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Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

Silvia Panzavolta

Silvia Panzavolta

Ricercatore

Psicologa-psicoterapeuta e mediatrice linguistica, faccio parte di Indire dal 1998. Attualmente mi occupo di innovazione didattica, educativa e organizzativa. Sono referente dei progetti Making Learning and Thinking Visible in Italian Secondary Schools (MLTV) – nato dalla collaborazione tra la Graduate School of Education di Harvard e Indire – e La didattica laboratoriale nei poli tecnico-professionali e faccio parte dei gruppi di ricerca legati al progetto Avanguardie educative e al progetto Scientix, la rete europea per la didattica della scienza.

Attività di ricerca

Sono referente del progetto Making Learning and Thinking Visible in Italian Secondary Schools (MLTV), nato dalla collaborazione tra la Graduate School of Education di Harvard e Indire, e che ha come obiettivo principale quello di supportare e promuovere la creazione di una cultura del fare scuola basata sulla costruzione del pensiero e sulla comprensione profonda, prerequisiti essenziali per un apprendimento significativo.

Come referente del progetto di ricerca La didattica laboratoriale nei poli tecnico-professionali mi occupo della trasformazione del modello di didattica tradizionale, trasmissiva e docente-centrica, in didattica laboratoriale attiva, in modo particolare nelle materie di base (italiano, matematica, scienze e lingue straniere). Grazie alla partecipazione a progetti internazionali che promuovono un approccio innovativo alle discipline STEM (progetto Scientix) ho potuto confrontarmi con le innovazioni introdotte anche da altri paesi europei, basate su strategie didattiche collaborative, problem-based learning e sul problem solving. Il ruolo abilitante delle ICT è particolarmente interessante da indagare, ad esempio per alcune proposte di didattica attiva quali la Flipped classroom, il game-based learning, il TEAL, ecc. Altri aspetti indagati dalla ricerca sulla didattica laboratoriale sono quelli legati alla valutazione, che sempre più in una logica laboratoriale sono da ripensare, nell’ottica di una valutazione per competenze, dell’autovalutazione e della valutazione tra pari. Obiettivo della ricerca è anche quello di effettuare una rassegna sistematica in letteratura per individuare precedenti studi che abbiano dimostrato un’efficacia maggiore (EBE) dell’approccio laboratoriale rispetto alla didattica tradizionale.

Altro interesse di ricerca, nell’ambito del progetto Avanguardie educative, è quello legato alla messa a sistema e al radicamento dell’innovazione educativa, didattica e organizzativa. Oltre ad approfondire l’applicazione e il trasferimento di alcune pratiche innovative promosse dal progetto, quali le Idee «TEAL (Tecnologie per l’apprendimento attivo)» e «Debate (Argomentare e dibattere)», la ricerca si focalizza sugli aspetti di efficacia delle pratiche, in collaborazione con altri istituti che, a livello nazionale e internazionale, ne curano gli aspetti di sviluppo e diffusione.