• it
Ricerca per l'innovazione della scuola italiana

indireinforma

2 Novembre 2015

«Ecco come ho utilizzato i ‘trucchi’ della Foster per coinvolgere i miei studenti»

William Costantini, insegnante di scienze in un liceo di Cesena, ha applicato i princìpi dell'apprendimento alternato appresi durante il workshop fiorentino tenuto da Lizanne Foster

di Rudi Bartolini

Lo scorso 5 ottobre a Firenze la docente canadese Lizanne Foster  è stata protagonista del workshop Indire “L’apprendimento alternato per gli studenti del Nuovo Millennio”. La Foster, che è anche blogger per l’Huffington Post, è nota tra gli insegnanti italiani per la sua lettera indirizzata ai ragazzi delle scuole superiori nella quale si scusa per un sistema scolastico che secondo lei non è capace di valorizzare e motivare adeguatamente gli alunni.

Durante l’evento – organizzato nell’ambito delle iniziative collaterali alla mostra “Radici di futuro. L’innovazione a scuola attraverso i 90 dell’Indire” –  la Foster ha illustrato il suo innovativo metodo di insegnamento che prevede l’alternanza, in classe, di momenti di attività cognitiva, momenti di attività fisica e pause in cui gli alunni sono lasciati liberi di “scarabocchiare” sui fogli. Questo per evitare che la loro attenzione venga meno dopo circa venti minuti di ascolto (come sostenuto dalle neuroscienze), e per mantenere alto il coinvolgimento degli studenti, migliorando sensibilmente il processo di apprendimento.

Al workshop dello scorso 5 ottobre hanno partecipato numerosi docenti: uno di loro, William Costantini, insegnante di Scienze al Liceo Ginnasio “Vincenzo Monti” di Cesena, ci ha scritto raccontandoci la sua esperienza. In particolare, ci descrive come sia stato capace di applicare immediatamente nella sua classe quanto visto durante l’evento fiorentino. Riportiamo di seguito la sua testimonianza:

«Avevo avuto modo di leggere qualcosa sulla rivista “Internazionale” riguardo a Lizanne Foster, e quando ho visto l’invito dell’Indire a partecipare al workshop organizzato a Firenze non ho potuto fare a meno di controllare il calendario e scoprire che il giorno proposto cadeva di lunedì, proprio il mio giorno libero! Un giorno da dedicare a una donna che ha fatto della libertà (di idee e di insegnamento) motivo di vita e orgoglio professionale. Quel lunedì sono arrivato a Firenze eccitato all’idea di poter conoscere e assistere a una lezione che avrebbe sicuramente lasciato il segno. Nonostante la mia difficoltà nel seguire fedelmente la lezione tenuta in inglese, cercavo di concentrare la mia attenzione sui momenti in cui la professoressa Foster fissava i punti fondanti del programma didattico ed educativo da lei realizzato. Tra questi il sistema scolastico nel quale opera, le tecniche di relazione tenute con i suoi studenti, i metodi utilizzati per creare motivazione, interesse, partecipazione, rispetto e condivisione, le tecniche realizzate per far ambientare gli studenti nella propria classe e portarli a una corretta ricezione delle lezioni».

«Un fiume di informazioni, simulazioni, documenti, studi relativi alle modalità di apprendimento e alle molteplici variabili da prendere in considerazione per migliorarne i risultati. Durante il ritorno a casa continuavo a pensare alla giornata trascorsa cercando di ricostruirne i punti salienti e i momenti che avevano maggiormente colpito la mia attenzione e il mio interesse. L’indomani ero già catapultato a scuola, seconda ora. La classe 1A è di ritorno dalla prima ora passata in palestra. Stanchezza, insofferenza, confusione e nessuna voglia di iniziare la lezione di scienze. Troppo chiasso e disattenzione: gli ingredienti necessari a far perdere la pazienza al professore e rovinare l’intera lezione. A meno che non venga fuori un’idea con la quale richiamare l’attenzione dei ragazzi e convincerli a seguirmi. Ecco allora il ricordo di uno dei suggerimenti forniti dalla professoressa Foster: do you know “doodle”?  Ovvero, conoscete gli scarabocchi? Scarabocchiare per pensare ad altro, rilassare la mente e il corpo, immaginare qualcosa di diverso, sognare luoghi e avventure. Inutile dire che i miei alunni non credevano che la proposta fosse vera, pensavano fosse solo un pretesto per ricevere quell’attenzione che altrimenti non mi avrebbero rivolto. Invece, dopo aver spiegato – come aveva fatto la professoressa Foster – l’importanza degli scarabocchi nella storia degli esseri umani (dal Paleolitico a Michelangelo, Galileo, Einstein, ecc.), ho invitato i ragazzi a prendere un foglio, una penna e dedicare dieci minuti a scarabocchiare, ascoltando la musica preferita, nella totale libertà di espressione grafica, figurativa, mentale. In cambio degli scarabocchi, successivamente c’è stata una lezione di 30 minuti fatta di partecipazione, attenzione e coinvolgimento.
If you want, you can”, aveva detto la Foster…».

 

Collezione ScarBock

 

Le parole del professor Costantini sono molto significative: raccontano di come la lezione fiorentina della Foster abbia trovato una pronta e concreta applicazione in un’aula italiana e testimoniano gli evidenti benefici – per studenti e docenti – legati a una ridefinizione dell’articolazione del tempo della didattica.

Il Movimento delle Avanguardie Educative è molto attento alla portata innovativa di queste tematiche e propone un’idea, quella dello Spaced Learning, basata proprio sulla riorganizzazione del tempo della lezione, sull’utilizzo delle tecnologie e dei linguaggi digitali e su alcuni dei riferimenti teorici citati dalla Foster.

 

Per approfondire:

Su Lizanne Foster
Il blog di Lizanne Foster
Cari studenti, sono un’insegnante e vi chiedo scusa, Internazionale, 11 marzo 2015
Cari studenti italiani, anche voi ce la farete, Internazionale, 12 marzo 2015

 

Sul Movimento delle Avanguardie educative
Sito web
Il Manifesto delle Avanguardie Educative
Lo Spaced Learning

 

Indicazioni bibliografiche
Paul Kelley, Steven W. Lockley, Russell G. Foster & Jonathan Kelley (2014): Synchronizing education to adolescent biology: ‘let teens sleep, start school later’, in Learning, Media and Technology.

Tine M. (2014), Acute aerobic exercise: an intervention for the selective visual attention and reading comprehension of low-income adolescents, in  Frontiers in psychology.

Russell Foster (2013), Why teenagers really do need an extra hour in bed, New Scientist.

Debra J. Eichacker (2008), Reading. Achievement and Perceptions Regarding the Multi-age Classroom, ProQuest.

Frabboni F., La scuola dei perché.