Stage a Rimini,
all’Hotel Albion
Il viaggio
Lo stage si è svolto a Rimini da mercoledì 1 marzo a lunedì
6 marzo compresi.
Il viaggio di andata e ritorno è stato fatto in treno con in
più l’utilizzo del mezzo pubblico di trasporto urbano.
Per l’allievo in carrozzina è stato richiesto il servizio di
assistenza di Trenitalia, mentre il servizio urbano è stato a cura di UNITALSI,
associazione di volontariato, che ha messo a disposizione un pulmino attrezzato
con autista.
La sistemazione in albergo
L’albergo è risultato al di sotto delle aspettative dei
partecipanti, ma complessivamente accettabile, con adeguati spazi in comune per
le varie attività.
Tuttavia, nonostante le rassicurazioni avute per telefono e
le informazioni raccolte sul sito internet, l’albergo non è propriamente
accessibile. Alcuni scivoli permettono il passaggio delle carrozzine, vi sono
degli ascensori agibili, gli ambienti comuni, tranne uno, sono praticabili, ma
non vi sono servizi igienici adeguati e anche una delle poche camere spaziose
ha un bagno con dimensioni standard nel quale entra una carrozzina, ma che non
permette manovre di avvicinamento ai sanitari e non ha maniglie, supporti,
ausili che permettano una fruizione in autonomia.
La risorsa, ancora una volta, è stata la mamma dell’allievo
che ha partecipato allo stage per tutta la sua durata ed ha condiviso con lui
la camera.
Le attività
Nelle giornate si sono alternate ore di lavoro con momenti
di pausa, con un programma ricco di proposte che ha interessato e coinvolto
molto gli allievi. Si è creato un notevole affiatamento e la partecipazione è
stata sentita grazie anche alle capacità ed alla bravura degli
animatori/formatori, ed alla presenza di alcune classi dell’Istituto “Caduti
della Direttissima” di Castiglion dei Pepoli.
Dopo l’arrivo in albergo alle ore 12.00 di mercoledì 1
marzo, la sistemazione e il pranzo, il pomeriggio alle 16, c’è stata la
presentazione dei tre formatori e delle attività suddivise in altrettante
sezioni: psicopedagogia e contatto, sport e miniclub, ballo.
È stato illustrato Il programma di massima delle
attività giornaliere:
8.30 colazione
9.30 attività fisica di riscaldamento/
docenza di settore
11.30 lezione
di ballo
12.00 gioco
aperitivo
13.00 pranzo
15.30 gioco
caffè
16.00 lavoro
d’equipe
18.00 balli di
gruppo
19.30 cena
21.15 baby
dance
21.30
spettacoli
Un programma intenso, con
balli di gruppo, alla moda, semplici e divertenti, per favorire
il contatto tra gli ospiti; con laboratori con carta crespa, giochi
statici e giochi dinamici per fare in modo che gli ospiti socializzino
velocemente. Giochi che si strutturano in modo
semplice: si tratta di proporre giochi diversi, di fantasia, creativi,
improvvisati, con poche regole, semplici, chiare, con poche cose d’uso comune.
Ad esempio: “il gioco della moneta”.
Occorrente: una monetina leggera (né troppo piccola né
troppo grande)
Appoggiata la moneta sulla fronte la persona deve compiere
un percorso ad ostacoli (oggetti, sedie, birilli..) con un bicchiere in mano,
senza sbagliare e senza fare cadere la moneta. Al termine del percorso la
persona deve abbassare la testa e far cadere la moneta nel bicchiere appoggiato
su di un piano. Se si urtano gli ostacoli si ricomincia da capo, se vengono
fatti cadere o se cade la moneta si viene eliminati.
Importante: invogliare gli ospiti a partecipare,
sollecitare, col tono della voce, il gesto, lo sguardo.
Gli spettacoli serali erano preparati dagli studenti
duranti i laboratori giornalieri (la domenica, la serata conclusiva ha
emozionato e commosso).
Questo programma, con variazioni nei contenuti e nella
suddivisione dei gruppi di lavoro, è stato seguito ogni giorno, tranne il
sabato.
Il sabato mattina gli studenti, guidati dal docente di
Storia dell’Arte, hanno visitato il centro storico di Rimini.
Il percorso è stato fatto a piedi dall’albergo fino ai viali
dei bastioni che circondano il centro entrando dall’Arco di Augusto (via
Flaminia), attraversando il centro fino al Ponte di Tiberio (via Emilia) e con
visita al Tempio Malatestiano. Alle 17,00
sono riprese alcune attività di gruppo.
Dopo cena la giornata si è conclusa con un’uscita collettiva
al pub.
Considerazioni
complessive
Il coinvolgimento nelle situazioni dell’allievo disabile è stato
favorito dalla presenza dei compagni che lo hanno sollecitato, condividendo i
vari momenti della giornata, a spasso per Rimini, a fare compere, in gruppetti,
al pub; dagli animatori, con particolari proposte operative e suddivisione dei
compiti e dei ruoli che lo hanno di volta in volta interessato: come giudice di
gara, inserito in alcuni giochi, comparendo in diversi momenti degli
spettacoli…dalla mamma che ha preso parte attiva ai lavori, dall’educatrice,
dagli insegnanti presenti e da quelli che ci hanno fatto visita…non ultimo
dalle riprese video e fotografiche che hanno valorizzato gli avvenimenti.