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indireinforma

4 Giugno 2015

Indire affronta la sfida dell’eccellenza col modello EFQM

di Costanza Braccesi

 

L’Indire ha intrapreso un percorso di miglioramento continuo secondo il modello EFQM (European Foundation for Quality Management), una fondazione no profit nata nel 1988 che ha come mission ispirare gli enti pubblici e le società private nel raggiungimento di un’eccellenza sostenibile, attraverso il coinvolgimento dei leader nell’apprendimento continuo e nello scambio di buone pratiche.

L’Indire è membro della fondazione e punta a essere un esempio per il settore pubblico in Italia. Al momento, Indire ha conseguito il Committed to Excellence 1° stella da parte di EFQM Bruxelles. Il modello EFQM, seguito e sviluppato già da migliaia di realtà pubbliche e private di successo in tutto il mondo, ha i seguenti valori e obiettivi: sviluppare fiducia, lavorare in partnership, coinvolgere il personale ed essere appassionati di eccellenza.

L’EFQM propone un quadro di riferimento che aiuta gli enti e le aziende a trasferire nella pratica i princìpi fondamentali dell’eccellenza, ovvero ciò che un’organizzazione fa, il modo in cui lo fa, gli obiettivi che raggiunge, insieme alla fondata certezza di poterli sostenere nel tempo. EFQM offre la possibilità di misurare e valutare le scelte strategiche, evidenziare i punti di forza e le aree di miglioramento, individuare le priorità di intervento, condividere le migliori pratiche con le altre organizzazioni. Per garantire la sostenibilità dei risultati, deve emergere con chiarezza come tutte le attività di un ente e le modalità in cui esse vengono condotte poggino su basi solide, siano gestite sistematicamente e vengano sottoposte a riesame e miglioramento continuo. Nel modello EFQM, l’azienda viene analizzata in base a molti elementi che vengono poi raggruppati in nove criteri principali, ciascuno con un proprio peso. Il voto ottenuto rispetto a ogni criterio contribuisce poi alla valutazione finale dell’azienda.

I criteri sono raggruppabili in due macroaree:

Fattori abilitanti, ovvero cosa fa l’azienda per raggiungere buoni risultati: leadership (intesa cultura e coinvolgimento dei vertici aziendali), gestione del personale, strategie, gestione delle risorse e collaborazioni, processi, prodotti e servizi.

Risultati, soddisfazione del personale (crescita, motivazione e coinvolgimento), soddisfazione del cliente, impatto sulla società, risultati economici e finanziari.

L’iniziativa di EFQM Italia potrà contare sul supporto di Telecom Italia, Bosch, Electrolux, Ricoh, Grundfos, Comer Industries, Pirelli, ENI, Università di Roma “Tor Vergata”, GSK e Indire.

EFQM apre in questi giorni a Milano un ufficio di rappresentanza, che sarà pienamente operativo dal mese di luglio, per aiutare le organizzazioni italiane nel percorso verso l’eccellenza sostenibile, condividere le buone pratiche e sviluppare iniziative nazionali con prodotti e servizi mirati.

Per informazioni: www.efqm.org