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La didattica laboratoriale nei Poli Tecnico Professionali
Al via la sperimentazione di Indire e Regione Toscana per sviluppare metodologie interattive
di Luca Rosetti


10 Dicembre 2014
  

alternanza scuola lavoroL'Indire, in collaborazione con la Regione Toscana, organizza l'11 dicembre a Firenze il seminario “Sviluppare metodologie interattive con la didattica laboratoriale”, rivolto ai Poli Tecnico Professionali (PTP) presenti nel territorio toscano.

Introduce i lavori Emmanuele Bobbio, Assessore all’Istruzione, Formazione, Università e Ricerca della Regione Toscana. A seguire è previsto l’intervento di Giovanni Biondi, Presidente dell’Indire, per condividere gli obiettivi della sperimentazione con i Poli Tecnico Professionali e illustrare i motivi per cui sia necessario ripensare i metodi tradizionali della didattica, ancora vincolati a un modello trasmissivo, a favore di una didattica laboratoriale, basata sull’imparare facendo. Nel corso dei lavori i ricercatori dell’Indire offriranno spunti di riflessione sulle innovazioni nella didattica avviate in alcune scuole e su come questi cambiamenti possano contribuire a cambiare il sistema scolastico partendo “dal basso”.

L'evento fa parte della sperimentazione avviata nell’anno scolastico 2014-2015 dalla Regione Toscana, insieme all’Ufficio Scolastico Regionale, all’Indire e all’Irpet, sui Poli Tecnico Professionali e si colloca nell’ambito del più ampio progetto di riforma dell’istruzione e della formazione intrapreso dalla Regione Toscana, che ha l’obiettivo di accrescere le opportunità di sviluppo personale e professionale dei giovani. Ad oggi, infatti, il dato sugli abbandoni scolastici in Toscana è pari al 17,6%, rispetto all’obiettivo del 10% fissato dall’Unione Europea per il 2020. A questo si aggiunge il fenomeno crescente dei NEET, cioè dei giovani tra 15 e i 29 anni che non risultano occupati, né inseriti in un percorso di istruzione o formazione di qualsiasi tipo. La formazione, dunque, diventa un elemento strategico per rafforzare le competenze radicate sul territorio e rappresenta un fattore di rilancio e sviluppo economico e sociale per la Regione.

I poli sono costituiti da più soggetti della filiera formativa (istituti tecnici e professionali, organismi formativi accreditati, ITS, università e centri di ricerca) e dalle imprese della filiera produttiva, che perseguono un interesse comune attraverso la realizzazione di un programma di rete e la condivisione di risorse professionali, strumentali, logistiche e finanziarie. In Toscana i Poli Tecnico Professionali sono 25, distribuiti su 5 filiere: meccanica, turismo, agribusiness, moda e nautica.

Nella fase di sperimentazione i PTP sono chiamati a collaborare in gruppi di lavoro e a progettare insieme dei modelli che dovranno essere replicabili e trasferibili anche al di fuori dei poli sperimentali. I gruppi sono stati individuati in base a 5 linee di azione prioritarie: apprendistato in alternanza scuola lavoro, orientamento, Istruzione e Formazione Professionale a carattere complementare, didattica laboratoriale e modello duale.

Per dare un maggiore impulso all’avvio del progetto, la Regione Toscana ha istituito un gruppo di pilotaggio, a cui partecipano anche Indire, Irpet, Ufficio Scolastico Regionale ed esperti su queste tematiche specifiche, con il compito di supportare, coordinare e monitorare i poli nelle loro attività. Per rafforzare l’efficacia della propria azione, il gruppo di pilotaggio collaborerà anche alla realizzazione di azioni innovative in alcuni Poli tecnico professionali “sperimentali” che abbiano manifestato il proprio interesse.



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