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Quando lo spazio insegna

Scuole Innovative

4het Gymnasium

Amsterdam, Olanda

nuove architetture per la Scuola del nuovo millennio

Dalla scuola al civic center

Il modello architettonico e didattico-organizzativo alla base di 4het Gymnasium

Amsterdam, Olanda

guarda la presentazione ↓

Dalla scuola al civic center

Il modello architettonico e didattico-organizzativo alla base di 4het Gymnasium

Amsterdam, Olanda

Esterno edificio - 4het Gymnasium

Luogo
Amsterdam, Olanda
Anno di costruzione
2008
Superficie
4.000 mq (divisi in tre blocchi)
Costo
€ 4,5 m.
Ambienti
30 classi, 8 ambienti tematici
N°; docenti
60 (88% < 40 anni)
N° studenti
650 studenti (11-18 anni)

La scuola è stata costruita con un costo di 1.000€ al mq.

È una secondaria di secondo grado con un’offerta formativa orientata alla valorizzazione dei talenti di tipo artistico degli studenti.

Non mancano però le discipline classiche alla base della formazione liceale.

Tipologia di scuola

La slide mostra le possibili disposizione che questa scuola può assumere. Si tratta infatti di una scuola temporanea o come diremmo noi prefabbricata che è stata costruita su questo sito e zona della città per incentivare le attività culturali e rivitalizzare il quartiere.

La corte

La forma della scuola definita a corte assume un sua importanza per due motivi:
a) crea un senso di appartenenza alla scuola e quindi anche un senso di sicurezza, favorendo la percezione di benessere dello studente;
b) la corte diventa uno spazio di socializzazione, anche per attività all’esterno.

La corte /2

La corte /3

Gli studenti

Gli studenti che ci hanno accompagnato nella vista alla scuola hanno età diverse, poiché l’altra caratteristica della scuola è la possibilità di avere “saltare” anni scolastici a seconda delle competenze possedute per ciascuna disciplina prevista: lo studente nella foto infatti sebbene abbia 11 anni frequenta il II° anno.

L'ingresso

La scuola dopo all’ingresso principale presenta una serie di armadietti per gli studenti.

Dove andiamo questa mattina?

Per non dimenticare dove andare o per eventuali modifiche apportate all’ultimo minuto per assenza di qualche insegnante, è presente un monitor in ogni area di passaggio.

La piantina

Mostra la “forma” della scuola che si innalza per tre piani. Da questa emerge evidente l’atrio, punto di ritrovo.

L’atrio

L’area frequentata dagli studenti sia durante i tre break previsti nella giornata che durante le ore di pausa o ancora per la realizzazione degli spettacoli.

L’atrio /2

L’atrio /3

Il palcoscenico

Poiché si tratta di una scuola che valorizza le competenze canore e artistiche degli studenti, un elemento essenziale è il palcoscenico. Qui realizzato in ardesia. Questo materiale si sposa perfettamente sia con le esigenze della scuola sia con quelle degli studenti per esprimere la loro creatività.

L’atrio /5

Rapporto esterno-interno

Un elemento di continuità con l’esterno è rappresentato dalle pareti in vetro che rappresentano un punto di connessione.

L’organizzazione della scuola

La scuola è pubblica ed è organizzata (http://www.het4egymnasium.nl/) secondo una struttura che prevede un mentore per ciascuno dei tre livelli scolastici (onderbouw, middenbouw, bovenbouw) . Questo tipo di organizzazione è supportata da una infrastruttura tecnologica sia per gli studenti che per i docenti basata sull’uso di gmail

Laura De Roo
Pedagoga

L’organizzazione della scuola /2

Dalla parte della segreteria

L’ altro software utilizzato è Magister, come ci dice la sig. Laura De Roo.

L’organizzazione della scuola /3

Dalla parte degli insegnanti

L’insegnante di lingua ci mostra come gestisce dal suo iPhone le presenze/assenze degli studenti; il profitto e la comunicazione scuola-famiglia.

Il secondo piano

Salendo al secondo piano della scuola, l’elemento che fa da trait d’union è ancora l’ardesia come superficie espressiva.

Il secondo piano /2

Gli spazi di collegamento

Al secondo piano gli spazi di collegamento (corridoi e atri) vengono utilizzati in maniera flessibile dagli studenti, per studiare da soli e in compagnia e inoltre in alcuni punti sono arredati con poltroncine e tavolini, oltre ad essere spazi cablati.

Le classi

Le classi sebbene tradizionali nella forma, sono realizzate con pareti di vetro e sono contrassegnate da un numero e dal piano di lavoro, cioè da quali classi sarà occupata l’aula nel corso della settimana. Non è presente molta tecnologia solo videoproiettori o qualche LIM e gli studenti non hanno l’obbligo di portare il proprio computer che utilizzano per le attività didattiche.

Le classi /2

La voce degli studenti sul modello didattico

Dal video degli studenti emerge come le attività siano flessibili, non c’è un modello strutturato di lezione frontale e poi attività a casa, ma spesso gli studenti vengono prima coinvolti in attività di gruppo in classe ed a casa

Secondo piano

La piantina del secondo piano ripercorre lo stesso modello del piano sottostante con lo stesso modello e organizzazione delle aule.

