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indireinforma

11 Dicembre 2015

Gemellaggi elettronici e didattica per competenze al centro della Conferenza 2015

di Lorenzo Mentuccia

Si è conclusa il 4 dicembre nella sede fiorentina dell’Indire la Conferenza nazionale eTwinning 2015. L’incontro è servito a proseguire il percorso di riflessione e analisi, già iniziato con la conferenza 2014, sul contributo che i gemellaggi elettronici eTwinning  possono portare nello sviluppo delle competenze chiave degli alunni. Ne hanno discusso esperti di livello nazionale, ricercatori dell’Indire, membri dell’Unità nazionale eTwinning e circa 100 docenti eTwinner, tutti accomunati da quella stessa energia che la community dei gemellaggi elettronici riesce a sprigionare, soprattutto in Italia, Paese in cui la crescita dell’azione è costantemente in atto.

Dopo il benvenuto ai partecipanti di Donatella Nucci, capo dell’Unità nazionale eTwinning, il “padrone di casa” Giovanni Biondi ha dato il via ai lavori. «Per anni la nostra scuola è stata abituata a trasmettere il sapere, orientandosi allo sviluppo di conoscenze più che di competenze. In questo quadro eTwinning rappresenta una risorsa per la nostra scuola, un “virus” che può favorire il “contagio” verso un metodo didattico nuovo e diverso, basato proprio sullo sviluppo di competenze», ha dichiarato il presidente dell’Indire.

Franca Da Re (USR Veneto) ha descritto le otto competenze chiave degli alunni, così come sono state stabilite dalla Commissione europea. Dopo aver ben specificato il concetto di “competenza” intesa come “combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati ad un contesto”, la Da Re si è soffermata sull’importanza delle competenze chiave, strumento necessario a soddisfare l’inclusione sociale e l’integrazione, la crescita personale, l’inserimento professionale e la cittadinanza attiva. «Questi presupposti – ha dichiarato ancora la Da Re – fanno delle competenze chiave un diritto legittimo per tutti i cittadini, e dovrebbero essere acquisite al diciottesimo anno di età come base da arricchire lungo tutto il corso della vita. Le competenze chiave sono basi fondamentali per interpretare la realtà e costituiscono un serbatoio di resilienza a disposizione dei giovani per affrontare il futuro».

L’intervento di Enzo Zecchi, ideatore del metodo Lepida Scuola, si è focalizzato sulle teorie di apprendimento, in particolare sul project based learning, e di come approcci di questo tipo possano facilmente portare a un cambiamento della didattica orientato allo sviluppo di competenze. Secondo Zecchi, un approccio basato sui progetti deve basarsi in primis  su un’esperienza del docente nella gestione delle loro fasi principali: ideazione, pianificazione, esecuzione, valutazione, e in questo senso eTwinning rappresenta sicuramente una metodologia utile. «È necessario inserire delle tecniche di project management , in modo che l’insegnante possa trovare “riti” ed esercitazioni in cui i ragazzi possano sentirsi maggiormente coinvolti». Zecchi ha poi spiegato come le tecnologie possano rappresentare degli utili strumenti per affiancare il docente nel lavoro in classe e favorire la collaborazione e l’organizzazione di lavoro in gruppi.

Mario Castoldi, docente dell’Università di Torino, ha concluso la prima giornata dell’incontro fiorentino soffermandosi sul processo valutativo degli apprendimenti in ambito scolastico e i suoi momenti chiave. «Ci sono due passaggi fondamentali del processo valutativo: il primo è il momento istruttorio, la fase in cui i docenti raccolgono dati e informazioni sugli alunni per farsi un’idea dell’apprendimento dello studente, mentre il secondo è il giudizio di valore, basato su codici, convenzioni riconosciute e soprattutto criteri». Il giudizio diventa quindi una sintesi tra l’idea che l’insegnante ha dell’alunno e la sua propria idea di qualità, composta da percezioni esplicite e implicite, legate alla sua esperienza. Castoldi si è soffermato a descrivere come la valutazione possa essere intesa in una duplice accezione: “valutazione dell’apprendimento” e “per l’apprendimento”, ossia controllo e accertamento delle conoscenze acquisite, ma anche risorsa attraverso cui promuovere, consolidare e rendere più efficace l’apprendimento. Questa seconda prospettiva, in cui l’alunno non è solo oggetto ma soggetto della valutazione, è spesso assente nei processi valutativi in atto nel sistema scolastico italiano ma è, secondo Castoldi, quella più adatta alla valutazione delle competenze acquisite.

Nella seconda giornata, Silvia Minardi, referente pedagogico eTwinning per la Lombardia, ha descritto le azioni intraprese dagli ambasciatori eTwinning per arrivare a una certificazione ufficiale delle competenze sviluppate col progetto. Si tratta di un gruppo di lavoro tutt’ora in atto, coordinato direttamente dall’Unità nazionale italiana, che ha l’obiettivo di arrivare a un riconoscimento ufficiale di eTwinning come strumento per il raggiungimento e lo sviluppo di competenze chiave.

Sara Pagliai, coordinatrice dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire, ha poi condotto la cerimonia di premiazione dei migliori progetti di gemellaggio del 2014/2015. Le scuole dei docenti vincitori riceveranno come premio una stampante 3D, strumento sempre più attuale da utilizzare anche a fini didattici. Su questo tema Lorenzo Guasti, tecnologo dell’Indire, ha concluso la giornata descrivendo l’attività di ricerca dell’Istituto sull’utilizzo delle stampanti 3D nella didattica (progetto Maker@Scuola) e soffermandosi sull’uso di questi strumenti all’interno di progetti di collaborazione a distanza come quelli di eTwinning.  «Le stampanti 3D sono strumenti da utilizzare in modo consapevole e da inserire all’interno di un progetto preciso che abbia come obiettivo lo sviluppo di competenze. Con esse, la classe può lavorare in modo innovativo e collaborativo e gli alunni hanno la possibilità di sviluppare capacità creative per realizzare un prodotto o risolvere un problema», ha affermato Lorenzo Guasti che, nei primi mesi del 2016, terrà un webinar dimostrativo aperto sull’utilizzo efficace della stampante 3D nella didattica con eTwinning.

 

Tutte le foto della Conferenza nazionale eTwinning 2015:

Conferenza nazionale eTwinning 2015


Presentazioni:
Franca Da Re
Enzo Zecchi
Mario Castoldi
Silvia Minardi
Lorenzo Guasti

Premiazione:
“I vincitori dei Premi nazionali eTwinning 2014/2015” (articolo di Lorenzo Mentuccia)
Elenco dei progetti premiati

Streaming:
Guarda la registrazione della Conferenza nazionale eTwinning 2015

Altri link utili:
Indicazioni nazionali del MIUR
Le indicazioni per il primo ciclo: parole-chiave per un curricolo coerente dai 3 ai 14 anni (video dell’intervento di Giancarlo Cerini, ciclo di conferenze 2013 a cura dell’USR Toscana)
Traguardi, obiettivi e didattiche disciplinari nelle indicazioni per il curricolo e quadri di riferimento delle prove Invalsi (video dell’intervento di Dino Cristanini, ciclo di conferenze 2013 a cura dell’USR Toscana)
Conferenza nazionale 2014