assessorato alle Politiche Culturali, in collaborazione con Istituzione Biblioteche di Roma, ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio del ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Regione Lazio e Provincia di Roma. La Fiera offre presentazioni ed esposizioni di marchi editoriali provenienti da tutte le regioni d’Italia, e soprattutto un vasto programma di eventi culturali all’interno dei quali è presente uno specifico Spazio Ragazzi dedicato alle scuole e i lettori più piccoli.
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