Secondo piano /2

La mediateca

E’ uno spazio diviso in maniera funzionale a possibili attività individuali e di gruppo ed utilizzato dagli studenti durante le ore buche e/o per attività collaborative realizzate dagli insegnanti con gli studenti.

Le competenze digitali

È lo spazio dove le classi della scuola depositano i loro video dedicati alla produzione di materiali didattici, divulgativi o semplicemente di documentazione dei loro spettacoli.

L’aula di musica

Uno spazio dedicato alle attività di preparazione dei pezzi musicali per gli spettacoli o per le lezioni. L’aula è utilizzata dagli studenti non solo durante le ore di lezione.

L’aula di musica /2

Intervista I parte

La De Roo racconta l’approccio delle scuole alle attività degli studenti: la valorizzazione dei talenti

Laura De Roo
Pedagoga

Intervista docenti



In questa intervista i docenti raccontano il modello didattico della scuola che, poiché ginnasio ospita una popolazione di studenti interessati a studiare e a proseguire gli studi all’università. L’altro punto che emerge dall’intervista riguarda il motivo per cui un liceo è stato costruito in una zona della città abitata

da una popolazione prevalentemente araba e quindi con un potenziale di degrado. Per ovviare a questo possibile rischio la scuola è stata costruita per creare una “nuova elite” e offrire una opportunità a tutti gli studenti “talentuosi” richiamando in quel quartiere anche studenti di altra origine ed estrazione sociale.

La sala insegnanti

La stanza degli insegnanti è uno spazio multifunzionale in cui è possibile lavorare oltre a trascorrere la pausa pranzo e altri momenti di sospensione delle attività.

L'esterno: la palestra

La parte esterna della scuola mostra il contesto isolato in cui è costruita ed adiacente alla struttura principale si trova la palestra.

La palestra/discoteca

Anche lo spazio palestra è utilizzato per molteplici scopi: sia come spazio per attività sportive, ma anche come luogo dove trascorrere del tempo per studiare (all’interno è dotata di divani, tavoli e poltrone). Lo spazio esterno è utilizzato con scopi didattici solo nella stagione estiva.

Lo spazio esterno

Il rapporto degli studenti con lo spazio esterno mostra un comportamento di estrema responsabilità e libertà.



Gli studenti lo vivano come spazio annesso all’edificio scolastico e quindi lo utilizzano anche per attività didattiche all’aperto. Inoltre gli è consenti di uscire e rientrare nelle pause e nella pausa pranzo.

Lo spazio esterno /2

Il quartiere di Outhavens



I video vogliono ricreare l’ambiente intorno alla scuola. Come si vede è un cantiere a cielo aperto in un contesto di degrado caratterizzato da porti commerciali, fabbriche e comunque zone di transito e non adibite ad abitazioni.

Come detto in precedenza, per avviare un processo di recupero e rivitalizzazione oltre alla scuola è stato costruito uno studentato per gli studenti universitari e altre abitazioni sempre sullo stile della scuola.

La storia della scuola

Dalle foto, viene rappresentata il momento della costruzione della scuola. Iniziato nel 2008 su un sito completamente aperto e probabilmente abbandonato. La scuola è fatta di moduli che variano in lunghezza, ma tutti di 3,95 m larghezza. Si possono montare e smontare trasportandoli su tir. La scelta progettuale è ricaduta su questa soluzione sostenuta da motivi di sostenibilità e riusabilità. La “vita” di questa struttura è di circa 20-30 anni.

La storia della scuola /2

Laura De Roo
Pedagoga

In questa seconda parte dell’intervista la sig. De Roo racconta della scuola attraverso il quartiere. Si tratta di una scuola “temporanea” così come tutta la zona/quartiere che è in fase di costruzione. La progettazione della scuola è stata avviata con gli studenti, il dirigente e gli architetti ed è stato chiesto agli studenti quali spazi e strumenti avrebbero voluto dentro la scuola. (La tendenza alla coprogettazione si è diffusa nei paesi del nord Europa in Finlandia soprattutto per creare quel senso di appartenenza alla comunità). Quando la scuola ha aperto i battenti aveva solo 100 studenti ed un primo anno. Nel tempo con la costruzione del quartiere il numero degli stduenti è aumentato a 600 ed è previsto che aumentino ancora.

Il progetto nel contesto

La scuola è collocata nel quartiere di Outhavens, un’area in via di sviluppo ed espansione. Poiché la fase di costruzione sarà lunga, il comune (municipalità) ha deciso di costruire la scuola per creare il tessuto sociale e umano per un quartiere residenziale, come mostra la mappa della progetto dell’area. La scuola è stata costruita in poco tempo, circa 6 mesi. La scelta di creare degli edifici temporanei (lo studentato oltre alla scuola) consente di trasformare un’area in abbandono in un luogo culturalmente vivace che contribuisce ad aumentare anche il valore economico del territorio.

Credits