di Luca Rosetti
12 Dicembre 2014 Integrare le scelte educative della scuola, i fabbisogni professionali delle imprese e le possibilità di crescita degli studenti. Questi i temi del seminario "Un approccio partecipativo nell'alternanza scuola lavoro: linee guida e strumenti per la scuola" in programma venerdì 12 dicembre nel Polo Universitario di Prato (piazza Giovanni Ciardi, 25). Un momento di confronto per gli esperti delle istituzioni, della scuola e del mondo del lavoro che operano nel territorio pratese.
L'Indire offre il proprio contributo con la ricercatrice Antonella Zuccaro, referente nazionale del monitoraggio sull'alternanza scuola lavoro per l'Indire, che illustra lo stato dell’arte e il quadro evolutivo in Italia dall'alternanza scuola lavoro all'apprendistato. In chiusura dei lavori è previsto l'intervento di Emmanuele Bobbio, Assessore Scuola, Formazione, Ricerca e Università della Regione Toscana.
L'alternanza scuola-lavoro, com'è noto, consiste nella possibilità per gli studenti dai 15 ai 18 anni di realizzare gli studi del secondo ciclo di istruzione alternando, appunto, periodi di studio in aula con periodi di stage in azienda, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica e sulla base di apposite convenzioni con imprese, associazioni ed enti pubblici e privati.
Il modello di alternanza scuola lavoro, adottato da diversi anni dagli Istituti di Istruzione secondaria di II grado, necessita di un nuovo impulso per far sì che diventi un approccio efficace dal punto di vista didattico e in grado di sviluppare conoscenze e abilità funzionali all’ingresso nel mercato del lavoro. Il tale ottica, il progetto SM.I.L.E. (Smart Ideas for Learning) ha contribuito a migliorare il modello dell'alternanza attuato dalle scuole della Provincia, non solo con azioni formative e di sensibilizzazione rivolte agli attori dell’alternanza, ma anche mediante azioni in grado di supportare il sistema attraverso lo studio dei fabbisogni delle imprese e lo sviluppo di strumenti e linee guida operative. Il progetto è finanziato dalla Provincia di Prato con le risorse del POR Toscana Ob. Competitività regionale e occupazione FSE 2007-2013.
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