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11/27/2017

Smartphone in classe: al via i lavori di valutazione e analisi.


L’idea dell’uso di smartphone e tablet in classe come strumenti di lezione, lanciata dalla Ministra Valeria Fedeli qualche mese fa, inizia a prendere forma con qualche dubbio e perplessità.

A questo proposito oggi, lunedì 27 novembre, prendono il via le ricerche del Gruppo di lavoro per la mappatura delle metodologie didattiche innovative che, affianco al Gruppo di lavoro per la valutazione dell’uso dei device digitali personali in classe, portano avanti studi e analisi su quali potrebbero essere le influenze di strumenti digitali ai fini didattici e sui processi di apprendimento.

Entrambi i gruppi si compongono di esperti di pedagogia digitale, esponenti del mondo accademico, docenti che si occupano di digitale rivestendo anche il ruolo di animatori digitali nelle loro scuole, studiosi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), filosofi, giornalisti specializzati, rappresentanti del mondo dell’istruzione e tecnici del Miur. L’obiettivo delle ricerche sarà quello di valutare tutte le possibili implicazioni legate all’uso degli strumenti digitali personali in classe per finalità didattiche, così da poter delineare linee guida specifiche e puntuali da seguire.

Un passaggio necessario, alla luce dell’indagine condotta da INDIRE sul tema, da cui si rileva una certa esitazione sulle conseguenze positive della proposta. La paura è infatti quella di minare i lavori collaborativi di classi e di aumentare le distrazioni.

La Ministra Fedeli mantiene la convinzione che “La tecnologia è parte integrante della nostra vita. Valutiamo come può diventare alleata di un’istruzione di qualità”.