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Scuola, in 23 Stati europei torna a crescere lo stipendio degli insegnanti
In Italia però il salario resta ancora congelato

Dopo numerosi anni di stagnazione o addirittura, in alcuni Stati, di significativi tagli dovuti alla crisi economica, gli stipendi degli insegnanti sono tornati di nuovo a crescere nella maggioranza dei Paesi europei. È questo uno dei principali dati che emergono dall’ultimo aggiornamento annuale del rapporto di Eurydice sugli stipendi degli insegnanti e dei capi di istituto in 36 Paesi europei: Teachers’ and School Heads’ Salaries and Allowances in Europe – 2014/2015.
Tra i 23 Paesi europei che hanno visto salire gli stipendi dei propri insegnanti, 11 di questi, tra cui la Germania, hanno fatto rientrare l’aumento salariale in quello più generale di cui hanno beneficiato tutti gli impiegati pubblici. In 7 Stati, tra cui la Francia, i cambiamenti sono stati minimi, dell’1% o anche meno. Purtroppo, infine, in soli 6 Paesi, tra cui l’Italia, gli stipendi degli insegnanti continuano a rimanere congelati.
Il rapporto di Eurydice consta di un’analisi comparativa e di schede per Paese con informazioni più dettagliate su aspetti come stipendi annuali lordi, progressioni salariali e indennità previste per straordinari e responsabilità aggiuntive.
Cambiamenti negli stipendi di base degli insegnanti dell’istruzione generale tra il 2013/2014 e il 2014/2015 (livelli infanzia, primario, secondario inferiore e superiore).
Per saperne di più:
Clicca qui per consultare e scaricare il rapporto Teachers’ and School Heads’ Salaries and Allowances in Europe – 2014/2015